3 Ago 2017

Io faccio così #179 – Musica e cambiamento: la voce di Sorgente

Scritto da: Paolo Cignini

Da segretaria di una multinazionale a musicista e vocal coach. Vi raccontiamo oggi il percorso personale e artistico di Anna Iorio che, appassionata di musica sin da bambina, ha deciso ad un certo punto di cambiare vita per seguire il suo sogno e farne una vera e propria occupazione. È nata così Sorgente.

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Arezzo, Toscana - “Mia mamma dice che io ho cominciato prima a cantare che a parlare. Attenendomi a questo, posso dire che la musica ha sempre fatto parte di me, ma la mia scelta di occuparmene a livello professionale non è stata così lineare ed ha richiesto un percorso interiore e lavorativo molto intenso”.

Anna Iorio, in arte Sorgente, è nata a Cambridge, in Gran Bretagna, il 13 Settembre 1973 da genitori italiani. All’età di otto anni torna in Italia e si stabilisce qua,  laureandosi poi in Scienze della Formazione presso l’Università di Firenze e diplomandosi in Musicoterapia Evolutiva presso la Biomusic International School.

Il progetto artistico di Sorgente ha preso il via nel 2010, con l’album d’esordio “Il Movimento dell’Anima”. “Sorgente è una decisione, è un prendere coscienza di un sogno e cominciare a lavorare affinché si realizzi” approfondisce Anna Iorio “e nasce in una stanza, con due accordi, scrivendo una canzone che si chiama “E se finisce il mondo” che è diventata poi una delle tracce di questo album d’esordio. È stato con la realizzazione di questa canzone che ho deciso che era il momento di fare musica propria: fino a quel momento infatti io mi ero limitata come musicista ad interpretare ed eseguire brani scritti da altre persone, non avevo mai dato vita a miei brani personali che eppure avevo già scritto. Da qui inizia così il mio percorso come Sorgente in Arte”.

Il progetto si è poi evoluto nel tempo fino ad arrivare ad un secondo disco, “Queens of Roses”, album con testi interamente in inglese e frutto dell’esperienza in giro per l’Europa di Anna come artista di strada. È il disco che ha segnato l’espansione del percorso di Sorgente sul web e fuori dai confini nazionali italiani.

Sorgente è un nome che rappresenta quello che io sento di essere: una persona con un’energia in continuo rinnovamento. Mi sento come se fossi morta e rinata tante volte nella vita, che il mio percorso non è un cammino lineare. Il ruolo di cantautrice mi permette di trasformare la catarsi, di qualsiasi esperienza di vita, in musica e in parola cantata. Le mie canzoni mi precedono sempre, ne comprendo il senso profondo molto tempo dopo. È un’arte espressiva che segna il mio cammino e mi fa da bussola. Un sogno che diventa vita”.

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Il percorso per diventare musicista

L’energia in continuo rinnovamento è ben rappresentata dal percorso di vita di Anna prima di divenire Sorgente in arte, dove la musica si intreccia al sociale e dove il cammino diventa testimonianza di una ricerca di equilibrio che si esprime anche grazie alla musica.

“La musica è diventata una vera e propria occupazione solamente a partire dal 2010, ma già dal 2005 mi occupavo di musica come vocal coaching e musicoterapeuta” approfondisce Anna.  “Ho dovuto affrontare numerosi cambiamenti per arrivare alla musica: una delle cose che ha indirizzato il mio percorso è stata la decisione a soli venticinque anni di licenziarmi da un lavoro di segretaria presso una multinazionale, non volevo più fare un lavoro che, nonostante generasse buoni guadagni, non mi faceva vibrare minimamente. Il mio percorso di avvicinamento alla musica è stato poi attraverso il sociale: sono diventata educatrice in un consorzio che lavorava con i minori, soprattutto stranieri non accompagnati.

A quell’età di confine, trovarsi a confronto con tutte quelle situazioni di ragazzi così giovani mi ha permesso di rivivere dentro di me il significato dell’ingiustizia e di capire meglio quello che può rappresentare il cammino per una persona. Senza di questo la musica non sarebbe potuta essere dov’è nella mia vita: credo che se noi vogliamo fare musica con l’intento di mettere al servizio dell’umanità un linguaggio potente per crescere e vivere a pieno, se dentro di noi non c’è chiarezza è difficile che questo possa avvenire. Bisogna sviluppare l’onestà verso se stessi per poter comunicare concetti così intensi, dopo questo percorso la musica aiuta a reggere l’onda d’urto di tanti salti nel vuoto che caratterizzano ogni cambiamento. Io grazie a questa svolta da molti anni ho la sensazione di non lavorare ma di fare ciò che amo anche per lavoro”.

Foto tratto dal video "From the Roots"

Foto tratto dal video “From the Roots”

Il rapporto con il pubblico

Chiediamo ad Anna di raccontarci quale sia il rapporto con il pubblico e, di conseguenza, quale sia il rapporto intimo che la lega al suo essere artista oggi.  Ci racconta di avere sempre la sensazione che le persone che arrivano ad un suo concerto sono in cerca di qualcosa e ricevono una sorta di chiamata durante l’evento. “I concerti sono quasi sempre un’esperienza molto intima, questo fa sì che la musica che io propongo tocchi alcune corde piuttosto che altre.” approfondisce Anna. “E’ una musica che fa riflettere, emozionare, le persone si identificano molto e si crea quello spazio di scambio tra me e il pubblico che è molto gratificante, anche nei concerti. Quella realizzazione che ogni artista necessita di ricevere.

Essere artisti oggi nel panorama musicale odierno è un passo complesso, richiede molta costanza, determinazione e fiducia in quello che si fa, considerato anche la complessa struttura dell’industria della musica, di cui io sento di non fare parte ma che devo conciliare con la mia ferma volontà di “camminare con” piuttosto di “lottare contro” qualcosa o qualcuno. Mi piace aprire le strade a possibilità diverse di fare musica e so che siamo ormai in tanti ad essere tornati alla musica vera. È sicuramente una lotta, autofinanziarsi non è affatto facile ma il coraggio e la determinazione si rinnovano ogni giorno, per chiunque è in cammino vivere il cambiamento significa mettersi continuamente in gioco. Ne vale la pena e sono convinta che siamo all’alba di una nuova musica, di una musica che cambia.

Anna è anche co-fondatrice dell’Associazione di Promozione Sociale “La Via dell’Albero” a Soci, in provincia di Arezzo; il primo Centro Olistico di questo territorio. Inoltre collabora con Italia che Cambia grazie al blog Voci del cambiamento e fornendo le proprie musiche per i video che fanno parte del portale territoriale Casentino che Cambia.

Oltre alla musica, utilizza la voce per il suo percorso esperienziale  “Il Risveglio della Voce”: nato da una decennale esperienza di Anna come vocal coaching, si propone di utilizzare la voce e il controllo del suono come strumento per indirizzare la persona verso l’auto-consapevolezza e di conseguenza verso il cambiamento”.

“La musica che cambia è come tornare all’origine. Noi spesso quando si parla di cambiamento pensiamo che dobbiamo sempre creare qualcosa che non c’è; di fatto invece le persone che stanno cambiando oggi stanno tornando all’origine, si stanno ri-connettendo con l’essenziale che troppo spesso nella vita è stato soffocato dal frenetico. La musica che cambia è una restituzione della musica alla sua verità, cioè la musica”.

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