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Torino - “Un cinema. Buio, le poltrone vuote. Il proiezionista controlla la pellicola. Nell’atrio si accendono le luci, si approntano i biglietti: galleria, platea, ridotto… Tutto è cambiato in cento anni: dal muto al sonoro, il colore, il Dolby, gli occhiali 3D… Nulla è cambiato in cento anni: ogni sera gli stessi gesti, le medesime attese. La storia”.
A Cuorgnè, cittadina del Canavese a circa mezz’ora da Torino, nel 1913 Fernando Perona, appena diciottenne, aprì una piccola sala di proiezione in via Garibaldi. Era l’inizio di una storia di coraggio imprenditoriale e passione per il cinema sviluppata negli anni successivi, quando dal 1925 divenne gestore del Teatro Comunale cittadino, alternando sul palco ottocentesco film, operette, concerti. Sono anni di meraviglia e sperimentazione: per rendere più accattivanti le pellicole del cinema muto, Fernando si ingegnava anche come rumorista: solo nel 1932 acquistò il primo proiettore “sonoro e parlato”. Dal 1930, proseguendo fino al ’48, gestiva anche il cinema “Savoia” nella vicina Pont Canavese.
Intuendo le potenzialità del boom economico, Perona decise di costruire a Cuorgnè una moderna sala cinematografica: nel 1950 venne quindi inaugurato il Cinema “Perona” con una licenza iniziale di 900 posti a sedere e 200 in piedi. Struttura imponente anche dal punto di vista architettonico, la sala fu protagonista della stagione d’oro dei film americani del Dopoguerra sino a diventare punto di riferimento per le famiglia con la tradizionale programmazione del film Disney a Natale.
Alla prematura scomparsa di Fernando nel 1952, i figli Aldo e Vilma ne proseguirono l’attività, varando nel 1969 una nuova sala, il cinema “Margherita” che si aggiunse al Perona e allo storico Teatro, mantenuto sino ai primi anni Settanta. Il calo del pubblico dovuto alla concorrenza con la televisione, le risorse necessarie per i lavori di adeguamento alle normative di sicurezza introdotte dopo il tragico incendio del Cinema Statuto di Torino del febbraio 1983 e le ipotesi di nuovi insediamenti multisala, hanno portato alla chiusura del “Perona” nel 1998, concentrando l’impegno sul “Margherita”, che oggi è una tra le principali sale del Canavese per confort e tecnologia. Il grande schermo davanti al quale la comunità continua a ritrovarsi e sognare.
Ormai alla terza generazione, Fernando Perona, con la collaborazione della madre Gabriella e degli altri famigliari, rinnova dopo un secolo la passione del nonno, continuando il sogno delle immagini in movimento in questo angolo di Canavese.
Una storia di passione che il Collettivo Cromocinque, fondato nel 2007 da Michele Bosio, Mauro Corneglio, Azzurra Fragale, Tommaso Menietti e Andrea Origlia, con l’obiettivo di raccontare il Canavese attraverso gli strumenti del documentario, ha deciso di raccontare nel film “Cinematografica Perona”, con l’intento di descrivere l’importanza di una sala cinematografica come spazio di ritrovo, divertimento e crescita nel contesto canavesano.
Racconti di vecchi operatori, impressioni degli spettatori, anche nei bar e tra i banchi del mercato cuorgnatese, i luoghi dove generazioni si sono divertite, spaventate, innamorate guardando verso lo schermo, tornano adesso in sala. Cinematografica Perona, il film prodotto con il contributo di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e Archivio Mario L. G. Ceretto, delinea una riflessione sul rapporto tra cinema e comunità attraverso la storia della famiglia Perona, che da quattro generazioni gestisce cinema a Cuorgnè e da quasi un secolo è il punto di riferimento per tutti gli appassionati della settimana arte del Canavese. Un’idea nata proprio nell’atrio del Cinema Margherita nel 2013 in occasione dei 100 anni di attività della famiglia.
L’anteprima assoluta di “Cinematografica Perona” sarà domenica 14 gennaio alle ore 20.30 presso il Cinema Massimo, all’interno degli appuntamenti di gLocal Doc, la rassegna dedicata ad anteprime di film documentari ideati e prodotti in Piemonte ideata da Piemonte Movie, in collaborazione con Museo del Cinema e Film Commission Torino Piemonte per portare in sala il cinema del reale. La proiezione sarà introdotta dai registi, Azzurra Fragale e Mauro Corneglio, e da Lorenzo Ventavoli, storico esercente e distributore torinese.
Replica, con la prima proiezione canavesana in programma martedì 16 gennaio, alle 21.15, proprio nella sala del Cinema Margherita di Cuorgnè. Insieme ai registi interverranno Alessandro Gaido, Presidente di Piemonte Movie, e il critico cinematografico Fabio Pezzetti Tonion. Sarà una serata speciale ad ingresso libero, con la presentazione della seconda fase della rassegna “Due Città al Cinema”, frutto della collaborazione tra le Amministrazioni di Cuorgnè e Rivarolo Canavese, giunta alla 36a edizione.
La proiezione del film non è la fine ma l’inizio di un progetto più ampio, alle soglie della proiezione sarà infatti arrivato il sito di ricerca KinoCanavese, dedicato alla storia del Cinema e dei cinema in Canavese.
Il sito, racconta Mauro Corneglio ai microfoni di Radio Banda Larga per la rubrica “Agenda del cinema a Torino”, mapperà i cinema ancora attivi e quelli chiusi, di cui c’è una memoria ormai fragile, intorno ai quali c’è un lavoro in corso di ricostruzione. Con interviste e testimonianze si intende rendere di nuovo leggibili spazi di vita collettiva scomparsi e dall’altra parte mappare ciò che c’è. “Nel canavese non ci sono ancora multisala mentre sono ancora attive esperienze come quella del Cineclub Olivetti a Ivrea, o nuove rassegne cinematografiche come a Valberga. Vorremmo capire se e come queste modalità distributive e di fruizione influenzano la società. Capire il ruolo del cinema nel canavese oggi e segnalare le principali produzioni cinematografiche che hanno rappresentato il territorio in forma più o meno esplicita, come nel caso di film dedicati al Canavese o che sono stati ambientati in locations canavesane. Per comprendere quanto il Cinema abbia contribuito allo sviluppo culturale, sociale ed economico del Canavese.”
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