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Alessandria - Come le proteine rivestono la funzione di “mattoni” che compongono l’organismo, la cooperativa Proteina ha come funzione vitale strutturare ed innescare delle collaborazioni. Collaborazioni sane, collaborazioni fondamentali per la costituzione di quel macro organismo che noi chiamiamo società.
“L’intento di tutti i progetti”, ci conferma il presidente Giorgio Baracco, “è di innescare dei processi che permettano ai destinatari di acquisire le competenze necessarie per portare avanti il percorso in autonomia”.
Una realtà che parte dall’alessandrino, ma che coinvolge molte altre zone d’Italia. Dalla sharing economy alla consulenza, passando per progetti di sviluppo urbano, all’organizzazione di Master universitari.
Proteina è una delle tante realtà che nasce dalla necessità. Da tre amici che hanno trasformato la disoccupazione sia in uno stimolo per riemergere, sia in uno spunto per la costruzione di una società più equa e rispettosa, fondata sui modelli dell’economia collaborativa e della sharing economy.
“Proteina è una cooperativa di produzione e lavoro”, afferma Giorgio, “noi svolgiamo attività di consulenza e progettazione di servizi rivolte principalmente al terzo settore, ma anche alla pubblica amministrazione ed alle aziende”.
La cooperativa è attiva da tre anni, ma sono già moltissimi i progetti che hanno avviato.
Insieme al Comune di Alessandria hanno collaborato al Progetto P.I.S.U., acronimo di Progetto Integrato Sviluppo Urbano, un progetto di rigenerazione urbana fondato su un approccio integrato. Da interventi di riqualificazione fisica ad edifici o a zone di socializzazione, ad azioni di sostegno all’economia e all’occupazione.
In collaborazione con Nova Coop, ed altre associazioni attive sul territorio, hanno dato vita a Coop Academy Alessandria, un progetto di formazione, rivolto agli studenti delle facoltà e di diversi istituti superiori alessandrini, finalizzato alla realizzazione di un’idea innovativa sui temi della tutela ambientale, la solidarietà e sulla promozione di uno sviluppo sostenibile e consapevole.
Sempre sul territorio alessandrino, hanno gestito un progetto di sostegno alle start up che si avviavano nel quartiere di Borgo Rovereto, cuore storico della città e raggio di azione di molte associazioni che si occupano del terzo settore; inoltre, hanno attivato dei percorsi di collaborazione con Eudaimon, una realtà vercellese che si occupa della promozione di un welfare aziendale collaborativo.
Nel 2015, sono stati tra gli organizzatori della Conferenza Europea del Coworking a Milano. L’evento si inseriva all’interno della Collaborative Week, una settimana di appuntamenti ed eventi tutti incentrati sul lavorare collaborativo. Inoltre, la Cooperativa Proteina è partner di Sharing Italy, principale evento sulla sharing economy in Italia, e del MEMIS (Master di Economia e Management dell’Innovazione Sociale ) dell’Università Tor Vergata di Roma.
“Crediamo che la collaborazione sia la chiave del successo”, afferma Giorgio, “per questo motivo cerchiamo di mettere in contatto mondi che fino ad oggi difficilmente si sono parlati, come l’università, le aziende private e il terzo settore”.
Tra i progetti di prossima attivazione c’è Coder 360, ovvero un percorso di 400 ore formative, suddivise anche in momenti di co-living, per offrire sia competenze informatiche tali da poter sviluppare piattaforme digitali, sia competenze teoriche per progettare nuove economie ad impatto sociale.
Un realtà veramente spumeggiante, ricca di interessi e di buone idee, come il progetto, ancora in fase embrionale, per l’attivazione di un percorso di autoimprenditorialità per i richiedenti asilo. Progetto ideato con la rete CoopUp, una rete di centri di cooperative innovative promosso dalla Confcooperative.
“Un tentativo di dare evidenza a nuovi modi di essere, nuovi modi di lavorare, nuovi modi di esserci”, questo è quello che gli ideatori di Proteina stanno realizzando sul territorio alessandrino, anche cercando di stimolare il genio collettivo, come? Attraverso l’organizzazione di Hackathon. L’Hackathon è un evento al quale partecipano esperti di diversi settori, ha una durata variabile tra un giorno e una settimana e può avere finalità lavorative, didattiche o sociali.
I partecipanti si dividono in squadre basate sugli interessi e le competenze comuni e iniziano a proporre e sviluppare idee. Il tempo di lavoro coincide con la durata dell’evento. “Stiamo cercando di organizzare un Hackathon sui temi del cambiamento climatico”, ci spiega Giorgio, “Questo evento si chiama Climathon 2017 e si svolgerà il 27 ottobre 2017 contemporaneamente in tutte le città del mondo che aderiranno. Sarebbe bello se anche Alessandria riuscisse a partecipare”.
Una realtà che conosce le potenzialità del territorio in cui agisce e che stimola gli altri abitanti alla collaborazione, una realtà in grado di valorizzare le esperienze fatte e di condividerle, una realtà che cerca di canalizzare l’intelligenza collettiva incentivando la riflessione su tematiche globali è, indubbiamente, una meravigliosa opportunità per tutta la città e per chi la vive.
“Il Piemonte che cambia è un Piemonte consapevole”, conclude Giorgio, “che si rende conto che si può agire diversamente da come si è sempre agito”.
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