“Così la benzina ci sta uccidendo”. Si dà fuoco un avvocato americano
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“L’inquinamento distrugge il nostro pianeta. La maggior parte degli abitanti della terra respira aria resa insalubre dai combustibili fossili e molti muoiono prematuramente per questa ragione. Che la mia morte prematura con la benzina rispecchi quel che stiamo facendo a noi stessi”. È quanto David Buckel, noto avvocato americano per i diritti gay, ha scritto in un biglietto prima di darsi fuoco in un parco di Brooklyn per protestare contro l’inquinamento e l’uso di combustibili fossili.
Buckel, suicidatosi sabato di prima mattina quando il parco era ancora deserto, ha lasciato i documenti in un carrello della spesa trovato poco lontano dal corpo carbonizzato. Qui è stato trovato anche il suo ultimo messaggio (inviato dall’uomo anche ai principali media) contenente le ragioni del suo gesto estremo ed un invito a condurre una vita meno egoista per proteggere il clima del pianeta.
David Buckel era divenuto noto per avere guidato, in difesa dei parenti di un giovane trans stuprato e ucciso in Nebraska, il processo portato sul grande schermo nel film “Boys Don’t Cry”. Buckel era stato anche la guida di importanti casi giudiziari a New York e New Jersey che avevano accompagnato il processo di legalizzazione delle nozze tra coppie omosessuali.
Recentemente l’avvocato aveva dedicato le sue energie alla questione ambientale: aveva lavorato come giardiniere urbano e ecologo al giardino botanico di Brooklyn, contribuendo a dar vita al più grande programma di riciclaggio dell’ ‘umido’ in America che usa soltanto energie rinnovabili.
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