Io faccio così #200 – Berrino e Tarozzi: scoprire l'Italia attraverso il cibo
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- Oggi pubblichiamo la nostra storia 200. Sembra impossibile, avremmo giurato che era solo ieri il giorno in cui abbiamo girato il video per la centesima storia e invece sono passati due anni! E ne sono trascorsi addirittura cinque da quando io e Paolo, in camper, realizzavamo le prime interviste – le prime storie! – senza neppure sapere che sarebbero diventati i primi mattoncini di questo percorso e di questo progetto.
Eppure ci siamo, le storie pubblicate e gli incontri vissuti aumentano e con essi la percezione che non abbiamo ancora visto niente rispetto allo straordinario pullulare di esperienze di cambiamento concreto che costellano il nostro Paese.
I numeri, inoltre, possono spesso essere simboli e i simboli hanno per noi una grande rilevanza. Ed ecco, quindi, che abbiamo deciso di cogliere questa occasione – questo bel numero tondo – per annunciare un nuovo inizio, una nuova collaborazione che Italia che Cambia ha deciso di intraprendere: quella con Franco Berrino ed Enrica Bortolazzi e – attraverso loro – con La Grande Via per realizzare una Guida Nomade. Ma andiamo con ordine.
Cibo, meditazione, movimento. Sono queste le tre parole d’ordine alla base del lavoro della Grande Via. Tre parole che racchiudono molto del lavoro che portiamo avanti quotidianamente nella nostra redazione. Parlare di cibo, infatti, significa parlare di salute, agricoltura, economia, ambiente. Parlare di meditazione, conduce nei pressi della facilitazione, della transizione interiore, della zona doppio zero in permacultura, dell’olismo e del lavoro su noi stessi. Movimento, infine, incontra la rinascita dei cammini in Italia, la ricerca di altri modelli di mobilità, la centralità della bicicletta, il rifiuto della schiavitù imposta dall’automobile.
Parallelamente, La Grande Via si presenta con queste parole: “Noi crediamo nella possibilità di ridurre il numero delle persone che soffrono di patologie croniche e nella possibilità che sempre più persone giungano ad un’età avanzata senza malattie. Si può giungere a morire serenamente”. Inoltre spiegano: “Il 90% delle persone anziane consumano quotidianamente farmaci, generalmente più farmaci, compresi i farmaci per proteggerci dagli effetti nocivi di altri, che troppo spesso non le rendono autosufficienti. Un mercato immenso. Ci sono sempre più prove scientifiche, invece, che opportune scelte nutrizionali e di esercizio fisico, associate a tecniche di respirazione e di meditazione siano essenziali per favorire una longevità in salute e prevenire e curare le malattie croniche tipiche della nostra era”.
Non potevamo che entusiasmarci all’idea di una collaborazione. Ma cosa faremo insieme? Contribuiremo alla realizzazione e alla promozione de La Guida Nomade. L’idea è venuta da sola. Quando ho incontrato la prima volta Enrica Bortolazzi eravamo seduti in un bar della Stazione Centrale di Milano. Enrica mi spiegava come dopo anni di convegni lei e il Dottor Berrino avessero deciso di provare a rispondere alla domanda che sempre più persone ponevano loro quando li ascoltavano parlare di un altro modo di alimentarsi e di vivere: “Bello! Ma dove troviamo questo tipo di cibo? Come facciamo a seguire queste indicazioni quando siamo in viaggio?”. Da lì è nata l’idea di raccogliere in una guida i produttori, i ristoranti e gli agriturismi che in qualche modo offrissero o rendessero possibile questo tipo di alimentazione.
“Cerchiamo chi produce il cibo semplice – afferma Berrino – quel cibo della nostra tradizione contadina, della nostra cucina mediterranea, che davvero fa bene alla nostra salute e contestualmente cerchiamo dei luoghi in cui meditare e in cui stare connessi con noi stessi. Ci rivolgiamo a chi ha la consapevolezza dell’importanza delle scelte quotidiane. In generale questa consapevolezza per fortuna sta crescendo nelle persone. L’obiettivo della Grande Via è di contribuire ad accelerare questo processo”.
L’incontro con Italia che Cambia, che da anni cerca di raccontare e mappare persone, imprese, gruppi ed associazioni che costruiscono uno altro modo di vivere ed esistere era a quel punto inevitabile.
Ed eccoci quindi a presentarvi il progetto nella certezza che la collaborazione sarà lunga e proficua. Anche perché le “coincidenze” tra il nostro e il loro cammino sono davvero molteplici. Il luogo in cui hanno deciso di porre la sede di questi percorsi, infatti, è l’ormai mitico (almeno per i nostri lettori) Casentino, che diventa sede di un’altra straordinaria risonanza tra i due progetti.
Inevitabilmente, quindi, sarà proprio in questa valle Toscana che le nostre attività congiunte prenderanno il via. Ma di questo parleremo un’altra volta. Restate sintonizzati.
Riprese: Andrea Boretti
Montaggio: Paolo Cignini
Per saperne di più leggi:
La Guida Nomade: scoprire l’Italia attraverso il cibo sano
Franco Berrino e la ricerca sulla prevenzione delle malattie (prima parte)
Franco Berrino: come cambiare alimentazione per vivere meglio (seconda parte)
Mangiar sano: ecco i consigli di Franco Berrino (terza parte)
Berrino: “La decrescita nel campo della sanità è la prevenzione” (ultima parte)
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