20 Dic 2017

Il Museo Meina sul Lago Maggiore diventa il Borgo Ideale

Scritto da: Paolo Cignini

Il Museo Meina, sul lago Maggiore, sarà la sede del progetto del “Borgo Ideale”, nato allo scopo di recuperare e valorizzare il complesso architettonico del parco-chalet di Villa Faraggiana, dalle notevoli valenze e potenzialità culturali e ambientali ma che per molti anni è rimasto inutilizzato. Dopo anni di incuria, il bene di proprietà del Comune di Meina è stato concesso in comodato alla Fondazione UniversiCà ed è tornato fruibile nel 2015. Ora è pronto a rinnovarsi di nuovo, con nuovi spazi e percorsi tutti da scoprire.

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Il “Borgo Ideale” è un progetto promosso dalla Fondazione UniversiCà che punta a trasformare parte del Museo Meina, sito nel complesso architettonico del parco-chalet di Villa Faraggiana in provincia di Novara, in un parco culturale per le famiglie immerso nel verde e fruibile a tutti, a pochi passi dal Lago Maggiore. La struttura, riaperta nel 2015, in due anni ha registrato una presenza di visite di almeno diecimila spettatori nei soli fine settimana.

 

La Fondazione UniversiCà, che ha in comodato d’uso ventennale la gestione del Museo Meina, ha vinto un bando della Compagnia di San Paolo per il rilancio turistico del parco e dello spazio museale dell’area. I primi lavori di recupero e valorizzazione dell’area riguardano le cosiddette Serre dei Saperi, due serre con torretta belvedere situate all’ingresso del complesso del Museo Meina e costruite all’inizio del XX secolo. Erano in stato di abbandono da oltre settant’anni e grazie al restauro verranno montati dei vetri simili a quelli in uso all’epoca della costruzione, ma tecnologicamente adattati ad oggi. Il nome “Serre dei Saperi” si deve al fatto che un’ala della struttura, una volta recuperata, sarà destinata a ospitare esposizioni, incontri e allestimenti multimediali.

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L’altra ala tornerà invece alla sua funzione originaria di vivaio. Tali spazi diverranno fruibili anche ai diversamente abili e vedranno inoltre una serie di laboratori tematici rivolti a istituti scolastici, famiglie e gruppi organizzati, su tematiche green-friendly. Una vera e propria “casa dei saperi” sul florovivaismo, settore economicamente significativo nel Vergante e la cui riapertura è prevista durante l’anno.

 

Oltre alla rivalutazione delle serre, le attività di recupero del Museo Meina interesseranno anche il parco circostante: l’intero compendio museale è un parco con vista sul Lago e sulla Rocca Borromea di Angera. Con il progetto “ParcoCultura”, grazie all’utilizzo di nuovi linguaggi fruibili a tutti, sarà realizzata una segnaletica culturale (analogica e interattiva) per informare i visitatori sulle caratteristiche delle specie botaniche presenti. Una serie di show multimediali consentirà inoltre di approfondire la storia del luogo.

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Un altro intervento che riguarda l’area del Museo Meina riguarderà l’ex lavanderia, un edificio composto da due piani e il cui piano terra, l’unico al momento agibile, ospita la reception del polo culturale e un salone per eventi ed esposizioni temporanee. Al termine del lavoro di recupero, l’edificio diventerà sede delle iniziative della rassegna “Life!2034” per un approfondimento di tematiche legate a natura, cultura, benessere, ambiente, giustizia, turismo.

 

Articolo tratto da Piemonte che Cambia

 

 

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