14 Nov 2017

Piccoli sguardi: inaugurazione della stagione 2017/2018

Scritto da: Daniela Bartolini

Si inaugura questa settimana con “Cenerentola e il soffio magico”, la diciannovesima edizione di "Piccoli Sguardi" il progetto di Nata Teatro dedicato al Teatro per le scuole di tutto il Casentino.

Salva nei preferiti

Si inaugura questa settimana la diciannovesima edizione di “Piccoli Sguardi“, il progetto dedicato al Teatro per le scuole di tutto il Casentino e promosso da tutti i Comuni della vallata, con il sostegno della Regione Toscana, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Rete Teatrale Aretina e della Fondazione Giuseppe e Adele Baracchi, per la Direzione Artistica e tecnico-amministrativa della Compagnia NATA che gestisce il progetto anche grazie al prezioso contributo di sponsor privati quali MiniConf, Aruba, Estra-Coingas, DREAM Italia, Inplaf, Laife, Poggi.

L’inizio del Progetto è decisamente scoppiettante: quasi 300 spettatori e 3 repliche dello stesso spettacolo in 2 giorni, Mercoledì 15 novembre alle ore 9:30 e alle ore 10:45 al Teatro Dovizi di Bibbiena e Giovedì 16 novembre all’Auditorium della Scuola Media di Capolona, la Compagnia Pilar Ternera di Livorno porta la produzione “Cenerentola e il soffio magico”.

Il direttore della rassegna, Livio Valenti commenta così la soddisfazione per questa nuova edizione: “Un proverbio africano dice: “per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”; questa frase custodisce molti significati, ma quello più semplice che ci colpisce è che per costruire un futuro bisogna essere insieme…come a teatro! Per noi è fondamentale continuare a creare meraviglia, speranza e futuro; resistere ed esserci per le generazioni a venire. Con le nostre storie infatti, coltiviamo la speranza di realizzare un mondo migliore, proponendo spettacoli educativi e d’impegno civile volti a insegnare e divertire i nostri piccoli spettatori”.

Lo spettacolo che andrà in scena nelle giornate di mercoledì e giovedì, “Cenerentola e il Soffio Magico”, spazia dal teatro d’attore al teatro di figura con pupazzi: Cenerentola è la storia di un desiderio, un desiderio che tutti i bambini in cuor loro hanno: quello di crescere e divenire se stessi.
Dinanzi a questo desiderio, che è anche un diritto, non possono esistere promesse fatte e obbedienze date, perché in fin dei conti, solo realizzandolo tutto può diventare, come la famosa scarpetta di vetro, luminoso e chiaro. In questa fiaba le azioni e le emozioni sono travolgenti. La paura e l’infelicità di essere soli e non amati cadono via via, lasciando il posto alla dimensione magica del proprio sentire e del proprio volere. Il ballo, il principe e il castello sono là ad aspettare coloro che ascoltano la propria anima e hanno il coraggio di seguire la propria strada.
Lo spettacolo è giocato con pochi oggetti, la scena è dominata da un solo tappeto di danza nero che fa da palcoscenico ai personaggi della famosa fiaba. Anche la magia è fatta con cose piccole e poetiche, per far sì che i bambini non rinuncino alla loro partecipazione immaginaria e costruzione di senso. Gli attori con i loro gesti, ritmi e parole a volte misurate, a volte sguaiate, cercano di restituirci questa fiaba, attraverso una rilettura originale, senza tradirne l’incanto e la visione simbolica.
La regia e il testo sono di Francesco Cortoni, gli attori sono Silvia Lemmi, Irene Catuogno, Valeria Paoli, Anna Matarazzo, Elisa Ranucci e lo stesso Cortoni. La voce narrante è di Beppe Ranucci. Le musiche sono di Giorgio De Santis, gli oggetti di scena sono di Daniela Giurlani e Paola Montalto, i costumi di Giordana Vassena.

Informazioni: nata@nata.it 335.1980510.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Armoniosa Ensemble, l’orchestra che fa rivivere musica e strumenti di 300 anni fa
Armoniosa Ensemble, l’orchestra che fa rivivere musica e strumenti di 300 anni fa

Raccontare il Medio Oriente: Al Ghalas, il nuovo romanzo del cronista sardo Luca Foschi
Raccontare il Medio Oriente: Al Ghalas, il nuovo romanzo del cronista sardo Luca Foschi

Il regista Vincenzo Caricari racconta il cinema calabrese, fra ‘ndrangheta e restanza
Il regista Vincenzo Caricari racconta il cinema calabrese, fra ‘ndrangheta e restanza

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Dopo i droni, le radiazioni: che succede negli Usa? – #1034

|

Il Comitato per la liberazione di Assange: “Julian è libero, ma l’informazione no”

|

A Campobello di Licata c’è un forno di comunità in cui lavora tutto il paese

|

Buon Natale globale, tra riti solstiziali e consumismo moderno

|

L’archeologia lo mostra: la cura è stata centrale nella storia della civiltà

|

I rifiuti elettronici sono un grosso problema. La soluzione? Riparare invece che ricomprare

|

Perché dire basta ai botti di Capodanno: petizioni e proposte sostenibili

|

Smartphone, pc, elettrodomestici: ripararli è possibile con “The Restart Project” – Soluscions #4

string(9) "casentino"