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Torino - CinemAutismo nasce a partire dall’idea di Paolo Maranini e Marco Mastino, come occasione e modalità per raccontare, divulgare e sensibilizzare sull’ampio ed ancora scarsamente conosciuto tema dell’autismo. Il progetto ha avuto avvio con una singola giornata di proiezioni nell’anno 2009, evolvendosi dall’anno successivo in un evento a cadenza annuale, tramite collaborazione con l’attuale curatrice della rassegna Ginevra Tomei, prendendo ufficialmente il nome di CinemAutismo.
L’evento è organizzato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC), la quale si occupa di realizzare incontri e proiezioni in ambito di memoria storica cinematografica ed attraverso progetti culturali di inclusione sociale, curando rassegne in sinergia con le diverse e numerose realtà presenti sul territorio. Esso si svolge ogni anno in corrispondenza del 2 aprile, giorno in cui viene celebrata la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo.
La rassegna si sviluppa in diversi cortometraggi, lungometraggi ed anteprime nazionali nei cinema della città di Torino, quali il Cinema Massimo, il Cinema Lux, il Cinema Greenwich Village ed il Cinema Classico. Per celebrare l’attuale, nonché decima edizione dell’evento, è inoltre in programma la proiezione dei film più significativi delle passate edizioni.
L’evento rappresenta nel complesso un’occasione per avvicinarsi al tema dell’autismo ed un ampio ventaglio di realtà e storie ad esso connesse. Come definito dall’Istituto Superiore della Sanità, l’autismo rappresenta una sindrome comportamentale, causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato con esordio nei primi 3 anni di vita, le cui aree prevalentemente alterate sono quelle relative alla comunicazione sociale ed alla interazione sociale reciproca.
Esso si manifesta nelle cosiddette “disabilità invisibili”, in quanto i disturbi in questione non fanno parte delle disabilità facilmente riconoscibili, facendo sì che la patologia in questione venga spesso sottovalutata, non riconosciuta od affrontata in maniera non adeguata.
Come definito dagli obiettivi di CinemAutismo, la finalità della rassegna è quindi quella di dare visibilità ad un mondo ancora poco conosciuto, stimolando la curiosità e il dibattito al fine di rendere i disturbi dello spettro autistico meno “invisibili” e proponendo agli spettatori nuovi strumenti di interpretazione di una realtà solo apparentemente così lontana da quella “normale”.
Appare quindi importante integrare la tradizionale idea di cura della problematica, con quella di “prendersi cura” e quindi educare, supportare, assistere l’individuo sensibile nell’ottica di un miglioramento della sua qualità di vita e di chi lo circonda, permettendo una maggior apertura verso una realtà spesso ancora poco conosciuta nella nostra società.
Le proiezioni della rassegna nel complesso descrivono le storie, i racconti ed il percorso di chi vive quotidianamente l’autismo, attraverso una riflessione che avvicina lo spettatore a questa realtà, raccontata attraverso gli occhi di chi la vive in prima persona e di coloro che ne entrano in contatto.
Le tematiche affrontate si declinano in una molteplicità di narrazioni che offrono una panoramica complessiva su questa condizione: sono storie sulla scoperta della patologia e dell’evoluzione del rapporto genitore-figlio, viaggi nelle percezioni sensoriali che può provare una persona affetta da autismo, racconti di persone di età differenti e del loro modo di vivere le difficoltà quotidiane, l’amore e le relazioni.
L’evento nel complesso si pone come un progetto che coinvolge diversi soggetti sul territorio quali associazioni o scuole, in parallelo con iniziative portate avanti in altre città piemontesi ed italiane, con lo scopo di diffondere e trasmettere la conoscenza di questa realtà, aumentandone la consapevolezza e l’accettazione tramite un canale aperto ed accessibile a tutti quale quello del cinema.
Per saperne di più vai al sito ufficiale della rassegna.
Tratto da Piemonte che Cambia
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