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Costruita per la prima volta nel 1948, una cupola geodetica è una struttura realizzata secondo uno schema geometrico costruttivo che permette di realizzare degli edifici con forme sferiche anche di grandi dimensioni. Fin dalla loro invenzione tali strutture hanno avuto molteplici e svariati utilizzi. Per saperne di più ne abbiamo parlato con Alessandro Dimauro (ingegnere, esperto in strutture geodetiche e scienza del design) che condurrà il Workshop di costruzione cupole geodetiche in programma dal 20 al 22 ottobre a Panta Rei.
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Alessandro, puoi presentarti e dirci di cosa ti occupi?
Sono laureato in ingegneria dei materiali ed ho lavorato per molti anni sia in Italia che all’estero come dipendente, libero professionista e progettista in ambito progettuale/architettonico e di design di prodotto per varie aziende. Con una di queste in particolare, che si occupava di coperture trasparenti, progettavo tutta la parte strutturale ed è stato proprio con loro che ho realizzato la mia prima cupola tutta in vetro che si trova sul lago di Garda a copertura di un centro sportivo.
In contemporanea ho fatto da assistente tecnico in workshops di design/architettura in Francia dove un’azienda molto importante nel settore del design, la Vitra, organizza dei corsi estivi, dove si ritrovano importanti designer ed architetti di fama mondiale che tengono lezioni a studenti che arrivano da tutto il mondo. Tra le varie attività del mio studio AleDima c’è la progettazione di oggetti basati principalmente su materiali di riciclo la cui produzione è realizzata da cooperative sociali di inserimento lavorativo.
Da un anno circa vivo in Umbria, dove mi sono avvicinato al settore della bioedilizia partecipando alla costruzione di edifici in legno, terra e paglia. Le Cupole Geodetiche sono un’ulteriore evoluzione del mio progettare e mi permettono di sperimentare l’utilizzo di materiali naturali e di avvicinarmi ad un mondo con cui sento molte affinità personali.
Cosa sono le cupole geodediche?
La Cupola Geodetica è una struttura realizzata secondo uno schema geometrico costruttivo che permette di realizzare degli edifici con forme sferiche anche di grandi dimensioni. La differenza tra una cupola geodetica e una cupola tradizionale è che la cupola geodetica è formata da una combinazione di elementi triangolari disposti in modo da permetterle di sorreggersi da sola senza bisogno di muri interni o pilastri di sostegno.
Quando sono state ideate e in che settori vengono utilizzate?
Sono state progettate dal designer/architetto Richard Buckminster Fuller, e la prima della storia venne costruita nel 1948 e brevettata nel 1954. Fin dalla loro invenzione hanno avuto molteplici e svariati utilizzi. Dalla Nasa che voleva sviluppare dei moduli abitativi per la colonizzazione di marte, ai laboratori di ricerca al polo nord dove delle cupole trasparenti proteggono le strumentazioni ed i ricercatori dalle condizioni estreme a serre tropicali o giardini botanici. Esistono strutture ricettive a forma di cupola, abitazioni private che vanno dalle ville high tech agli edifici in autocostruzione rivestite in terra e paglia. In grandi eventi pubblici come concerti e festival sono stati realizzati padiglioni a forma di cupole per lo svolgimento degli stessi. Fino ad arrivare alla mia compagna che mi ha chiesto di realizzare la cuccia per i nostri cani a forma di cupolina. Insomma, chi più ne ha più ne metta!
Quali vantaggi e svantaggi presentano?
Dobbiamo fare un distinguo, situazione italiana e situazione estera. Tra i vantaggi possiamo mettere che l’idea di Fuller era di proporre un sistema costruttivo a basso impatto economico (costi costruttivi più bassi) e che avesse elevate caratteristiche strutturali e meccaniche (resistenza al vento, carichi neve, antisismicità, ecc..) da utilizzare sia in condizioni normali che in situazioni di emergenza (unità abitative dopo alluvioni o terremoti) o di elevata criticità (condizioni ambientali o climatiche estreme). A parte questi aspetti tangibili, la forma estetica ed organica più affine all’animo umano, rendono questi ambienti più interessanti e piacevoli da vivere.
Bisogna inoltre ricordare che l’idea di Fuller era di fornire un modello di costruzione ai vari progettisti e sviluppatori che avrebbero potuto convertirlo in diverse tipologie di progetti. Il modello stesso era molto innovativo ai suoi tempi e viene tutt’oggi in Italia considerato dagli operatori del settore ostico da gestire, mentre nel resto del mondo esistono migliaia di applicazioni concrete di queste strutture.
Per fare un esempio pratico,parliamo dell’arredamento. Un’obiezione classica è: “come si fa ad arredare uno spazio tondo?“. Ho lavorato 4 anni in Olanda con Maarten Baas il cui design organico gli ha quasi impedito di laurearsi vista la resistenza dei suoi professori universitari. Dico solo che adesso lui è tra i 7 designer più famosi a livello mondiale, ed un suo armadio tondo costa ottantamila euro! Per farla breve, come nella vita, non esistono vantaggi o svantaggi oggettivi ma dipende da come vengono percepiti o vissuti personalmente.
Cosa puoi dirci dei metodi e materiali utilizzati per costruirle?
La struttura portante di solito prevede legno e metallo mentre per le coperture ci si può sbizzarrire a seconda del risultato finale estetico che si vuole ottenere: guaine impermeabili, legno, teli trasparenti, tetti con tegole ecc..Esattamente come nell’edilizia tradizionale si può giocare con tutte le combinazioni.
A chi si rivolge il corso a Panta Rei e in cosa consiste?
Durante il corso costruiremo una cupola in legno di 6 metri di diametro con risoluzione 4V con giunti in polietilene hd (high density). Chiunque può partecipare, senza alcuna previa conoscenza, seguendo la propa curiosità sul tema trattato. Sarà un corso base più pratico che teorico alla fine del quale i partecipanti avranno assimilato tutte le informazioni necessarie per realizzarne una in autonomia.
Come sarà utilizzata la cupola che verrà realizzata durante il corso?
La cupola è progettata per diventare una serra nel frutteto, ma come ben sapete a Panta Rei tutto scorre… non riuscì Fuller a prevedere gli sviluppi della sua creatura, chi sono io per farlo?
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