La Favola Incantata: artigianato e riciclo creativo a impatto zero
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La Favola Incantata è una bottega artigianale e un laboratorio di idee a conduzione familiare. Ma è anche una convinzione, una forza positiva, un incanto – appunto – in cui credere. Così Raffaella Ieva, artigiana creativa, descrive la sua attività nata venti anni fa ad Andria.
Oggi è un labstore dotato di e-commerce che ha mercato in tutta Italia e di tanto in tanto ha persino scavallato le Alpi tra Francia, Spagna e Germania. Ma come è cominciato tutto questo? “Mia figlia doveva fare la prima comunione – ricorda Raffella – e decisi di cimentarmi io nella creazione degli inviti”. Pergamena medievale, bella calligrafia e piccoli fiorellini applicati in chiusura del testo. Le mamme e la maestra della bambina apprezzano le “mani d’oro” di Raffella e cominciano a commissionarle piccoli lavori creativi. Così dopo circa un anno di attività informale, il marchio viene registrato e Raffaella pone la “prima pietra” del suo labstore, una bottega artigianale con uno spazio di vendita separato.
Bomboniere, tappezzeria, centrini, tovaglie, runner, articoli di arredamento. Tutti i prodotti sono rigorosamente fatti a mano, modelli unici realizzati da materiali semplici o ridando nuova vita a vecchi oggetti. La passione per l’artigianato e l’attività di Raffaella sono cresciute facendo, giorno dopo giorno. È un lavoro che non conosce confini perché la sperimentazione non ha limiti e Raffaella ama mettersi alla prova creando ogni volta qualcosa di diverso. “Preferisco esplorare, andare oltre. – confida – I prodotti seriali mi annoiano”.
Il riciclo creativo è una parte fondante del suo lavoro. Le mani d’oro di Raffaella ridanno forma a oggetti in disuso riadattandoli alle esigenze di ognuno. “La profonda crisi che attraversiamo – spiega l’artigiana della “Favola incantata” – ha fatto capire a molte persone quanto sia importante superare la logica del consumismo e dell’usa e getta. Prendi ad esempio le cassette delle frutta, chi mai avrebbe pensato che sarebbero diventate elementi di arredo?”. Oggi invece spopolano, insieme ai pallet, e dalle mani di Raffaella i vecchi contenitori in legno sono diventati carrelli della cucina, mensole e librerie. E abbandonatevi completamente alla fantasia: un jeans dismesso può diventare un portacellulare e le lampadine esaurite, perché no? Dei graziosi porta sale e pepe.
Se non avete occasione di passare per Andria e visitare la bella bottega di Raffaella, tutti i suoi lavori sono caricati in tempo reale su Facebook e Instagram e le sue opere uniche sono acquistabili anche on-line su diverse piattaforme web.
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