6 Nov 2017

Da Oltreterra il futuro per le comunità dell’Appennino

Scritto da: Daniela Bartolini

La quarta edizione di Oltreterra si è conclusa con ottimi risultati. Dal riconoscimento ministeriale della Carta di Romagna all'annuncio del premio del turismo ecosostenibile di Legambiente e Federparchi, fino alla proposta di un distretto del cibo nei Comuni del Parco per favorire le mense agricole.

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Si è chiusa al Centro Creativo Casentino di Bibbiena la quarta edizione di Oltreterra, evento promosso da Slow Food e Legambiente con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Molto attivi e partecipati i tre settori tematici, che si sono occupati di mense agricole, gestione forestale sostenibile e Festasaggia.

“Risultati ottimi – dice Gabriele Locatelli di Slow Food Italia, artefice di Oltreterra fin dal suo inizio – sono giunti da tutti e tre i tavoli di lavoro. Sulla gestione forestale abbiamo avuto il riconoscimento ministeriale della Carta di Bagno di Romagna, scritta a Oltreterra 2016, come testo guida nelle nuove norme in ambito di interventi sulla forestazione. E se forse è ancora presto per parlare di certificazione d’origine del legname locale, sappiamo che quello è uno dei nostri prossimi obiettivi.

Su Festasaggia Antonio Nicoletti, responsabile nazionale di Legambiente per le aree protette, ha ufficializzato che questa idea, nata dieci anni fa dalla Comunità Montana del Casentino, ha ricevuto l’oscar del turismo ecosostenibile da Legambiente e Federparchi, un riconoscimento riservato alle buone pratiche nella difesa dell’ambiente e nella promozione delle tipicità territoriali. Per questo l’Unione dei Comuni Montani del Casentino, che ha ereditato questo progetto da un’iniziativa della Comunità Montana del Casentino iniziata nel 2008, sarà premiata alla BTO di Firenze alla fine di questo mese.
“E’ un grande risultato per tutti noi – ha detto Eleonora Ducci, Assessore alla Cultura presso l’Unione dei Comuni, subito dopo l’annuncio di Antonio Nicoletti, responsabile nazionale di Legambiente per le aree protette – e ne va dato atto a chi da sempre lavora intorno a questo progetto, dal coordinatore Andrea Rossi a tutti quelli che in dieci anni hanno sempre cercato di migliorare e di far crescere Festasaggia, partendo dalle grandi sensibilità nate nelle Pro Loco e comitati feste paesane che hanno aderito con convinzione a quest’iniziativa. Sono loro che poi fanno il lavoro che serve sui territori, condizione necessaria per raggiungere certi traguardi. Sarò felicissima, a Firenze , di rappresentare tutte queste realtà in un palcoscenico così importante”. “Ora serve una legge regionale ad hoc – osserva – che partendo dal disciplinare di Festasaggia come linea guida, favorisca e incentivi anche economicamente chi si sobbarca l’aggravio di spese che deriva dal rispetto di certe regole. In questi anni oltre all’Unione anche l’Ente Parco ha dato una spinta decisiva in tal senso, e si è potuti arrivare ad esportare i principi di Festasaggia a tutti i territori dell’area protetta. Ora è il momento di fare di più, perché questa piattaforma si deve diffondere insieme ai messaggi di educazione ambientale, alimentare ed economica che essa tramanda ormai da dieci anni. Chiederemo dunque al Consiglio e alla Giunta Regionale un confronto prima possibile per giungere ad una legge che premi tutti quelli che seguono certi criteri. I primi a guadagnarci saranno l’ambiente e la salute, ma anche le micro economie agricole delle tipicità del territorio”.

In merito alle mense, l’On. Luca Sani, presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, ha rilanciato il percorso di valorizzazione delle risorse agricole e forestali proponendo a Oltreterra di “Lavorare insieme a un distretto del cibo nei Comuni del Parco, per risolvere i problemi normativi attuali che ostacolano soprattutto i piccoli Comuni”. Prossimi appuntamenti, il passaggio in Comunità del Parco e poi a Roma al Ministero.

Nell’ultima giornata di lavori, sabato, si è assistito anche alla firma del protocollo di intesa fra il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e quello dell’Appennino Tosco Emiliano, che faranno rete intorno ai principi di Oltreterra. Proprio il Parco delle Foreste Casentinesi si è confermato uno degli attori principali del progetto, impegnando la dirigenza e la struttura nei tavoli di lavoro e dando impulso alla diffusione di principi “Perfettamente compatibili – ha detto il Presidente Santini – con il ruolo che la Legge assegna agli Enti come il nostro e in linea con le aspettative del territorio. Molti passi avanti si sono fatti negli ultimi anni, stiamo vedendo arrivare i primi frutti, continuiamo con la stessa tenacia e ne arriveranno ancora”.

Soddisfatti gli organizzatori e l’Ente ospitante, il Comune di Bibbiena, che ha ricordato gli sforzi fatti già dal 2010 per diffondere nelle mense scolastiche l’utilizzo di ingredienti che provengono da agricoltura del territorio. “Anche quest’anno – conclude Locatelli – si riparte da qui per risultati anche fisicamente visibili, come la prima stazione ferroviaria targata Oltreterra, che vogliamo far vivere a Stia in Casentino, alle porte del Parco Nazionale”.

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