15 Feb 2018

Le imprese dell’Economia bene comune #2 – Hanns Engl Costruzioni Stampi

Scritto da: Paolo Cignini

“L’azienda che mette in pratica gli strumenti suggeriti dal bilancio dell’Economia del bene comune è la testimonianza che è possibile e sano applicare principi che vanno oltre il profitto immediato o al vantaggio egoista fine a se stesso. Cerchiamo di andare oltre, verso una visione di lungo periodo in maniera tale di traghettare l'azienda nel futuro". Continua il nostro viaggio alla scoperta dell’Economia del bene comune in Italia: oggi vi raccontiamo di un’altra azienda pioniera, la Hanns Engl Costruzioni Stampi.

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Bolzano, Trentino Alto Adige - “Chi realizza il Bilancio dell’Economia del bene comune ha un messaggio per le altre aziende e per i propri clienti: è la testimonianza di un’azienda che cerca di mettere in pratica dei principi che vanno oltre il profitto immediato, al vantaggio egoista fine a se stesso. Cerchiamo di andare oltre, verso una visione di lungo periodo, in maniera tale di traghettare l’azienda nel futuro”.

 

 

Con le parole iniziali di Johannes Engl proseguiamo il nostro viaggio nelle imprese virtuose che hanno realizzato il Bilancio dell’Economia del bene comune, giungendo alla seconda stazione. Oggi vi parliamo dell’esperienza di una storica azienda di Bolzano che costruisce stampi per pressofusione, stampi per iniezione, stampi di trancia così come dime di controllo e misura: la Hanns Engl Costruzioni Stampi. Storica perché è in vita dal lontano 1733, aperta come bottega di fabbri e tramandata di generazione in generazione fino a Johannes Engl, che oggi ne è l’amministratore: “mio nonno è stato il primo a cercare di inserirsi nella meccanica di riparazione e dopo mio padre ha cominciato a fare i primi stampi. Grazie a questa spinta, siamo sempre stati una ditta molto attenta all’innovazione tecnica.” Oggi la Hanns Engl Costruzioni può contare sul lavoro di circa venti persone, con una persona in amministrazione, tre apprendisti mentre le altre sono formate come operai e operai specializzati.

 

Ci racconta Engl che “Il mio contributo all’azienda è stato quello di portare, oltre le innovazioni tecniche necessarie, delle novità importanti sul rapporto e la gestione del personale, con i clienti e con i fornitori, cercando di diffondere nel mondo del lavoro alcuni dei valori che noi reputiamo importanti nella vita personale e nella famiglia. Qui è arrivato il nostro punto di incontro con l’Economia del bene comune: già prima di incontrare questo modo alternativo di intendere l’economia, stavamo cercando di mettere in pratica alcuni dei principi che la caratterizzano.”

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I punti più importanti dei bilanci

 

Johannes Engl è oggi uno dei più attivi nel gruppo di imprenditori promotori dell’Economia del Bene Comune in Alto Adige, che si impegna ad organizzare convegni ed iniziative volte a far conoscere i contenuti dell’Economia del bene comune a più aziende possibili, cercando di sostenere l’ingresso di nuove realtà nella Federazione, fornendo strumenti per la formazione alla stipula del Bilancio che rimane l’obiettivo centrale dell’organizzazione.

 

La Hanns Engl Costruzioni ha realizzato due bilanci dell’Economia del Bene Comune ed è stata, grazie all’impegno di Johannes, una delle imprese pioniere ad avvicinarsi al modello già a partire dal 2011, perché “scoperto il percorso di molti imprenditori alla ricerca di un nuovo modello che potesse valorizzare aspetti che vadano oltre il profitto e che mettano al centro l’essere umano e tutti gli esseri viventi, nonché il funzionamento delle relazioni tra di loro, insieme a loro abbiamo fatto i primi approcci per capire l’Economia del bene comune e scoprire soprattutto il bilancio e la matrice. Insieme siamo riusciti ad approfondire gli argomenti e a realizzare i primi bilanci in peer evaluation, iniziando poi a promuovere questo strumento.”

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Avendo già intrapreso un percorso di trasformazione interna prima di stipulare veramente i bilanci, la Hanns Engl Costruzioni Stampi si è ritrovata già dall’inizio alcuni punti in comune con l’Economia del bene comune: “Quando abbiamo fatto il primo bilancio dell’Economia del bene comune abbiamo ottenuto una testimonianza di alcuni aspetti che cercavamo già di mettere in atto, arricchita poi di nuovi spunti grazie al valore della matrice, che prima non avevamo preso in considerazione. Dopo questo percorso noi abbiamo migliorato la gestione dei rifiuti: abbiamo ridotto gli imballaggi, risparmiato sulla carta grazie all’innovazione tecnologica e informatica, tenuto sotto controllo l’emulsione del liquido refrigerante affinché possa essere riutilizzata il più possibile. Il primo bilancio è molto utile come metodo di autovalutazione per monitorare lo status quo, in base ai criteri della matrice del bene comune. Il secondo bilancio, con nuovi criteri più evoluti, lo abbiamo realizzato nel 2016 ed ha consolidato alcuni dei punti su cui stavamo e stiamo lavorando”.

 

Come nel caso di Euroform w, anche Johannes Engl conferma il ruolo di stimolo all’azione data dalla stipula dei bilanci: “per esempio sugli orari lavorativi ci sono arrivati molti input dai bilanci che abbiamo sviluppato poi. Abbiamo deciso di non affidarci a troppo lavoro straordinario, abbiamo cercato di migliorare la nostra organizzazione interna con l’assunzione di nuovo personale. In generale dopo i bilanci abbiamo migliorato la relazione con i nostri collaboratori, perché abbiamo capito che proseguire insieme con un approccio comune rispetto a certe problematiche della vita porta vantaggi per entrambi le parti. Se l’azienda ad esempio riesce ad accogliere alcune esigenze familiari e personali dei collaboratori, dando un aiuto nel momento di maggior bisogno per il dipendente, questo sostegno si trasformerà in un valore per l’azienda nel lungo periodo in termini di fedeltà, rispetto e motivazioni del personale, tutti aspetti che hanno una relazione diretta con l’aumento della produttività”.

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Perché fare il bilancio

 

Chiediamo a Johannes Engl perché suggerirebbe ad altri imprenditori di fare il bilancio dell’Economia del Bene Comune: “Quando propongo agli altri imprenditori di affrontare il bilancio dell’Economia del Bene Comune chiarisco che ci sono sempre degli aspetti da considerare: uno di questi sono i valori che solitamente sono considerati di norma nella vita personale e familiare come il rispetto, l’empatia, e la capacità di fare compromessi per il bene di tutti. Tutto ciò, che nella nostra vita quotidiana è importante affinché possa essere serena, deve essere valido anche in azienda, ma al contrario del paradigma tradizionale porta vantaggi: noi alimentando serenità e fiducia nei nostri collaboratori, abbiamo visto la produttività crescere e la motivazione salire.

 

Un altro aspetto importante che propongo a chi è interessato a fare il bilancio è quello di considerare l’idea di quanto questo strumento proietti l’azienda nel futuro. Certi aspetti che riguardano le persone sono e saranno sempre più importanti: per quanto riguarda i rapporti con il personale, dobbiamo cercare di fare in modo e predisporre le persone affinché il lavoro non sia una banale routine ma uno stimolo che doni senso alla vita, che faccia in modo di porre degli obiettivi costruttivi nel futuro. Gli strumenti analitici e pratici che ci fornisce e stimola l’Economia del bene comune sono innovativi e ci aiuteranno a proiettarci nel futuro”.

 

 

 

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