Clima: al via la Cop23 di Bonn
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Si apre oggi a Bonn la COP23, Conferenza delle Parti della Convenzione sul Cambiamento Climatico dell’ONU. Sul tavolo della Conferenza di Bonn, dove ieri si è svolta una marcia per il clima dove il WWF ha manifestato contro il carbone, ci sono questioni chiave dell’accordo di Parigi e gli strumenti per limitare il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C.
Quasi un anno dopo essere entrato in vigore (a tempo di record) l’accordo sta per diventare operativo: è dunque indispensabile che gli Stati definiscano le linee guida per l’implementazione dell’accordo per far sì che questo sia effettivo a partire dal 2020. La COP deve anche lanciare un processo per incoraggiare i governi nazionali ad aumentare l’ambizione dei propri obiettivi nazionali a partire dal 2020.
Coerentemente con la decisone della COP a Parigi di valorizzare il ruolo gli attori non statali – dalle imprese alle città, dagli investitori ai governi sub-nazionali – ci sarà anche una forte attenzione sulle azioni da loro messe in campo, e si discuterà su come integrarli maggiormente negli impegni nazionali e internazionali.
Secondo Manuel Pulgar Vidal, Leader del Programma Globale Clima ed Energia del WWF “gli eventi climatici estremi ai quali abbiamo assistito di recente sono un forte promemoria di quello che è in gioco. A Bonn dobbiamo mettere in moto la dinamica necessaria per accelerare l’azione climatica, e rafforzare gli impegni, in linea con il mantenimento del riscaldamento a 1.5°C. La COP23 sarà un grande banco di prova sugli impegni e la determinazione di chi ha sottoscritto e ratificato l’accordo di Parigi. Con la collaborazione di tutti gli attori e della società civile, i Paesi potranno superare questa prova”.
“Il cambiamento climatico va veloce, mentre le azioni per limitarlo e contrastarlo sono lentissime. Eppure i campanelli d’allarme si moltiplicano in molte zone a livello globale, inclusi il Mediterraneo e l’Italia. Oggi l’Emission Gap Report 2017 dell’UNEP ci dice che abbiamo altissime potenzialità per farcela, ma occorre dire basta ai rinvii e addentrarsi nel nuovo percorso”, aggiunge Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia, che continua “il WWF ha sempre chiesto che già prima dell’operativa effettiva dell’Accordo di Parigi, nel 2020, si mettano in campo azioni che permettano di ribaltare la situazione, facendo iniziare a scendere in modo significativo le emissioni. Inoltre, gli impegni dei Paesi (NDC) vanno rivisti e adeguati all’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5C”.
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