28 Lug 2017

“Difendere il mare non è un crimine!”

Scritto da: Greenpeace

E' stato assolto il il direttore delle campagne di Greenpeace Italia, Alessandro Giannì, inverosimilmente accusato di “violenza privata” per la protesta pacifica nello Stretto di Sicilia per denunciare la pericolosità per le risorse ittiche della pesca con le 'volanti a coppia'.

Salva nei preferiti

Assolto con formula piena perché il fatto non sussiste. Il tribunale di Sciacca (Agrigento)  ha chiuso così la vicenda che aveva coinvolto il direttore delle campagne di Greenpeace Italia, Alessandro Giannì, inverosimilmente accusato di “violenza privata”: secondo alcuni pescatori di Sciacca, protestare in modo pacifico, senza peraltro interferire con le attività di pesca, sarebbe stato un atto violento. L’accusa in questione era rivolta peraltro a una persona che accompagnava giornalisti e foto/video operatori, senza prendere parte attiva alla protesta.

 

 

La protesta si tenne il 29 aprile 2013 nello Stretto di Sicilia per denunciare la pericolosità per le risorse ittiche della pesca con le “volanti a coppia”, autorizzate prima con una “licenza sperimentale” che non ha mai prodotto un solo dato “scientifico” e poi con provvedimenti semestrali che vengono ancora rinnovati nonostante le popolazioni di sardine e acciughe dello Stretto siano prossime al collasso.

Fisheries Action in Sicily
Secondo gli ultimi documenti del Comitato Scientifico, Tecnico ed Economico per la Pesca (STECF) dell’Unione Europea, la pesca delle acciughe nello Stretto di Sicilia dovrebbe essere ridotta di oltre la metà, mentre quella delle sardine è stata formalmente valutata come “eccessiva”.

 
Abbiamo partecipato a un “Tavolo di consultazione” al Ministero delle Politiche Agricole (Direzione Generale Pesca e Acquacultura): in quella sede abbiamo presentato proposte concrete per un Piano di Gestione temporaneo che cerchi di limitare lo sfascio del settore. Tra le misure proposte, il blocco di ogni tipo di pesca al pesce azzurro nei mesi invernali (quando si pescano solo esemplari giovani) e un serio piano di monitoraggio della pesca a volante.

 
Quel “Tavolo di consultazione” però non si riunisce da mesi e le licenze della “volante a coppia” continuano a essere rinnovate. Nel frattempo, il Ministero delle Politiche Agricole ha attivato un altro “Tavolo di consultazione permanente della pesca e dell’acquacoltura”… cui le associazioni ambientaliste non sono state nemmeno invitate.

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
GUFI: “Le foreste non hanno bisogno di essere gestite dall’essere umano”
GUFI: “Le foreste non hanno bisogno di essere gestite dall’essere umano”

La pesca nello Stretto di Messina, tradizionale e sostenibile, diventa presidio Slow Food
La pesca nello Stretto di Messina, tradizionale e sostenibile, diventa presidio Slow Food

Coolcity 2024: Napoli si prepara alla Biennale dell’Acqua esplorando nuovi modelli
Coolcity 2024: Napoli si prepara alla Biennale dell’Acqua esplorando nuovi modelli

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Attentato a Trump: cosa sappiamo e cosa cambia adesso – #966

|

I numeri del disastro ambientale nel Sulcis tra PFAS, cadmio e mancate bonifiche

|

Festival delle Cose Belle 2024: “asimmetrie” per ridefinire i paradigmi di perfezione

|

Metodo TRE®, come imparare a rilasciare lo stress postraumatico fisico e psicologico

|

GUFI: “Le foreste non hanno bisogno di essere gestite dall’essere umano”

|

Nasce un nuovo impianto fotovoltaico collettivo: servirà 75 famiglie

|

La pesca nello Stretto di Messina, tradizionale e sostenibile, diventa presidio Slow Food

|

Discarica di Lentini, tra chiusure e riaperture emerge la gestione dei rifiuti fallimentare in Sicilia

string(9) "nazionale"