21 Giu 2017

“Essenze”, progetti e sogni di un’artista in Casentino

Scritto da: Daniela Bartolini

Anna Iorio, in arte Sorgente, un'artista che ha scelto di vivere in Casentino e da qui esplorare il mondo e la sua anima attraverso la musica. L'abbiamo incontrata a pochi giorni dal suo concerto al Castello di poppi, giovedì 22 giugno alle 21.

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Ci incontriamo con Anna, in arte Sorgente, a pochi giorni dal suo concerto al Castello di Poppi, c’è emozione e può sembrare strano per una cantautrice abituata a girare il mondo con la sua musica, con alle spalle già due album e una naturale confidenza al palcoscenico, ma è così.
Soltanto ora mi sento pronta per un luogo così prestigioso” risponde alla mia domanda di sincera curiosità sul perché, pur avendo scelto ormai da anni di vivere in Casentino, non fosse mai approdata al Castello di Poppi. “Se vivi come artista in Casentino pensi al Castello di Poppi come un luogo così speciale in cui presentare la tua perfomance che rischi di non sentirti mai pronto. Ma sento che è arrivato il momento – continua Anna – adesso che credo davvero nel mio talento, adesso che ho iniziato a dargli il giusto valore e il giusto posto nella mia vita. Ho anche maggiore chiarezza di cosa voglio veramente fare con la musica e come la voglio portare in giro”

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Questo concerto dunque mette insieme tutte le fasi della ricerca degli ultimi 10 anni in cui ha esplorato il mondo professionale della musica. In questa ricerca, grazie anche ad importanti collaborazioni, Anna sente di essere veramente allineata al suo desiderio più profondo nel fare musica.
La musica è lo strumento per me per rendere manifesto il mio mondo interno, fatto di ricerca di coerenza nella vita, è un modo per riconoscermi nella mia unicità e allo stesso tempo riuscire a stare in mezzo agli altri. La musica mi permette di essere autentica fino in fondo. Quello che scrivo, quello che canto, nasce da esperienze vere, uso le mie esperienze reali di vita e le condivido con gli altri. Farlo attraverso la musica mi da una libertà enorme perché la musica è un linguaggio universale, ormai, direi, convenzionale, che tutti possono riconoscere. Sento di portare messaggi che parlano di “risveglio”, di riportare le giuste priorità nella vita. E vorrei che i miei concerti fossero un tempo che ci si prende per riconnettersi con noi stessi, con la nostra umanità ma anche con la divinità.”

Un riconnettersi all’essenza. Viene da qui il titolo di questo concerto?
“Sì, ma non solo. In passato, anche in Casentino, ho fatto delle performances molto articolate, con anche tante persone. Alla presentazione del mio primo disco eravamo in 12 sul palco. In questo concerto invece ci sono solo io con la mia chitarra, alcune immagini e poi giusto alcuni brani dal nuovo disco su cui sto lavorando che canterò con le basi musicali, per rendere omaggio a tutti i musicisti che stanno collaborando alla loro realizzazione. Vorrei che questo concerto creasse un clima intimo con il pubblico.”

“From the Roots” è il progetto a cui stai lavorando, con chi stai collaborando?
Sì, oltre al progetto solista, sto lavorando a questo progetto “Dalle radici” insieme a Tony Bowers che ho conosciuto in Casentino, polistrumentista che negli anni ’80 ha fatto parte come bassista della formazione originale dei Simply Red e che si è poi ritirato dal mondo pop per vivere sull’isola d’Elba dove si occupa come produttore di world music. Insieme a noi collaborano anche Steve O’Keeffe alle percusioni, che ha alle spalle una carriera notevole, basti pensare che ha suonato con i Dire Straits; Gabriel Pancorbo che abbiamo avuto modo di sentire con i Minha Lua lo scorso anno qui al Castello, grande chitarrista fado; recentemente è entrata in gioco anche Samantha Bertoldi, che ha inserito anche l’elettronica nel disco.”

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Questo concerto lancia anche il crowdfunding per finanziare questo nuovo disco.
“Ho deciso di fare questo concerto con principalmente i miei brani inediti come solista e brani riarraggiati in versione acustica e già presenti ne “il Movimento dell’Anima” e “Queens of Roses”, e un momento dedicato al lancio del primo disco del progetto From the Roots che si chiamerà To the Sky per sostenere questo progetto condiviso. A luglio inizieremo le riprese del video clip che lancerà poi il crowdfunding sul web per la produzione del disco.”

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Come nasce invece la collaborazione con il fotografo Stefano Fabrizi?
“Ho visto i suoi lavori e mi piace la sensibilità con cui cattura la realtà circostante, ho pensato quindi di collaborare con lui per dare un’evocazione anche attraverso le immagini che supporteranno alcuni momenti. Sono foto che lui ha scelto ispirandosi ad alcune mie musiche.”

Ti definisci anche artista del cambiamento, che cosa significa?
“Quando ho incontro il progetto Italia che Cambia tramite Daniel Tarozzi ed Andrea Degl’Innocenti, ho avuto un riconoscimento immediato. È raro incontrare delle persone con dei progetti così larghi di visione, si trovano tanti bei progetti, innovativi ma generalmente ognuno ha il proprio tema, come per la musica. Trovare qualcuno che invece investe nel fare connessione con tutte le realtà e gli ambiti del cambiamento, è unico. Con la musica vorrei creare legami, rapporti, tessere fili. Il fine è dunque comune e per questo poi è nata una collaborazione artistica, umana e di rete. Ci vuole coesione, abbiamo bisogno di iniziare a fare le cose insieme.”

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