Tempo di rinascere: la nuova sede dell’ecovillaggio Tempo di Vivere
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C’è un tempo per vivere e uno per rinascere. E c’è un ecovillaggio in Emilia che conosce bene entrambi. Stiamo parlando di Tempo di Vivere, il progetto nato da un gruppo di scollocati che dal 2014 si è messo in gioco lasciandosi alle spalle la propria vita precedente, a cominciare dal lavoro tradizionale e dalla casa in città.
A luglio una tromba d’aria aveva danneggiato gravemente il tetto del casale in collina in provincia di Modena che ospitava le attività sociali. Non avendo trovato un accordo equo e sereno con la proprietà del casale, i suoi abitanti avevano deciso di lasciarlo definitivamente. Tre anni di intenso lavoro per costruire e rafforzare lo spirito di comunità, l’ingresso nella RIVE, le innumerevoli attività formative ed esperienziali rivolte all’esterno – fra le quali, fiore all’occhiello dei comunardi, ben 18 edizioni del Corso di Scollocamento Solidale – che hanno ispirato il cambiamento di decine e decine di persone da tutta Italia, rischiavano di restare solo un lontano ricordo.
E invece, a distanza di pochi mesi dalla fine di quell’esperienza, Tempo di Vivere rinasce in un altro luogo, persino più bello del precedente. Grazie all’instancabile determinazione dei suoi membri, lo fa così presto che non siamo nemmeno riusciti a sentirne la mancanza. Chi volesse conoscere la nuova sede non ha altro da fare che recarsi alla festa di inaugurazione dell’ecovillaggio il 7-8 dicembre, magari prenotando un pasto o un posto letto al numero 0523 1820021. La festa in ogni caso sarà a ingresso libero e includerà un Open Day.
Il nuovo Tempo di Vivere si trova ora a Camera Vecchia di Calenzano, nel territorio del comune di Bettola, provincia di Piacenza, in un vecchio podere del 1887 ristrutturato tre anni fa con materiali naturali (perlopiù pietra, legno e cotto). Il fabbricato principale – un casale di pregio protetto dalla Sovrintendenza ai Beni Architettonici che presenta caratteristiche simili a quelli di un vecchio borgo – è composto da 4 unità abitative, una sala corsi e altri spazi comuni. Accanto ad esso c’è una stalla ristrutturata con materiali originali e trasformata in sala polifunzionale e un’altra struttura di uguale pregio destinata alla ricettività.
Tutto intorno si apre un vasto panorama sulle boscose colline circostanti e sul terreno annesso al casale, sul quale si sviluppano un noccioleto biologico, un prato e l’orto naturale eco-reversibile che i membri dell’ecovillaggio hanno già attivato appena trasferitisi in loco. “L’incremento di altitudine, la differenza più grande rispetto alla sede precedente, è stata all’inizio la nostra più grande preoccupazione”, ci confida Katia Prati riferendosi ai 750 metri s.l.m. su cui insiste il casale, “ma la neve della scorsa settimana, che abbiamo gestito benissimo, ha fugato anche gli ultimi dubbi sulla bontà della nostra scelta.”
Una scelta paesaggisticamente davvero suggestiva, come testimonia il fatto che da Camera Vecchia di Calenzano partono i sentieri che in 15 minuti a piedi permettono di raggiungere le bellissime cascate del Perino. Ma anche dal puntodi vista logistico le scelta sembra piuttosto felice, visto che il luogo è collegato da autobus al vicino paese di Bettola, da dove si raggiunge facilmente Piacenza. Insomma, ci sono tutte le premesse perché gli attuali 10 residenti (7 adulti, 2 bambini e un adolescente), i volontari e i visitatori che parteciperanno agli eventi che verranno, continuino a diffondere e ispirare il cambiamento di cui abbiamo tutti bisogno.
A proposito di eventi, particolarmente simbolico sulla continuità del progetto è il fatto che, il giorno dopo la chiusura della festa d’inaugurazione, sia in programma la 19esima edizione del Corso di Scollocamento Solidale, per la quale sono disponibili gli ultimi posti. Si prosegue poi il 16 dicembre con una giornata dedicata ai cesti di Natale, poi le vacanze ecoturistiche di Natale, che includono il soggiorno in ecovillaggio e varie attività (medicina naturale, shiatsu, ecc.).
Anche il calendario dei primi mesi del 2018 è ricco di appuntamenti, fra i quali segnaliamo l’originale Social Miso Days del 2-4 febbraio, la Via del Cerchio (weekend aperto a offerta libera) del 10-11 febbraio e i Dodici passi per realizzare il tuo obiettivo del 24-25 febbraio.
L’obiettivo di Tempo di Vivere fin dalla sua fondazione era dimostrare che è possibile costruire un nuovo modello condiviso di comunità partendo dalle relazioni e dagli affetti, fino ad arrivare all’alimentazione, all’energia, al lavoro, all’educazione e a ogni altro aspetto della vita di una persona. A giudicare dalla qualità e rapidità mostrata, nonché dalla rinnovata convinzione con cui il progetto ha resistito alle avversità, possiamo senz’altro affermare che quel modello è nato e gode di ottima salute.
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