Tre amiche aprono un bar portineria a Milano. Ed è subito casa
Seguici su:
Milano - Quante volte ci è sembrato di essere soli ad affrontare i piccoli problemi quotidiani della giungla metropolitana? Il ritiro di un pacco, la necessità di affidare un duplicato del mazzo di chiavi, l’esigenza improvvisa di un idraulico o un elettricista. Con l’intento di rispondere – in maniera completamente gratuita – alle esigenze di ogni giorno, è nato il bar Portineria 14. Fondato nel 2016 da Francesca, Federica e Manuela, si trova a Milano in zona Ticinese, Via Troilo per l’esattezza, ed è un vero e proprio punto di riferimento nel quartiere.
“Siamo tutti connessi, tutti iper-tecnologici – spiega Francesca, una delle tre fondatrici – ma siamo diventati indifferenti e non ci occupiamo più di chi ci sta intorno”. Il bar-portineria nasce quindi con l’idea di ricostruire il tessuto sociale del quartiere, per entrare in relazione con le persone e ritrovare fiducia nel prossimo. “Se una persona entra nel nostro bar per chiedere un favore, anche se non ha a che fare con il nostro decalogo – precisa Francesca – al 99% quel favore gli sarà fatto”.
Il servizio più richiesto? Senza dubbio il ritiro di pacchi. Tutti ormai fanno ordini su internet e la reperibilità può essere un problema. Ma in Via Troilo la porta è sempre aperta, e il ritiro può avvenire fino a tarda sera.
Da due settimane poi è stato avviato anche un banco alimentare che ogni giovedì dalle 11 alle 19 regala pacchi di spesa a chi ne fa richiesta. Non serve dimostrare di averne bisogno, è tutto fondato sulla fiducia reciproca. Possono venire i diretti interessati o chi pensa di conoscere qualcuno che potrebbe usufruirne.
L’iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo e nelle prime due giornate sono già state distribuite 27 spese, il primo giovedì, e 39 il secondo. Tutta la rete di “Portineria 14”, fondatrici del bar comprese, contribuisce in maniera volontaria alla raccolta di cibo per il banco: chi porta un pacco di pasta, chi una scatola di riso, chi un cartone di latte.
Per il quartiere quello che fanno le tre donne di “Portineria 14” è qualcosa di eccezionale, ma per Francesca è la normalità. “In una grande città come Milano quello che facciamo può sembrare straordinario, ma non dovrebbe essere così. Quello che facciamo mi sembra normale e penso che dovrebbe esserlo per tutti”.
Il bar è quello che Francesca considera il lavoro vero e proprio, i servizi offerti sono un’attenzione nei confronti del prossimo. La scelta dei prodotti cerca di offrire la massima qualità mantenendo il giusto prezzo, senza rincarare i costi.
Trovare un posto come “Portineria 14” è difficile, esistono luoghi simili – neanche troppo lontani dal bar di Francesca, Federica e Manuela – ma i servizi che offrono sono a pagamento. Altri invece si sono ispirati a questo bel progetto mantenendo intatto lo spirito di gratuità, come è stato nel caso del bar “La Cupola” a Varese, i cui proprietari hanno deciso di diventare portinai del quartiere.
“Sogno di veder nascere una rete di locali ispirati a questo progetto”, confida Francesca. E in effetti un primo passo è già stato fatto.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento