Il CinECOforum di Torino: l’ecologia del desiderio
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Torino - Quando abbiamo incontrato, a Parigi,il direttore della GoodPlanet Foundation Henri Landes, tra i vari argomenti di conversazione abbiamo discusso della possibilità di come rendere “affascinante e seducente la sostenibilità e l’ecologia in generale”. Pochi giorni dopo la pubblicazione dell’intervista, vi parliamo di uno dei possibili tentativi in tal senso: venerdì 2 marzo, alla Casa dell’Ambiente di Torino, si inaugura il CinECOforum, un ciclo di eventi nato allo scopo di parlare di sostenibilità e ambiente attraverso la proiezione di pellicole, incontri e dibattiti.
Non sembra un caso che la prima proiezione prevista per venerdì è quella del docu-film “Home” del regista Yann Arthus-Bertrand, che è il fondatore della GoodPlanet Foundation sopra citata; un documentario su ambiente e cambiamento climatico, prodotto da Luc Besson. Prima della proiezione, la Casa dell’Ambiente insieme alla casa editrice Aboca Edizioni ospiterà la presentazione del nuovo libro del giornalista esperto di temi ambientali Antonio Cianciullo, “Ecologia del desiderio”. L’evento è gratuito e per partecipare è sufficiente iscriversi su Eventbrite.
Ecologia del desiderio: curare il pianeta senza rinunce
Uno degli aspetti che rende poco affascinante e seducente il tema della sostenibilità è che viene spesso associato al tema della rinuncia e del sacrificio; in generale paga il diffuso pregiudizio per il quale le persone che decidono di vivere in maniera sostenibile poi finiscono per “stare peggio”, per intristirsi. L’obiettivo di “Ecologia del desiderio”, libro di Antonio Cianciullo per Aboca Edizioni, va nella direzione opposta: rendere la prospettiva ecologista seduttiva, desiderabile, a portata di mano. “Finora è passata una visione dell’ambientalismo come una serie di divieti” racconta Cianciullo “il che ha impedito che questo tema in Italia sia visto con una chiave di lettura differente. Bisogna però considerare che, accanto agli indiscussi benefici portati da secoli di innovazione e progresso, oggi vediamo l’altra parte del problema: la crescita dell’inquinamento e il tema dei cambiamenti climatici rischiano paradossalmente di non farci più godere del lato positivo della Seconda Rivoluzione Industriale”.
A causa di questo, lanciare l’allarme per incentivare un cambiamento nel modo di produrre e di vivere diventa necessario oltre che utile. Ma come fare? “Uno degli esempi può essere quello di seguire le linee guida dell’Economia circolare, un processo produttivo dove lo scarto diventa una risorsa e si minimizza la produzione di rifiuti. L’Unione Europea sta insistendo molto su questo e prevede che, grazie all’adozione di diversi processi collegati all’Economia Circolare, si possano sviluppare almeno cinquecentottantamila posti di lavoro, il sette per cento del Prodotto Interno Lordo, migliorando tra l’altro le nostre condizioni di vita contribuendo a diminuire l’inquinamento e i costi ad esso annesso. Vi sembra una rinuncia?”.
Per evitare il rischio di auto-estinzione che riguarda l’essere umano, il libro cerca di promuovere la realizzazione di un progetto largamente condiviso, capace di muovere i grandi numeri: energia pulita ed efficiente; edifici a zero emissioni e a grande comfort, sistemi di trasporto più veloci, rilassanti, sicuri; grandi aree verdi come templi di rigenerazione fisica e psicologia; cibi sani e prodotti naturalmente, a costi non impossibili. “Abbiamo portato l’inquinamento fin sulle cime himalayane, ma anziché cercare utopicamente di frenare la corsa la si dovrebbe indirizzare verso tecnologie e comportamenti che siano alleati della natura: ci vuole un immaginario quotidiano fatto di fascinazione ed espresso attraverso romanzi, film, poetica”.
Per ulteriori informazioni:
Casa dell’Ambiente:
Corso Moncalieri 18, 10131 Torino, tel. 011 4366522 Cell. 392 6143113
e-mail: segreteria@casadellambiente.it
Per maggiori informazioni su Aboca Edizioni:
Gaia Morelli, tel. 0575 746 773, Cell. 337 1164319 e-mail: gmorelli@aboca.it
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