“Io faccio così”: alla scoperta dell'Italia che Cambia (e che è già cambiata)!
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Un vecchio camper, curiosità, qualche indirizzo da cui partire, sono questi gli ingredienti di partenza del viaggio che Daniel Tarozzi intraprese nel 2012, partendo proprio dal Piemonte. Un “viaggio nell’Italia che Cambia, per incontrare e conoscere chi si è assunto la responsabilità della propria vita senza aspettare che qualcuno lo faccia al suo posto”. Esisteva un Italia diversa da quella che ogni giorno veniva comunicata dai media, decadente e arresa?
Incontro dopo incontro, attraverso segnalazioni e passaparola, quel viaggio durò ben 7 mesi e 7 giorni incontrando realtà di ogni tipo: esperienze di vita diversa, di cambiamento, di imprenditoria etica e sostenibile, di politica virtuosa, di riduzione dei consumi, di autoproduzione, di ritorno alla campagna, di riscoperta del senso della vita, di condivisione.
Prima di partire, Daniel pensava che la sua difficoltà sarebbe stata trovare esperienze concrete di cambiamento positivo. In realtà, in ogni regione, la sua difficoltà fu scegliere tra tutte le esperienze che gli venivano segnalate. Dall’esperienza di questo viaggio è nato un libro (Io faccio così, Chiarelettere 2013), un documentario, uno spettacolo teatrale, ma soprattutto la consapevolezza di quanto il nostro Paese fosse migliore rispetto all’immagine restituita quotidianamente dai media.
Nel viaggio Daniel incontrò oltre 450 realtà, alcune raccontate nel libro, ma le altre? E poi che cosa sarebbe potuto succedere se si fossero potute conoscere tra loro, mettere in rete? E che cosa sarebbe potuto accadere se le persone avessero saputo quanta bellezza c’è nel nostro Paese, attingere all’inestimabile ricchezza di sapere di quelle esperienze e trarne ispirazione?
Da queste considerazioni e dal desiderio di testimoniare l’evoluzione di quei progetti incontrati è nata “Italia che Cambia”: un gruppo di giornalisti dediti quotidianamente a raccontare, mappare, mettere in rete l’Italia che è già cambiata. Un Paese fatto di imprenditori e imprenditrici che mettono al centro la sostenibilità umana e ambientale, di giovani che scelgono con gioia di tornare alla terra o di realizzare progetti di integrazione, di sindaci e sindache virtuosi che realizzano politiche straordinarie su rifiuti, energia e mobilità. L’Italia dei Comuni Virtuosi, delle Reti di economia solidale, dei movimenti in difesa del territorio., della decrescita e della transizione, degli ecovillaggi, dei fablab e dei co-working.
Una delle storie incontrate nel primo viaggio e che colpisce di più l’attenzione del pubblico è quella del GAT. Una storia che abbatte uno dei tabù più intoccabili quando si tratta di cambiamento: il vecchio, ma inossidabile, “vorrei tanto ma non ho i soldi”.
Il GAT – Gruppo Acquisto Terreni – è “un modello innovativo di gestione economica di una moderna azienda agricola, secondo principi etici”, ma soprattutto la dimostrazione che l’impossibile non esiste; si tratta solo di cambiare punto di vista, di utilizzare il pensiero laterale, di non chiedersi mai “se” si può fare, ma molto più semplicemente “come”. Un progetto che ci racconta un nuovo modo di fare economia solidale e sostenibile, che sta raccogliendo adesioni per una nuova fase del progetto.
Per questo il 9 febbraio alle ore 19,30 ad Alessandria presso Ristorazione Sociale insieme a Daniel Tarozzi, che ci presenterà il suo libro e tutto ciò che da quel, ormai lontano 2012, è nato, sarà presente anche Emanuele Carissimi, presidente GAT Soc. Agr. Le piane Srl.
Vi aspettiamo!
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