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I proprietari del ristorante vegano spagnolo El Vergel, situato nel centro di Tarragona, vicino la Cattedrale della città, hanno adottato una politica rigorosa verso i propri clienti, chiedendo di non usare prodotti di origine animale nel locale, compreso il latte vaccino somministrato ai bambini tramite biberon. Un cartello esposto all’ingresso del ristorante esplicita la posizione dei commercianti: “Mamme, in questo ristorante vegano rispettiamo le mamme di tutte le specie; per questo motivo, qui, potete allattare i vostri figli al seno o dargli il latte estratto con il tiralatte, ma non potete alimentarli con il biberon contenente latte vaccino o di altri animali non umani. Esistono le alternative vegetali. Chiedete a noi! Per favore, collaborate, rispettando questa norma del nostro locale. Grazie”.
Una cliente, sebbene abbia letto il cartello sulla porta del ristorante, ha infranto la regola e, inoltre, pare non abbia gradito il consiglio discreto di un componente dello staff. Ha lasciato così un feedback negativo su TripAdvisor, affermando di essere stata umiliata da un membro del personale mentre allattava suo figlio con il biberon contenente latte vaccino. Il proprietario ha risposto al commento, dicendo che il suo dipendente ha lasciato delicatamente sul tavolo della signora un messaggio per ricordarle la politica del ristorante e il cartello esposto sulla porta d’ingresso, proprio per evitare di metterla in imbarazzo davanti agli altri clienti.
Ogni ristorante ha il proprio regolamento ma, poiché, l’esercizio pubblico in questione è vegano, è scoppiata immediatamente la polemica che ha avuto una notevole risonanza mediatica. E’ noto oramai che il veganismo fa notizia; giornalisti e giornali cavalcano l’onda, spesso, strumentalizzando i fatti, così come i carnisti ne approfittano per offendere con insulti da querela. Un esempio? Quelli lasciati per El Vergel sul portale web di viaggi, che pubblica le recensioni degli utenti riguardo le strutture ricettive come ristoranti, hotel: “Gestito da nazisti, evitare”, “Talebani e intolleranti”. I proprietari, turbati dalla tempesta di critiche ricevute a causa della loro scelta, hanno ribattuto, dicendo “che le mamme che allattano al seno sono le benvenute ma sono stanchi di accogliere genitori che alimentano i propri figli con il latte vaccino o con gli omogeneizzati”.
Alla mamma che si è sentita offesa, i ristoratori hanno risposto che le madri veramente umiliate sono quelle delle altre specie che vengono violentate tutta la vita, ingravidandole artificialmente, alle quali vengono rubati i cuccioli dagli esseri umani per macellarli. Queste mamme ferite, addolorate, disperate sono le madri di tutte le altre specie animali non considerate umane (vacche, capre, pecore) che riempiono con il loro latte i biberon dei nostri piccoli umani.
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