18 Mag 2017

Formare per il futuro, giornate sull’educazione libertaria

Scritto da: Roberto Vietti

La cascina Ca’ Mariuccia ospita il 20 e 21 maggio l’incontro formare per il futuro, due giornate dedicate all’educazione libertaria con l’obiettivo di far conoscere modelli di formazione alternativi alla scuola tradizionale e dare voce alla consapevolezza di molte famiglie di volersi prendere la responsabilità di far crescere i propri figli all'interno di un etica e di un modo di pensare che forse sempre più non si trova nei modelli di scuola attuali.

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Asti - ALBUGNANO (AT) – I ragazzi educati a casa negli Stati Uniti sono all’incirca 2 milioni, mentre sono pressoché 70 mila in Inghilterra, 60 mila in Canada, 3 mila in Francia e 2 mila in Spagna, dati relativi al 2012.

In molti Paesi siamo arrivati alla terza generazione di homeschoolers. In Italia non si hanno statistiche definitive, ma le famiglie che rifiutano la scuola sono all’incirca un migliaio e il trend è in continua crescita (dati www.controscuola.it).
Le motivazioni di questa scelta sono molteplici: possono essere di natura religiosa, linguistica, di salute, oppure semplicemente perché si vuole dare ai propri figli un’educazione personalizzata che soddisfi le necessità, le passioni e i tempi del singolo.

Alcune famiglie educano a casa per evitare che i propri figli subiscano il bullismo e l’esposizione al clima oppressivo e competitivo della classe. Altre ancora scelgono l’homeschooling perché non vogliono delegare ad altri il compito fondamentale di educare i propri figli.

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Per permettere ai genitori di seguire gli incontri del mattino, Ca’ Mariuccia organizza la visita della cascina e laboratori per i bambini. Ogni relatore farà una breve presentazione e sarà a disposizione del pubblico per rispondere a domande specifiche e condividere la propria esperienza. Nel pomeriggio di sabato continuano i laboratori per le famiglie, curati da Lautoeducare e Filosofia coi bambini: “La passeggiata nel sistema solare” e “Lessico Familiare”.

SABATO 20 MAGGIO DALLE ORE 9.30
interverranno:

Erika Di Martino, madre di cinque figli che non sono mai andati a scuola, si occupa da anni di Educazione e Coaching. E’ la fondatrice del Network www.educazioneparentale.org ed è un importante punto di riferimento per chi pratica l’Homeschooling in Italia e all’estero.

Laureata in lingue, scrittrice, social community manager e organizzatrice di eventi, ha lasciato l’insegnamento per dedicarsi alla diffusione dello stile di genitorialità ad alto contatto tramite il suo lavoro eclettico e funzionale. Erika è un attivista sociale a 360° che attraverso la sua esperienza personale porta avanti la rivoluzione del sistema educativo e del ruolo della famiglia nella società odierna. Il suo lavoro è raccontato in Homeschooling, l’Educazione Parentale in Italia, che è il primo libro in sull’apprendimento personalizzato senza scuola.

Mareggen “Officina del Crescere”
L’associazione «Mareggen, Officina del crescere» di Genova riunisce un gruppo di genitori in un progetto che riguarda un’ampia fascia di bambini in età scolare e pre-scolare dai 3 ai 10 anni. Si basa su questi principi educativi: la libera scelta da parte dei bambini di attività, spazi, tempi e adulti di riferimento; l’assemblea come organismo per decidere insieme le regole che ordinano la vita quotidiana; l’autoregolazione di gruppo riguardo all’effettivo rispetto delle regole basata su una salda consapevolezza di cosa significhi il vivere in comunità; l’educazione incidentale, dove ogni fatto, esperienza, domanda possa divenire lo stimolo per un approfondimento didattico; un ambiente organizzato con libero accesso ai materiali comprati o gestiti in autocostruzione.

Asilo nel bosco – I vagaboschi di Arona (NO) e Lorenzo Filippi – Forest Kindergarten International Federation
In Europa gli Asili nel bosco sono migliaia, in Italia il primo è nato a Ostia nel 2013 e da allora ne sono nati una quarantina. L’idea è nata dall’incontro di genitori ed educatori con esperienze pregresse in ambiente scolastico poco in linea con i propri valori e con voglia di cambiamento. Nella maggior parte delle scuole convenzionali si sottovaluta l’importanza del contatto con la natura, che viene relegato solo a brevi momenti di ricreazione. Denominatore comune del progetto è la convinzione che l’apprendimento all’aria aperta sia indispensabile allo sviluppo di alcune abilità fondamentali del bambino: movimento e coordinazione, spirito di osservazione, risveglio e sviluppo dei sensi, capacità relazionali quali dialogo e ascolto. Dall’idea che sia la natura ad essere maestra emerge un nuovo ruolo dell’educatore che diventa accompagnatore del bambino negli spazi da lui scelti e lo segue, ritrovando tempo nella natura “perdendo tempo” ad osservarla.
Lorenzo Filippi è esperto di consulenza e sviluppo personale con particolare riferimento allo studio del comportamento ed alcune espressioni relative ad esso (Cognitive and Behavioural) e la formazione, con particolare riguardo a quella all’aperto e pre-scolare, ovvero l’Asilo nel bosco.

