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Grande spazio nel cuore di Trastevere, a Roma; insieme di organizzazioni, di donne e servizi dediti alle donne; simbolo del movimento femminista degli anni ’70; piazza che ospita eventi di musica, arte e spettacolo, un ristorante, una foresteria; giardino di permacultura; un palazzo del ‘600 nato come reclusorio di donne; ma soprattutto una casa, da cui si parte e dove si ritorna.
Tutto questo è la Casa Internazionale delle Donne di Roma che sabato 30 settembre, dalle 17 alle 3, apre le sue porte per una notte di concerti, proiezioni, spettacoli teatrali, performances e laboratori per adulti e bambini.
Tutte le associazioni che hanno sede alla Casa delle Donne si sono confrontate e hanno deciso di unirsi per organizzare questo grande evento, che rappresenta anche un’occasione per mostrare ai cittadini cosa è diventata oggi questa storica realtà capitolina e cosa potrebbe diventare in futuro. Il tema della Notte Bianca è infatti “La Casa oggi, la Casa che vorrei”: un bene comune che può migliorare con il contributo di tutta la città.
Gratuita e aperta a tutti, la Notte Bianca prevede circa 40 eventi nelle sale interne e negli spazi esterni della casa. Special Guest della serata è Chiara Civello, cantautrice jazz senza confini. È prevista, tra l’altro, la proiezione del recentissimo film “Maria per Roma”, scritto e diretto da Karen Di Porto.
Durante tutto l’evento sarà possibile avere accesso al Ristrò Luna e L’Altra, che utilizza solo prodotti biologici e selezionati, rilassarsi, leggere, passeggiare, immaginare, conoscere, stare insieme.
La Casa delle Donne è un centro cittadino, nazionale e internazionale di accoglienza, d’incontro, di promozione dei diritti, della cultura, delle politiche, dei “saperi” e delle esperienze prodotte dalle e per le donne. La struttura ospita tutto l’anno numerosi eventi di teatro, musica e spettacolo che rendono la Casa Internazionale delle Donne un centro propulsore della cultura e delle azioni delle donne.
Attualmente ci sono dalle 32 alle 35 associazioni che fanno capo a questa struttura. Esse svolgono attività a tutto campo: dall’assistenza psicologica, a quella legale, sanitaria, ai servizi per la violenza contro le donne, al supporto alla genitorialità. Presso la struttura vi sono anche un asilo nido e un ostello per sole donne. Ogni anno 30mila persone visitano la Casa, intrattengono con essa relazioni e usufruiscono dei suoi servizi.
“È importante notare – ci dice Loretta Bondì, giornalista, componente del direttivo della Associazione Casa Internazionale delle Donne – che la Casa delle Donne non è solo luogo di aggregazione, un recipiente passivo di visitatori e visitatrici, ma luogo di relazione, sia con interlocutori più prossimi come gli abitanti del quartiere e della città, sia con una serie di comunità che hanno diritto di cittadinanza dentro la casa, come le comunità di migranti, profughi, rifugiati, il movimento globale delle donne. Abbiamo dunque una doppia veste: una propositiva, di attrattori e animatori culturali attività, ed una ricettiva, in cui siamo teatro dei bisogni e delle espressioni altrui”.
La pagina Facebook dell’evento
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