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Mancano pochi giorni all’avvio delle feste natalizie e il WWF lancia il suo Natale sostenibile in dieci mosse. Il tradizionale “Dec-Albero” dell’Associazione contiene dieci consigli pratici per ridurre l’impronta ecologica del proprio Natale, tradizionalmente la festa più “ad alto consumo” dell’anno, partendo dalla scelta delle luminarie al cenone della vigilia e l’evitare i regali inutili o che comportano impatti su specie e sull’ambiente, segnalando per ciascun consiglio alcuni link di approfondimento.
Partendo dall’Albero di Natale il WWF ricorda che negli ultimi anni oltre 3,5 milioni di abeti veri sono stati acquistati per essere addobbati. Scegliamo dunque quello sostenibile coltivato da un produttore locale, addobbiamo le piante in casa o addirittura scateniamo la fantasia utilizzando materiali di recupero (legno, vetro, stampelle, etc.). Scegliere luci al led per illuminare: durano fino a 30 volte di più e consumano fino all’80% in meno di quelle a incandescenza.
Cenone leggero anche per il Pianeta: mantenendo le tradizioni ricordiamo che a parità di apporto calorico la produzione di carne bovina, rispetto a uova prodotti caseari e altre carni, richiede 28 volte più terra, 11 volte più acqua e 6 volte più fertilizzanti, liberando 5 volte più gas serra.
Occhio alle specie che ‘portiamo a tavola’: l’anguilla, ad esempio, è classificata come specie a rischio nella Lista Rossa (pericolo critico), il caviale deve essere certificato MSC, evitare patè di fegato d’oca, datteri di mare la cui pesca è vietata. Riduciamo al massimo lo spreco di cibo: i 4/5 dello spreco di alimenti in Italia avviene proprio in casa e con un costo per ogni famiglia pari ad almeno 360 euro l’anno.
Il Natale spesso comporta anche la produzione di rifiuti superiore alla media: il packaging, ad esempio, rappresenta il 60% dei rifiuti che produciamo e giocattoli e apparecchi elettronici ne hanno tantissimo. La regola è di ridurre al massimo i rifiuti a monte e soprattutto fare la differenziate.
Consigli anche per i regali: scegliamo mezzi pubblici o i negozi più vicini per raggiungerli a piedi, risparmieremo tempo e soprattutto gas serra alla nostra città. Se cerchiamo un regalo chic attenzione ai prodotti che derivano da specie protette come pellicce, gusci di tartarughe, avorio degli elefanti e il tanto ricercato shahtoosh, una delle lane più soffici c ma che comportano l’uccisione ogni anno delle antilopi tibetane, oggi ridotte sull’orlo dell’estinzione.
Anche il pacchetto può diventare green con carta riciclata, certificata FSC o fatto con stoffe, foulard aggiungendo bacche e spago colorato. E per un regalo che difende il Pianeta l’invito è quello di adottare una specie a rischio o donare sul sito o scegliere uno dei tanti oggetti realizzati con materiali riciclati, certificati dal sito Panda Gift.
Il Dec-Albero del WWF
GLI ADDOBBI
1. Albero “locale” o artificiale se ‘di riciclo’
2. Luminarie a basso consumo e addobbi fatti in casa
IL CENONE
3. Prodotti locali e di stagione, poca carne
4. Niente foie gras, caviale, datteri di mare o aragoste
5. No a stoviglie usa e getta e ricordati di fare la differenziata
LO SPIRITO NATALIZIO
6. No al “Natale sprecone”, il cibo non si butta, l’energia non si spreca, i regali solo se utili
I REGALI
- No a specie esotiche o loro derivati, alimentano il commercio illegale
8. Apparecchi tecnologici ed elettrodomestici solo se a basso consumo di energia
9 Shopping rigorosamente a piedi, in bici o con mezzi pubblici e pacchetti incartati in modo sostenibile
10. I regali inutili sono in via d’estinzione, fai un regalo al Pianeta: sostieni il WWF e adotta una specie a rischio.
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