Scuola senza zaino, Monteu da Po (TO)
La sperimentazione del progetto Scuola senza zaino coinvolge 3 scuole in Piemonte e si basa su una metodologia di insegnamento alternativo che si basa su tre principi: accoglienza, responsabilità e comunità. Punto di partenza è la responsabilizzazione dei bambini: a ciascun ragazzo si danno piccoli incarichi perché diventi autonomo nello studio e nella vita. I bambini più avanti aiutano chi è rimasto indietro. Tutto il materiale didattico viene acquistato dall’istituto in unico blocco, ovviamente la spesa viene sostenuta con il contributo dei genitori, e resta a scuola e viene condivisa dai bambini che non devono fare avanti e indietro da casa con penne, matite e pennarelli. In queste scuole non si usa lo zaino, ma una semplice valigetta per i compiti a casa. Lo zaino non è necessario perché gli ambienti sono ben organizzati. Nelle classi troviamo schedari, computer, giochi, enciclopedie, libri, materiali per scrivere e ascoltare, disegnare e dipingere, modellare e costruire, registrare e riprodurre, strumenti didattici per le varie discipline di studio, materiali di cancelleria.  Tutto ciò serve per  un apprendimento efficace che si basa sul metodo dell’Approccio Globale al Curricolo (Global Curriculum Approach). L’apprendimento globale prevede un curricolo fondato su: l ’autonomia degli alunni che genera competenze, il problem – solving che alimenta la costruzione del sapere, l’attenzione ai sensi e al corpo che sviluppa la persona intera, la diversificazione dell’insegnamento che ospita le intelligenze, le potenzialità, le differenze

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Associazione Lautoeducare Corneliano d’Alba (CN)
L’associazione “Lauto Educare” porta avanti un progetto di “scuolina parentale” con una decina di bambini dai 4 ai 12 anni, ora al secondo anno di attività. I bambini sono accompagnati quotidianamente da un gruppo di genitori e amici, una “comunità autoeducante” in relazione paritaria di ascolto e rispetto reciproco tra adulti e bambini. L’associazione gestisce inoltre laboratori e attività didattiche e organizza eventi e incontri pubblici per stimolare la riflessione e il confronto su tematiche educative.

ore 16.00 collegamento skipe con Silvano Agosti

ore 21.00 Proiezione del documentario FIGLI DELLA LIBERTA’
in compagnia di Anna Pollio e Gaia Basadonne
Con uno stile leggero e irriverente «Figli della libertà» mette in discussione la delega dell’istruzione chiedendosi se la scuola è un sistema di controllo che disciplina e limita la libertà o se siamo genitori “so tutto io” incapaci di accettare che quel sistema che tanto critichiamo siamo anche noi.

Lucio Basadonne e Anna Pollio nel 2015 hanno firmato “Unlearning”: il documentario, premiato in molti festival Europei e proiettato in oltre 110 cinema, mostrava il loro viaggio di sei mesi, senza soldi, alla ricerca di modelli diversi dalla famiglia mononucleare di città: circhi, comuni, ecovillaggi…. Se in Unlearning la famiglia raccontava, da osservatrice, che c’è sempre una possibilità di scelta, in «Figli della libertà» Lucio, Anna e Gaia provano sulla loro pelle a ribaltare la propria quotidianità partendo dal modello educativo e condividendo la propria storia con gli spettatori.

Questo viaggio offre tre diversi punti di vista che coincidono con  un differente registro narrativo. Se nella storia di Gaia e della sua esperienza in un progetto di pedagogia libertaria sono spesso i bambini a filmarsi fra loro; l’indagine di Lucio,  alla ricerca di chi non è andato a scuola per capire cosa ha combinato nella vita, è un dialogo senza filtri in soggettiva grandangolare, scelta che meglio si presta  per raccontare l’inquietudine di un padre che ha paura di sbagliare tutto. Il punto di vista  di Anna evidenza invece  il suo approccio più ponderato in un confronto con insegnanti, psicologi e pediatri, per cercare risposte istituzionali.

