30 Ago 2017

Bibbiena Editoria Arte: Visioni ed Orizzonti

Scritto da: Daniela Bartolini

Bea 2017, evento organizzato da Milleforme nel centro storico di Bibbiena, torna dal 1 al 3 settembre per un viaggio tra menti visionarie che, a partire da condizioni di apparente marginalizzazione, hanno lasciato il segno indelebile del loro genio e descritto un orizzonte nuovo di pratiche sorprendenti. Da Antonio Ligabue a Lorenzo Milani, dalle favelas brasiliane al jazz.

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Milleforme, associazione culturale, opera dal 2014, per divulgare e ampliare la conoscenza e l’interesse per la cultura e le arti nel territorio. Lo ha fatto attraverso contatti fra persone, enti ed associazioni, organizzando e promuovendo manifestazioni culturali ed artistiche, per disvelare nuove forme espressive e produrre una contaminazione tra di esse, e proponendosi come luogo di incontro, di aggregazione e di riflessione sui temi dell’arte, della cultura e della società. “Per sviluppare interessi culturali che assolvano alla funzione sociale di maturazione e crescita umana e civile”, usando le loro parole.

BEA – Bibbiena Editoria Arte
è l’evento di punta che anima il centro storico di Bibbiena. Gli eventi dell’edizione 2017 sono uniti da un filo rosso che “unisce il tracciato di un viaggio tra menti visionarie che, a partire da condizioni di apparente marginalizzazione, hanno lasciato il segno indelebile del loro genio e descritto un orizzonte nuovo di pratiche sorprendenti”
Antonio Ligabue, ha contribuito ad una riscrittura della storia dell’arte del ‘900, Lorenzo Milani con il suo messaggio potente ha rivoluzionato la pedagogia ed attribuito senso civico nuovo e profondo ai processi educativi; e poi un viaggio nelle Favelas brasiliane per incontrare le storie di chi, calciando un pallone, ha riscoperto il senso di un riscatto autentico e la necessità “militante” di sentirsi parte di un tutto. Infine i 100 anni del primo disco jazz, quello di Nick La Rocca, che, stravolgendo paradigmi correnti, ha dimostrato come la natura migrante degli uomini possa contribuire ad arricchire il suo approdo di suggestioni vertiginose”.

La manifestazione apre il primo settembre con l’intervento degli autori del libro “Antonio Ligabue, l’uomo – La vita disperata e il genio artistico dal matt”, Ezio Aldoni e Giuseppe Caleffi, la proiezione dell’omonimo docufilm sull’artista, e l’inaugurazione della mostra di opere di Antonio Ligabue messe a disposizione dal Museo a lui dedicato a Gualtieri, che rimarranno esposte nei locali del Museo Archeologico del Casentino fino al 3 settembre.

“Il 2 settembre si continua con Lorenzo Milani ed il suo messaggio potente che ha rivoluzionato la pedagogia ed attribuito senso civico nuovo e profondo ai processi educativi. Si parlerà di lui e della sua famiglia discutendo intorno al volume di Edizioni Conoscenza “Don Milani e suo padre, carezzarsi con le parole. Testimonianze inedite dagli archivi di famiglia”, con l’autrice Valeria Milani Comparetti, Mileno Fabiani, ex allievo di Barbiana, e Francesco Pasetto. Punti di vista diversi per raccontare la complessità di un uomo e l’eccezionale attualità della sua opera a cinquant’anni dalla sua morte”.

“Il 3 settembre comincia con un viaggio oltre oceano, nelle Favelas brasiliane, per incontrare le storie di chi, calciando un pallone, ha riscoperto il senso di un riscatto autentico e la necessità “militante” di sentirsi parte di un tutto”.
A raccontare questa storia è il libro di Francesco Villari e Marco Di Grazia “Democracia Futebol Clube”, presentato, con Villari dal giornalista Francesco Caremani, con gli interventi di esponenti dello sport “sociale”.
“Sullo sfondo il Corintias, Socrates, gli assi del calcio brasiliano, la democrazia assembleare per scegliere in modo condiviso le strategie di gioco, rifiutando i dettati più rigorosi del tatticismo estremo e lasciando che fosse il talento, il genio creativo che accarezza la palla, a tracciare, con le sue parabole improbabili, una strada di emancipazione dal giogo delle dittature e di un quotidiano disperato”.

Infine, la sera del 3 settembre, chiudono la rassegna i 100 anni del primo disco jazz, quello di Nick La Rocca che, “stravolgendo paradigmi correnti, ha dimostrato come la natura migrante degli uomini possa contribuire ad arricchire il suo approdo di suggestioni vertiginose”. Letture e riflessioni di Cordelia Palla in questo viaggio nella musica sono sostenute dalla chitarra di Walter Donatiello, musicista tra i più prestigiosi d’Europa, di casa in un tempio del jazz come il Blue Note di Milano. Sonorità a cavallo tra standard ed improvvisazione ripercorreranno la storia di un genere che dai locali di New Orleans è divenuto musica colta. E dunque il talento e l’intuizione del vecchio trombettista siciliano (Nick La Rocca, appunto), ma anche Jo Pass, il rag time, la musica nera, sino alle sperimentazioni europee, attraverso i virtuosismi di anime e strumenti.

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Tutti gli eventi avranno luogo presso il Museo Archeologico del Casentino “Piero Albertoni”.
La rassegna è stata resa possibile grazie alla collaborazione con Edizioni Conoscenza, Proteo Fare Sapere, Associazione Cultura della Pace di Sansepolcro, il CEMM di Milano, la cooperativa Oros, il Museo “Antonio Ligabue” di Gualtieri.

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