17 Ott 2017

La Terra del Sorriso è in pericolo e ha bisogno di partner!

Scritto da: Redazione

Rilanciamo l'appello dei fondatori de La Terra del Sorriso, una struttura immersa nelle colline umbre dove si curano persone in difficoltà attraverso la comicoterapia e la cura di un orto sinergico e di una food forest. Purtroppo oggi questo luogo rischia di chiudere e cerca sponsor, partner o persone che vogliano vivere e lavorare qui!

Salva nei preferiti

Umbria - Italia che Cambia ha avuto già modo di occuparsi del progetto de La Terra del Sorriso, una comunità ospitale nei pressi di Orvieto, sul Monte Peglia, non solo nel libro di Daniel Tarozzi “Io faccio così”, ma anche in una lunga intervista. Si tratta di un progetto di privato-sociale davvero originale, basato su cinque attività: la cura delle persone, la formazione, la permacultura, l’arte, il turismo “ispirazionale”.

sorriso3Dall’esperienza di Leonardo Spina e Sonia Fioravanti, che, quasi trent’anni fa, hanno portato in Italia la comicoterapia (gelotologia), meglio conosciuta attraverso i Clown Dottori, è nata l’idea di materializzare le scoperte scientifiche (la PsicoNeuroEndocrinoImmunologia- PNEI) sul potere salutare e di guarigione delle emozioni positive.

 

Nel 2005 Leonardo e Sonia decisero di spingere fino in fondo l’applicazione di queste scoperte, creando un luogo di natural care, dove l’aria soave dell’alta collina, la natura incontaminata , il cibo biologico, l’allegria di relazioni genuine, assieme all’integrazione tra diverse possibilità di cura olistica (ipnosi clinica, meditazione, fioriterapia, pet therapy, omeopatia ecc.) creano un mix salutare assai efficace. Così, La Terra del Sorriso, ha ospitato e ospiterà persone con disagio socio- sanitario.

 

Accanto alla cura, come vocazione storica, misero la formazione. Questa, intesa come crescita personale e professionale, prevede laboratori e seminari su materie attinenti al mondo olistico, all’arte e alle Nuove Scienze. Un posto particolare occupa il lavoro con i giovani e le scuole, mediante l’’Alternanza e delle gite d’istruzione.

sorriso2
Nei 22 ettari della Terra del Sorriso, di cui 6 a seminativo, decisero di applicare la permacultura, quella modalità di approccio agli ecosistemi massimamente rispettosa degli equilibri della Natura. La parte agricola vedeva un orto sinergico e dove possibile il cosiddetto bosco commestibile, qui particolarmente utile poiché il bosco è costituito da querce cedue, una monocoltura da correggere. È possibile produrvi zafferano (marchio DOP del Monte Peglia), frutti di bosco, stevia, canapa, erbe officinali.

 

Secondo gli animatori del progetto, l’Arte è la manifestazione dell’animo umano che maggiormente libera e guarisce: di conseguenza ampio spazio, è dato qui alla creatività, alla fantasia, alla poesia. Un luogo del genere diviene molto interessante per il nuovo “canone” del turismo cosiddetto “ispirazionale”. C’è ospitalità su la Terra del Sorriso, calda e genuina, nel casale costruito su di uno sperone roccioso ricco di quarzo, minerale fortemente energizzante. Ci sono “accorgimenti” davvero unici: l’ acqua è trattata secondo il metodo di Masaru Emoto; l’orto riceve musica; nelle passeggiate nel bosco è usuale trovare “forme energetiche”; dovunque embrioni e realizzazioni di architettura comica.

 

Tutto questo, oggi rischia di terminare e la Terra del Sorriso, in assenza di fatti nuovi, va verso la chiusura. Certo, nel tempo si sono stretti attorno ad essa, persone comuni, volontari, professionisti che hanno contribuito e contribuiscono potentemente allo sviluppo di questa idea di Comunità.

 

L’impegno finanziario di Sonia e Leonardo, poi, in questi 12 anni è stato immane, costante e fiducioso. Hanno liberato un pezzetto di pianeta per metterlo a disposizione di tutti. Sentono che questa è l’epoca in cui chi può deve mettersi in gioco per costruire, con i fatti, un altro mondo possibile. Tutto questo, ci raccontano, è stato possibile con fatica e sacrifici. Nell’ultimo periodo, però, il calo delle affluenze in Umbria, a causa del terremoto, ha sferrato un colpo terribile, che la già fragile finanza del progetto (sul quale grava un mutuo pesante) non è riuscito ad assorbire. L’implacabile e veramente iniqua tassazione ha ulteriormente aggravato i problemi.

sorriso1
Il progetto, infatti, non riceve aiuti di sorta: l’establishment ha intuito presto la “pericolosità” di quanto promana da questo luogo e non lo ha certo aiutato. Ma i protagonisti non demordono e si aprono a collaborazioni esterne. Cercano persone con ideali amorevoli, autonome dal punto di vista economico, con un proprio progetto di vita e/o di lavoro che si sposi con tutto questo. Hanno bisogno di uomini e donne in grado di far rivivere, ad esempio, il settore agricolo anche con investimenti economici di entità variabile, ma certi. Sono ben accetti per risiedervi e lavorare, terapeuti olistici, apicoltori, lombricocultori, lumaco-cultori, promoters, cuochi ecc. 

 

Persone motivate a decrescere per ricrescere.

 

Per info: laterradelsorriso@gmail.com e al 3287641671 (Leonardo).

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
La Brigata, l’associazione che lotta per la solidarietà e la dignità di chi vive ai margini
La Brigata, l’associazione che lotta per la solidarietà e la dignità di chi vive ai margini

Scuola di Pace ODV Napoli: l’inclusione che parte dall’istruzione
Scuola di Pace ODV Napoli: l’inclusione che parte dall’istruzione

Il Centro Emmaus e la sua storia di inclusione, solidarietà ed emigrazione “al contrario”
Il Centro Emmaus e la sua storia di inclusione, solidarietà ed emigrazione “al contrario”

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il mandato d’arresto internazionale per Netanyahu e Gallant e gli effetti che avrà – #1025

|

Eolico, fotovoltaico, pompe di calore: quanta e quale energia produrremo in futuro? – Io non mi rassegno + #23

|

Rinascita verde a Gragnano: il nuovo Parco del Vernotico tra storia e innovazione

|

Agricoltura di precisione: quali sono i vantaggi delle tecnologie al servizio dei produttori?

|

È arrivata l’era della cura: finisce l’antropocene, inizia il curiamo-cene

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

string(9) "nazionale"