Seguici su:
“Happiness on the road” è una libreria itinerante che parla di felicità e viaggia sulle ruote di una piccola ape car. Unendo la sua passione per i libri e gli studi di psicologia positiva, Marco Sacchelli ha dato vita a questa iniziativa nell’estate appena trascorsa, girando per le spiagge della Versilia a bordo del suo minivan.
Di ritorno da un master in psicologia positiva a Lisbona, l’idea è nata soprattutto dalla voglia di aprirsi verso l’esterno. “Mi piaceva studiare, leggere i libri e imparare”, racconta, “ma sentivo che volevo andare oltre e lasciare un messaggio più incisivo e inerente ai temi studiati. Così ho deciso di farlo attraverso gli strumenti che più mi rappresentavano”.
Ha cominciato “on the road”, organizzando con gli interessati laboratori per otto o dieci persone con le quali leggere racconti e mettere in pratica alcune tecniche della psicologia positiva, lavorando soprattutto sull’apertura verso l’altro. Dai bambini agli adulti, il target coinvolto non bada a età.
Ma facciamo un passo indietro. Esiste una scienza che studia la felicità? Per fortuna sì. Il fondatore della psicologia positiva è Martin Seligman, psicologo statunitense che di fronte agli innumerevoli approfondimenti su depressione, schizofrenia e altri disturbi mentali ha capovolto l’approccio proponendo uno studio dell’attitudine positiva: gratitudine, gentilezza e reciprocità, solo per citare alcune delle disposizioni d’animo che facilitano il percorso verso la felicità.
Dopo il successo di “happiness on the road” Marco Sacchelli ha cominciato da settembre una “edizione scolastica” per il periodo autunno/inverno, trasferendo la libreria e le pratiche della psicologia positiva nelle classi. “Può sembrare buffo ma durante i miei laboratori analizziamo l’elettrocardiogramma della felicità – spiega Marco – e elaboriamo un esame medico ECG (Emozioni, Consapevolezza, Gratitudine) attraverso letture e laboratori esperienziali”. In questo modo i bambini cominciano a riflettere sulle proprie emozioni, su cosa si augurano per se stessi, per la propria famiglia e il resto del mondo, elaborando pensieri su sentimenti complessi come la gioia e la riconoscenza.
“Ascoltare i motivi di gratitudine degli altri è un qualcosa che ti tocca in prima persona, ti porta a riflettere sulla tua storia personale e ti arricchisce di punti di vista. Per questo ogni volta che guido questi esercizi – conclude – ne esco io in primis profondamente toccato e arricchito”.
Foto tratte dalla pagina Facebook Chapter Zero – Happiness on the road
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento