Il mercato contadino, un esempio concreto di economia circolare
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“Secondo l’ultimo rapporto Ispra sullo spreco alimentare in Italia si spreca il 60% delle risorse. Questo genera aumento dell’effetto serra, spreco di acqua, degradazione dell’ecosistema terra ed enormi problemi di natura socio-alimentare. I sistemi agro-alimentari, basati sull’industria agrochimica e sulla grande distribuzione, poco integrano la dimensione ambientale, sociale ed economica dell’intero sistema. Di fatto non sono sostenibili”.
Ne abbiamo parlato con Tommaso Orazi che ci ha spiegato cosa lo ha portato a collaborare con l’organizzazione del Mercato Contadino di Zagarolo, in provincia di Roma.
“La grande distribuzione organizzata, protagonista della globalizzazione, crea disparità e spreco. Non si produce in base alla domanda, ma si sfruttano le risorse del mondo, anche umane, per produrre il più possibile al minor costo; si accumulano i prodotti per distribuirli a chi se lo può permettere. Non c’è contatto diretto tra chi produce e chi consuma e spesso sono proprio i braccianti che coltivano per le grandi aziende a non avere sufficiente accesso al cibo”.
Da consumatore occasionale dei mercati e partecipante ai gruppi di acquisto solidale, da qualche anno Tommaso è impegnato in una realtà di economia circolare. “Al mercato contadino, che si tiene ogni domenica mattina, partecipano circa 30 produttori con un vasto assortimento di prodotti alimentari di stagione, fiori e piante, erbe aromatiche e officinali, cosmesi naturale.
Abbiamo un regolamento che cerchiamo di fare rispettare per mantenere alta la qualità del mercato. Nessun prodotto deve provenire dalla grande distribuzione. Oltre alle visite degli agronomi accreditati, dallo scorso anno, partecipano alle visite anche i consumatori stessi del mercato per conoscere meglio i produttori e scoprire cosa c’è dietro ogni loro prodotto. È un modo per valorizzare il lavoro di chi propone prodotti di qualità rispetto a quanto si trova nella GDO. I contadini vengono stimolati a produrre varietà antiche o tipiche del territorio e i cittadini a riconoscere e ad apprezzare i prodotti autoctoni come la Sarzefina e il Cavolo di Zagarolo, la nocciola dei Colli Prenestini, il Marrone di Labico e speriamo da quest’anno il Pisello labicano. La parte più bella forse è che il mercato non è solo un luogo per fare la spesa ma è uno spazio per trascorrere una piacevole mattinata, qualche volta animata da musicisti e artisti di strada”.
Intorno al Mercato contadino di Zagarolo sono nati 2 progetti. Il primo è il progetto di artigianato artistico a Km 0 “In corso d’opera XL”: ogni seconda domenica del mese il mercato si estende con lo spazio per gli artigiani con dimostrazioni sul posto di vecchi e nuovi mestieri. Creazioni artigianali estemporanee permettono di mostrare come si può lavorare il legno, il ferro, il vetro, la lana, la pelle, il PET, quindi anche alcune tecniche di riuso creativo, ed altri materiali.
Il secondo progetto si chiama “No Spreco Alimentare/Invenduto solidale di Zagarolo”: consiste nel raccogliere l’invenduto del mercato per destinarlo a famiglie o associazioni oppure per trasformarlo per eventi solidali. Tommaso chiarisce: “L’obiettivo non è fare assistenzialismo ma creare relazioni di mutuo aiuto. Si cerca di non donare ma di creare uno scambio con la famiglia o l’associazione beneficiaria anche solo nel portare avanti il progetto stesso. Il gruppo No spreco Alimentare collabora anche con Baobab Experience che sostiene i migranti di passaggio da Roma con pasti caldi, abiti e supporto di vario genere.
Sabato 17 Febbraio a Zagarolo è in programma “Più U.. Mani per Capricchia”. Dalle ore 16 ci vediamo per impastare la pasta insieme e poi per proseguire con la cena solidale per la comunità di Capricchia, in provincia di Amatrice, colpita dal sisma un anno e mezzo fa.
Le cene solidali sono preparate sempre con l’invenduto del mercato, organizzate a rifiuti 0, a contributo libero e con il meccanismo del Buono spesa sospesa. Per chi collabora è stanziata una parte simbolica del ricavato, concordata con il beneficiario dell’iniziativa, sotto forma di Buoni da spendere al Mercato Contadino di Zagarolo. L’invenduto diventa volano per la crescita del territorio e per azioni di solidarietà, un circuito virtuoso di economia circolare e socializzante.
“Un evento particolarmente partecipato è quello dello Scambio di Semi organizzato ogni anno per favorire la biodiversità. Domenica 18 febbraio si potranno scambiare o prendere semi con l’impegno di riprodurne una parte per regalarli. Semi e piantine sono tutte autoprodotte, anche di varietà antiche. Uscire dal circuito di sfruttamento globalizzato ed entrare nei circuiti del rispetto del locale si può”.
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