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Bologna - Domenica 8 ottobre si è svolto a Bologna il primo Open Day di BEA, Bologna Edu Action, il progetto educativo differente che apre le sue porte agli adolescenti bolognesi. È stata un’occasione che molte famiglie hanno colto per conoscere l’approccio didattico esperienziale che il gruppo di BEA offrirà ai ragazzi.
Come tanti già sanno, entro poco aprirà lo spazio in via Vittorio Veneto 5 (zona Saffi – Ospedale Maggiore) per un piccolo gruppo di adolescenti che proveranno metodi differenti per “imparare”: in un luogo senza banchi e cattedre, in cui non si valuta con i voti e si esce in strada per cogliere anche quegli stimoli della vita che insegnano quotidianamente.
Nel pomeriggio dell’Open day si sono svolti alcuni mini-laboratori per assaggiare il metodo: matematica (con l’insegnante Giacomo Barbaro Forleo), fisica (Irene Spadaro) e lingua inglese (Sonia Persichini). Imparare l’orientamento in inglese muovendosi in una stanza o il calcolo delle probabilità giocando in cerchio ai dadi è parte del metodo di BEA, semplice e s-coinvolgente.
Ragazzi e ragazze che si trovano in difficoltà tra i banchi o addirittura rifiutano di leggere un libro o di ascoltare una lezione presto avranno la possibilità di apprendere in modo diverso, empirico, con la testa, il cuore e le mani, in maniera efficace e duratura, come molti pedagogisti spesso dimenticati ci hanno insegnato.
BEA, insieme ai genitori, accompagna la crescita di ragazzi che affrontano un passaggio, quello dell’adolescenza, per niente scontato prima di arrivare all’età adulta. Coglie la sfida di indirizzarli verso le professioni del futuro e, in senso più ampio, verso il raggiungimento della loro vocazione nella vita.
Da lunedì 16 ottobre è possibile prenotare un colloquio e assicurarsi la possibilità di entrare nel primo gruppo di adolescenti (sono disponibili solo 15 posti) che partirà con le attività dopo la metà di novembre nella sede di Via Vittorio Veneto 5 a Bologna. Il colloquio con la famiglia è un momento importante in cui instaurare il primo rapporto di dialogo che assicura la cura speciale della persona che arriva da BEA. Ci si conosce, si può mostrare la propria storia senza paura di pregiudizi, si ricevono le informazioni corrette e personalizzate e ci si sceglie a vicenda.
Tra i fondatori del progetto alcuni agenti del cambiamento che, grazie alla rete di Italia che Cambia, hanno cominciato a porre le basi da alcuni mesi a questa partenza importante. Per sottolineare che parliamo non solo di un’alternativa alla scuola superiore tradizionale, ma della costruzione di un nuovo paradigma lanciato verso il cambiamento dell’educazione con piena consapevolezza del contesto sociale difficile in cui ci troviamo.
Giovani, famiglie e educatori che si alleano in una comunità collaborativa coltivando il bene comune della conoscenza. Il 17 novembre è un traguardo che vediamo in rapido avvicinamento, assicura il team di BEA, guardando a tutte le cose che mancano da fare con la fiducia di chi sente il respiro delle tante persone che credono in questa prospettiva e che ne stanno sostenendo il cammino.
Qui sotto tutti i riferimenti per prendere contatto con BEA:
Costanza Nadalini
Responsabile Didattica
cell. 348 8837206
Mail: bolognaeduaction@gmail.com
Pagina facebook: www.facebook.com/BEABolognaEduAction
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