Il meraviglioso mondo delle farfalle
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Biella - “Uno dei miei ricordi più belli dell’infanzia – racconta Armona Pistoletto, presidente di Let Eat Bi – sono le corse nei prati correndo dietro alle farfalle; poi fermarmi e guardarle da vicino, così colorate, leggere e meravigliose. Le farfalle, con le api, sono il segno di una terra pulita. Se impariamo ad amarle e rispettarle tramanderemo tutto questo ai nostri figli e nipoti.”
Le farfalle non sono sono bellezza ma anche un importante indicatore biologico. Quando pensiamo ai cambiamenti climatici ci è più immediato pensare all’estate arida che ci siamo appena lasciati alle spalle, alle piogge improvvise e ai grandi disastri. A volte non consideriamo i messaggi più “leggeri” della natura. Le farfalle, come e forse più di altri insetti, ci indicano l’arrivo di una nuova stagione, il loro arrivo prematuro o tardivo, ci indica come il clima sta cambiando, la loro assenza ci racconta il grado di conservazione dell’habitat in cui vivono e la presenza o meno di altre specie ad esse legate.
I Lepidotteri che comprendono farfalle (ropaloceri) e falene (eteroceri) esistono da almeno 50 milioni di anni, probabilmente la loro storia evolutiva è cominciata 150 milioni di anni fa ma oggi molte specie sono a rischio di estinzione. L’anno scorso IUCN, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, ha pubblicato la Lista Rossa dei Ropaloceri Italiani. La pubblicazione sottolinea come le farfalle diurne siano uno dei biondicatori più significativi e ne valuta, a diverse scale territoriali, lo stato di rischio di estinzione a livello di specie, “un chiaro messaggio ai decisori politici affinché si assumano l’impegno di mantenere vitali i sistemi naturali, non solo per il bene della natura ma per tutti gli esseri umani che da essi dipendono”.
E noi cosa possiamo fare?
Proprio come la presenza leggera di una farfalla è importante, lo sono le azioni che ognuno di noi può compiere, e il loro impatto.
Questo è anche un valore fondante di Let Eat Bi, messa in opera del simbolo del “Terzo Paradiso”, che nasce dalla necessità di realizzare, partendo dall’arte, progetti concreti di cambiamento responsabile fondato sull’attivazione in prima persona dell’individuo nella dimensione collettiva.
Con l’Accademia verde a Cittadellarte, Let Eat Bi, ha attivato programmi di ricerca, formativi teorico-pratici, per lo scambio e la produzione di saperi legati ai frutti della Terra e di dialogo e interazione tra tutte le discipline che concorrono ad un nuovo umanesimo.
All’interno del programma “Accademia Verde”, si terrà il corso “Il meraviglioso mondo delle farfalle – Come creare un giardino per attirarle”. L’iniziativa, curata dall’agronoma Alice Bordignon e dal padre ornitologo e lepidotterologo Lucio, sarà suddivisa in due parti, una teorica e una pratica in cui i docenti insegneranno come allestire uno spazio adatto per i lepidotteri nel giardino, nell’orto di casa o in altri contesti.
Domenica 1 ottobre si terrà il primo incontro con uscita pratica insieme a Lucio Bordignon all’ex miniera di Curino presso località laghetto della Gobella, sede della Pro Loco del comune biellese. Le altre due tappe teoriche, si terranno giovedì 12 e 26 ottobre con gli incontri dedicati a “L’incantevole mondo delle farfalle e il loro declino” e “Come creare un giardino per le farfalle: a casa vostra e nelle ex miniere”.
Il costo per partecipare a un solo incontro teorico è di 15€, per quello pratico 30€ e per prendere parte a tutte le giornate 50€.
Per partecipare è necessario iscriversi scrivendo una mail a leteatbi@cittadellarte.it o telefonando/scrivendo ad Armona Pistoletto al 348.2106708 entro martedì 26 settembre.
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