10 Gen 2018

Torino: una pista ciclabile da Parco Dora alla Pellerina

Sarà lunga 3 chilometri e collegherà il parco Dora con la Pellerina la nuova pista ciclabile di Torino. Il progetto della “Green Belt” è finalizzato anche a rendere accessibili ai cittadini aree oggi degradate o percorribili solo con le automobili.

Salva nei preferiti

Torino - La Giunta Comunale di Torino ha approvato a fine dicembre il progetto definitivo per la realizzazione della Green Belt, il collegamento ciclabile tra i parchi Dora di Spina e della Pellerina.
Il percorso avrà un costo di 1 milione e 200mila euro interamente finanziati nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020.

pista ciclabile parco dora pellerina
La “cintura verde” si svilupperà per il 60% su strada e per il 40% su vialetti all’interno dei parchi. Il progetto prevede che venga realizzato dove possibile un percorso bidirezionale riservato alle biciclette, al fine di incentivare modalità di spostamento sostenibile in alternativa all’uso di mezzi a motore, sia per i percorsi casa-lavoro o casa-scuola, sia per i percorsi di svago.

Uno degli obiettivi della Green Belt è quindi quello di rendere accessibili e utilizzabili dai cittadini aree oggi degradate o percorribili solo con le automobili, valorizzando la valenza naturalistica di quegli spazi.

“Il collegamento, che si inserisce nel percorso già realizzato all’interno delle aree ‘E27 – E29’ – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Alberto Unia -, assume inoltre una rilevanza su scala extraurbana nell’ottica di uno sviluppo verso il parco della Mandria, Collegno, il Castello di Stupinigi, la ciclopista di corso Cincinnato (parco Sempione). Realizzando così un circuito naturalistico che superi la frammentarietà territoriale e porti alla ribalta il ruolo dei corsi d’acqua che attraversano la città e la sua area metropolitana”.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Il turismo outdoor? Se non è davvero sostenibile non può esistere
Il turismo outdoor? Se non è davvero sostenibile non può esistere

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri
Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

Paolo Signorelli: le piante raccontano la storia dell’umanità
Paolo Signorelli: le piante raccontano la storia dell’umanità

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il boom dei fast food e la fine dell’identità – INMR Sardegna #58

|

Smartphone, pc, elettrodomestici: ripararli è possibile con “The Restart Project” – Soluscions #4

|

Terapie psichedeliche: una soluzione ancestrale ai disturbi mentali?

|

Il futuro del vino tra crisi climatica e innovazione

|

Dalla crisi ecologica alla disumanizzazione delle guerre, l’amore è la risposta

|

Lo storyteller dell’acqua Zach Weiss e il nuovo paradigma per mitigare clima, siccità e alluvioni

|

Tyrrhenian Link: “La nostra lotta continua oltre lo sgombero del presidio degli ulivi”

|

Luana Cotena e il suo concetto rivoluzionario di capo d’abbigliamento

string(8) "piemonte"