DOMENICA 21 MAGGIO DALLE ORE 9.30

Basta Compiti! Tour con Maurizio Parodi e Giovanni Lumini. L’incontro è suddiviso in due parti strettamente legate:
un momento/chiacchierata con Maurizio Parodi, dirigente scolastico, autore del libro «Basta Compiti! Non è così che si impara»
un momento successivo pratico, agito e giocato con Giovanni Lumini, Associazione GiocOvunque, Firenze, formatore ludico, esperto di giochi e varie attività che potrebbero costituire alternative valide da utilizzare in famiglia laddove i compiti non ci fossero.

Maurizio Parodi
Entrato nella scuola a sei anni, non ne è più uscito: studente, maestro, dirigente scolastico, ricercatore e infine padre. Vive a Genova dove si occupa di formazione, ricerca, progettazione in ambito socio-pedagogico, «non ancora rassegnato all’impermeabilità degli apparati educativi» spiega. Ha creato i Gruppi facebook: “Basta compiti!” e “Docenti e Dirigenti a Compiti Zero” e ha lanciato la petizione online su change.org “Basta compiti!” che conta migliaia di adesioni. Ha collaborato con le più importanti riviste italiane di pedagogia e didattica.

Il gruppo BASTA COMPITI! nasce su Facebook per promuovere e sostenere azioni volte a superare una pratica inutile e dannosa, quella dei “compiti a casa”, favorendo la riflessione e il confronto tra i partecipanti, la condivisione di proposte e la segnalazione di possibili alternative didattiche. Questo sito cerca di raccogliere i documenti di riferimento “ufficiali” e tutte le iniziative che verranno di volta in volta intraprese.

Giovanni Lumini dell’Associazione GiacOvunque
L’Associazione vuole Diffondere la Cultura del Gioco ovunque, a tutti i livelli, nelle famiglie e nelle amministrazioni pubbliche, nelle scuole e nelle comunità, nei gruppi professionali e nei gruppi informali, nelle aziende e nelle associazioni, nelle cooperative che svolgono servizi alla persona e nelle diverse forme di organizzazioni territoriali, nei locali, nei luoghi di ritrovo e nei centri di aggregazione. Promuovere tutte le iniziative che riescano a divulgare sostenere e diffondere il Gioco “sano”, ed in particolare il Gioco da Tavolo, il Gioco di Carte, il Gioco Tradizionale, il Gioco di Lancio, il Gioco che utilizza Legno e Materiali naturali, la Giocoleria e le Arti Circensi, il Gioco che favorisce lo Scambio fra Generazioni diverse, il Gioco che abbraccia tutte le Culture del Mondo.

Ca’ Mariuccia
Ca’ Mariuccia è un’azienda agricola etica orientata ai principi della permacultura situata ad Albugnano (AT) in un tipico casale piemontese. Recentemente ristrutturata con i metodi innovativi della bioedilizia, Ca’ Mariuccia sperimenta e pratica tecniche di agricoltura innovativa e sostenibile.
La collaborazione e il coinvolgimento degli abitanti della zona, delle famiglie e dei ragazzi nella vita della fattoria sono momenti fondamentali per la cascina perché favoriscono la riscoperta di un diverso stile di vita attento alla cura e al benessere della terra.
Ca’ Mariuccia sostiene un modo vivere la natura come fonte di risorse per corpo e anima, per imparare a rispettarla e a interagire con lei senza sfruttarla.

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Nelle attività pensate per bambini e ragazzi, Ca’ Mariuccia dà spazio alla formazione e all’educazione libertaria. I progetti estivi, ad esempio, sono ambientati nella natura, avventurosi e divertenti, pensati per favorire lo sviluppo dell’identità e della presa di coscienza delle proprie capacità e in collaborazione con associazioni ed educatori che mettono in atto una pedagogia esperienziale.
I ragazzi potranno conoscere e sperimentare se stessi nel rapporto con gli altri, sviluppando autonomia, senso d’appartenenza, autostima, fiducia nell’altro, cooperazione e gestione del conflitto. Le basi fondamentali teoriche e pratiche su cui ci basiamo seguono i valori e gli ideali dell’Experiential Learning Outdoor e usano concetti, teorie e strumenti di specialisti del settore dell’Apprendimento Esperienziale come, tra gli altri, Manfred Spitzer, Carl Rogers, Daniel Goleman, David Kolb o Sir Ken Robinson, esponenti di una scuola di pensiero che vuole aiutare a comprendere l’educazione come un percorso a 360°.

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