13 Lug 2017

L'imprenditore cieco che produce e testa oggetti per non vedenti

Scritto da: Paolo Cignini

A Cameri, in provincia di Novara, Raul Pietrobon ha fondato Cambratech, un’azienda che si occupa di produrre vendita, via corrispondenza e al dettaglio presso la sede, di materiale per persone disabili ed in particolare si rivolge a persone non vedenti (ciechi) ed ipovedenti. Raul è egli stesso non vedente e testa direttamente gli oggetti che la sua azienda commercializza.

Salva nei preferiti

È proprio vero che nella vita c’è chi nasce soluzione e chi problema. Con Raul Pietrobon siamo oltre la prima categoria: chi nel problema vede un’opportunità, contribuendo a migliorare l’esistenza di chi vive il disagio quotidiano di chi vive nella cecità.

 

Siamo a Cameri, in provincia di Novara, sede della Cambratech, un’azienda fondata da Raul Pietrobon stesso nel 2001 e che si occupa di progettare e vendere articoli dedicati a persone disabili per l’autonomia quotidiana, specialmente rivolti a non vedenti ed ipovedenti; lo stesso fondatore è un non vedente, che di fronte ai problemi vissuti in passato per reperire alcuni oggetti ha deciso di diventare imprenditore lui stesso per produrli direttamente o tramite partnership apposite, in collaborazione con sua moglie e alcuni collaboratori: alcuni di quest’ultimi lavorano nel Centro tiflotecnico della Lombardia, che Cambratech gestisce.

cambratech_impreditore_cieco_produzione_oggetti_non _vedenti

Il nome è un connubio tra il nome in dialetto del suo paese e un omaggio all’innovazione. Il luogo a Cameri è un punto vendita che distribuisce i prodotti sia al dettaglio che per corrispondenza. La Cambratech produce sia direttamente alcuni degli articoli che vende, mentre altri provengono da fornitori avente sede in Nord Europa, Stati Uniti, Canada, Cina e Corea. Tra bastoni, accendini senza fiamma, caricabatterie e fornelli parlanti, elettrodomestici che impediscono di ustionarsi, puzzle tattili e palloni sonori (solo per citarne alcuni) la scelta dei prodotti è ampia: ognuno di questi viene testato direttamente da persone non vedenti, per offrire il prodotto migliore e più sicuro possibile.

 

Oltre all’aggiornamento continuo del catalogo, grazie alle importazioni dirette Cambratech riesce a tenere accessibili i prezzi dei prodotti, uno degli obiettivi principali di Pietrobon quando ha aperto l’azienda. Ora l’ultima novità è Horus, un impianto capace di riconoscere testi, oggetti e persone avvisando automaticamente l’utente tramite induzione ossea.

 

Grazie al lavoro continuo e alla ricerca e progettazione di nuovi prodotti, la Cambratech vuole porsi come uno dei punti di riferimento per contribuire alla migliore autonomia possibile per persone non vedenti: a questo scopo l’azienda collabora da anni con moltissime sedi dell’U.I.C.I., l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, sparse nel territorio italiano.  

 

Foto
Didascalia: Video ingranditore portatile Cambratech

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto
La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto

Barbara e Beatrice, le sorelle che hanno trasformato l’hotel Luxor Veg in un albergo vegano
Barbara e Beatrice, le sorelle che hanno trasformato l’hotel Luxor Veg in un albergo vegano

Antispecismo è sostenibilità: con Veghu il formaggio sardo è (anche) vegetale
Antispecismo è sostenibilità: con Veghu il formaggio sardo è (anche) vegetale

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il mandato d’arresto internazionale per Netanyahu e Gallant e gli effetti che avrà – #1025

|

Eolico, fotovoltaico, pompe di calore: quanta e quale energia produrremo in futuro? – Io non mi rassegno + #23

|

Rinascita verde a Gragnano: il nuovo Parco del Vernotico tra storia e innovazione

|

Agricoltura di precisione: quali sono i vantaggi delle tecnologie al servizio dei produttori?

|

È arrivata l’era della cura: finisce l’antropocene, inizia il curiamo-cene

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

string(9) "nazionale"