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Umbria - Francesco ha 8 anni e fin da quando ne aveva 2 gli è stata riconosciuta la sindrome di Asperger. Un lungo percorso è stato intrapreso da quel giorno a oggi, in seguito al quale sua mamma Chiara ha deciso di fondare un’Associazione senza scopo di lucro che ha l’obiettivo di sostenere i genitori dei ragazzi con disturbi dello spettro autistico (come appunto l’Asperger) ma non solo, fornendo tutti i servizi necessari a promuovere l’autonomia e le relazioni sociali.
Si chiama AltrEmenti insieme per l’Asperger ed è una realtà giovanissima. Fondata a Perugia nel 2017 da Chiara Bacci con il marito Daniele e alcuni amici (Gabriele, Elisa, Elisabetta, Filomena, Federico), inizierà ad essere pienamente operativa a partire dal primo febbraio avviando un gran numero di attività per bambini e genitori. Tante le figure professionali che fanno parte del team: dal counselor pedagogico allo psicologo, dal logopedista al professionista della psicomotricità fino all’arte terapeuta e l’insegnante di comunicazione non verbale.
“Abbiamo deciso di non riservare questa possibilità solo alle famiglie dei bambini con disturbi comportamentali – ha spiegato la fondatrice Chiara Bacci – ma di lasciare accedere tutti i genitori che sentono la necessità di un sostegno per migliorare la comunicazione e la relazione bambini-adulti”.
Grazie alla tessera associativa, gli incontri con professionisti qualificati del settore sono garantiti ad un prezzo nettamente inferiore rispetto a quanto costerebbe tramite consulenza privata. La famiglia di Francesco ha sentito la necessità di compiere questo passo sia perché i costi per garantire l’accesso ai servizi è proibitivo, sia perché spesso i tempi di attesa sono troppo lunghi. Il rischio? Rimanere soli di fronte alle difficoltà. Per evitare di arrivare a questo punto “AltrEmenti insieme per l’Asperger” garantisce un supporto genitoriale attraverso servizi di qualità settimanali e a basso costo.
Ma quando si parla di Aspeger non si deve pensare solo ad ostacoli pratici. Anche spiegare al mondo esterno questo disturbo è complicato. La patologia non comporta alcuna disabilità mentale né intacca le capacità intellettive, ma produce nei bambini comportamenti “diversi”, come un’interazione sociale limitata o atteggiamenti motori ripetitivi. “All’inizio le persone che ci stavano intorno credevano che il bambino fosse maleducato o capriccioso – ricorda Chiara – In realtà Francesco ha solo un modo speciale di esprimersi.”
Tra le attività per l’autofinanziamento del progetto “AltrEmenti”, Chiara ha aggiunto recentemente la vendita di un libro scritto a quattro mani per e con il suo bambino: “Amo solo te e i dinosauri”. Intitolato con una frase pronunciata dal piccolo Francesco a sua sorella, il libro è il modo in cui mamma Chiara spiega a suo figlio il percorso intrapreso insieme, dai primi anni di vita fino ad oggi. È un messaggio di amore e speranza, che trasforma le difficoltà vissute in opportunità. “Non voglio assolutamente che da grande mio figlio si senta malato – conclude – lui ha solo un modo diverso di sentire e amare.”
Per l’acquisto del libro scrivere a: altrementi.asperger@gmail.com
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