29 Ago 2017

Coltiviamo Agricoltura Sociale: premi e borse di studio senza dimenticare le zone del sisma

Scritto da: Redazione

Rilanciamo questo comunicato di Confagricoltura relativo a un concorso teso a incentivare l'agricoltura sociale e a sostenere progetti che coniughino sostenibilità e innovazione. Particolare attenzione sarà rivolta a coloro che, a causa del sisma, hanno perso la loro occupazione.

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Confagricoltura e Onlus Senior – L’Età della Saggezza arricchiscono la dotazione finanziaria del concorso “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, giunto alla seconda edizione, e svolto ancora una volta in collaborazione con Rete delle Fattorie Sociali e Intesa Sanpaolo. I premi ai migliori progetti – che andranno presentati da imprenditori agricoli singoli o associati e cooperative sociali, anche attraverso partenariati con altre associazioni – da uno sono passati a tre (ognuno da 40 mila euro per un totale di 120 mila euro in palio).

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L’obiettivo è quello di incentivare l’agricoltura sociale per favorire e accompagnare lo sviluppo di attività imprenditoriali in grado di coniugare sostenibilità e innovazione. Si vogliono affiancare gli imprenditori e le cooperative agricole e sociali per sviluppare le potenzialità dell’agricoltura nell’ambito sociale, con un occhio attento alle zone del sisma. L’agricoltura ha bisogno di imprenditori sempre più specializzati e preparati, per questo oltre al premio in denaro, saranno destinate ai vincitori tre borse di studio per partecipare al ‘Master di Agricoltura Sociale’ presso l’Università di Roma Tor Vergata.

 

I progetti che concorrono al premio “Coltiviamo Agricoltura Sociale”– che possono essere presentati sino al 15 ottobre 2017 – dovranno distinguersi per il carattere innovativo, per la capacità di rispondere a una criticità ben identificata del territorio, nonché per metodi di valutazione e di comunicazione appropriati. Dovranno riguardare i minori e i giovani in situazione di disagio sociale, gli anziani, i disabili e gli immigrati che godono dello stato di rifugiato e richiedenti asilo.

 

Sono tre le aree in cui si potranno sviluppare le proposte: potenziamento e sviluppo di servizi socio educativi e/o socio assistenziali già esistenti e sperimentazione di nuovi, costruzione di reti e partenariati tra i diversi attori territoriali. Molteplici gli ambiti, che spaziano dall’inserimento di persone con disabilità, all’educazione ambientale e alimentare, fino alla salvaguardia della biodiversità.

 

Uno dei tre progetti premiati riguarderà esclusivamente le zone terremotate. Infatti per la sezione “Coltiviamo agricoltura sociale… per ricostruire” un’attenzione particolare sarà rivolta a coloro che, a causa del sisma, hanno perso la loro occupazione. L’agricoltura anche quella sociale può essere una valida risposta a tante esigenze senza trascurare l’aspetto reddituale d’impresa.

 

I progetti presentati verranno direttamente inseriti dagli interessati sulla piattaforma Internet dedicata www.coltiviamoagricolturasociale.it; saranno quindi votati dal pubblico attraverso il web. Le trenta proposte che avranno raccolto il maggior gradimento passeranno al vaglio di una commissione di esperti per la selezione definitiva. I tre progetti vincitori dovranno essere realizzati entro ottobre 2018.

 

L’importo dei premi di 40 mila euro ciascuno, sarà erogato in tre tranche, buona parte sarà messa a disposizione subito per consentire alle iniziative una rapida operatività.

 

Massimo Fiorio, primo firmatario della legge sull’agricoltura sociale e vicepresidente della commissione Agricoltura della Camera, ha accolto la notizia della seconda edizione del concorso con favore e ha commentato: “Ho seguito questo progetto sin dall’inizio, quando era ancora in gestazione; ho potuto valutare direttamente la concretezza delle idee progettuali e la passione con cui Confagricoltura e la Onlus hanno supportato le iniziative. Apprezzo in particolare la sezione ‘Coltiviamo Agricoltura Sociale…per ricostruire”; anche così si dà un segnale di positività a realtà provate dal terremoto che lottano quotidianamente per ripristinare le condizioni di normalità”.

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“Confagricoltura – ha osservato il presidente Massimiliano Giansanti – crede e sostiene questo nuovo modello di agricoltura, non solo produttrice di beni tradizionali, ma attenta ai bisogni dei più deboli; un’opportunità per integrare il concetto di welfare, non più solo assistenziale ma anche partecipato. È significativo l’aver voluto sollecitare iniziative di agricoltura sociale nelle zone terremotate; questo comparto può dare risposte importanti per rilanciare l’economia delle aree devastate, recependo i bisogni della collettività”.

 

“Lo scorso anno – ha quindi ricordato Giansanti – è stata premiata la cooperativa sociale Barikamà, che ha saputo coniugare le capacità imprenditoriali di un gruppo di giovani africani ed i bisogni dei ragazzi con sindrome di Asperger. I componenti della coop producono nell’agro romano yogurt bio e di qualità, con il latte di Amatrice, che consegnano a domicilio ai consumatori in bici. Un esempio concreto di integrazione che siamo orgogliosi di aver contribuito a far crescere”.

 

“La Onlus Senior L’età della Saggezza – ha spiegato il suo presidente Rodolfo Garbellini – è attiva da dieci anni e finanzia questa iniziativa con i fondi provenienti dalle scelte del 5 per Mille Irpef e da donazioni dirette”. “Crediamo molto nell’agricoltura sociale perché unisce etica e attività produttiva – ha rilevato il segretario nazionale della Onlus Senior Angelo Santori -. È un modello economico e sociale riconducibile a temi che ci stanno particolarmente a cuore: la solidarietà tra le generazioni, l’occupazione e l’assistenza socio sanitaria dei soggetti più deboli, la tutela dei diritti civili e l’inclusione sociale nelle zone rurali”.

 

“Anche l’Università di Roma Tor Vergata – ha dichiarato il direttore della ‘Scuola Istruzione a Distanza’ dell’Università Massimo Giannini – ha raccolto la sfida dell’agricoltura sociale istituendo un master interdisciplinare di I° livello giunto alla terza edizione, per il quale il premio prevede tre borse di studio per i vincitori”.

 

Abbiamo deciso di essere partner di questa iniziativa di Confagricoltura come nella scorsa edizione perché abbiamo avuto modo di verificarne la concretezza e siamo convinti che inclusione sociale e sostenibilità ambientale siano essenziali per una corretta e moderna gestione economica delle imprese – ha evidenziato il responsabile Direzione Marketing Banca dei Territori Intesa Sanpaolo Andrea Lecce –. Condividiamo i contenuti del concorso anche perché il nostro Gruppo sta lanciando una grande piattaforma di welfare aziendale ed apprezziamo la scelta di attenzione verso le zone terremotate che, ancora una volta, vedono il settore primario fortemente provato”.

 

“Il bando – ha commentato il presidente di Rete Fattorie Sociali Marco Berardo Di Stefano – rappresenta una bella opportunità ed è stato ideato tenendo conto delle reali esigenze di chi vuole sviluppare attività di agricoltura sociale e vuole rappresentare un fattivo contributo a progetti particolarmente innovativi”.

 

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