Giro del Nizza. Una domenica tra le vigne del monferrato
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Alessandria, Asti - Chi vive tra l’alessandrino e l’astigiano lo sa bene, quando arriva la primavera arriva anche il Giro del Nizza.
La manifestazione si è svolta domenica scorsa: 29 cantine di Nizza Monferrato e dintorni si sono aperte per ospitare i viandanti offrendogli vini prelibati e squisiti manicaretti per accompagnare la degustazione. Una vera gioia per il palato e per l’anima.
Come ogni anno, il vero protagonista del Giro è il Nizza Docg, un vino rigorosamente barbera che nasce solo da vigneti del Sud Astigiano. Una produzione che prende avvio negli anni ‘90, quando i produttori della zona hanno fatto richiesta per il riconoscimento della “sottozona”, unico modo per ottenere la denominazione “Nizza docg”. Un vino dal colore rosso rubino intenso e dal sapore secco, corposo, armonico e rotondo. Un vino che sa concentrare nel nome “Nizza” la tradizione e la cultura di un territorio unico.
Il Giro del Nizza nasce grazie ad un costante lavoro di squadra ad opera degli organizzatori, ovvero: Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta, L’Associazione Produttori del Nizza, la Condotta Slow Food Colline Astigiane “Tullio Mussa”, il Comune e l’Enoteca Regionale di Nizza Monferrato.
Quest’anno, ottava edizione del Giro, sono stati 480 gli amanti del buon vino che hanno aderito all’ “enotour”. Ma, come funziona nello specifico questa manifestazione? “La formula è semplice”, spiega per Piercarlo Albertazzi di Slow Food, “una volta ritirata la mappa, ogni winelovers può scegliere in autonomia quali e quante cantine visitare”. L’idea alla base è concedere la massima libertà a chi si iscrive. Non ci sono tour prestabiliti e orari. Proprio per poter permettere ad ognuno di godersi una domenica tra le vigne in completa autonomia e seguendo solo i propri ritmi.
Un itinerario enogastronomico in cui, oltre a deliziarsi con buon vino e buon cibo, è possibile visitare le vigne e le cantine dove viene prodotto e affinato il vino, ricevendo molte informazioni sulla coltivazione delle uve e su come avviene il processo di vinificazione, dalla vendemmia all’invecchiamento.
Una manifestazione dalle mille sfaccettature, che sa unire buon vino e buon cibo in un territorio Patrimonio dell’umanità UNESCO per i suoi beni paesaggistici. Un luogo che non solo ha saputo dar vita al Nizza DOCG, ma che è anche presidio Slow Food per il Cardo Gobbo.
Per chi si fosse perso la manifestazione, hanno aderito al Giro del Nizza 2018: Antiche Cantine Brema, Avezza Paolo, Bersano, Borgo Isolabella, Cantina Sociale di Nizza Monferrato, Cantina Sociale Barbera dei Sei Castelli, Cantina Tre Secoli, Cantina di Vinchio & Vaglio Serra, Cascina la Barbatella, Cascina Garitina, Cascina Guido Berta, Cascina Lana, Dacapo, Distillerie Berta, Erede di Chiappone Armando, Francomondo, Guasti Clemente, La Gironda, L’Armangia, Michele Chiarlo, Olim Bauda, Cossetti, Carusin di Ferro Bruna, La Canellese, Scagliola Vini, Bava Azienda Vitivinicola, Cantina Terre Astesane Mombercelli, Mauro Sebaste e Villa Giada.
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