Repair Cafè, incontrarsi per dare nuova vita agli oggetti
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Voce del verbo riparare, attività che i fautori del modello di sviluppo fondato sull’ “usa e getta” hanno fatto di tutto per farci dimenticare. E ancora, “riparare costa di più che ricomprare”, credendo a questo ritornello senza approfondire le ragioni abbiamo creato montagne di rifiuti.
Eppure allargando la prospettiva si scopre che è possibile riparare, anche con spesa contenuta, si scopre che l’industria produce prodotti con obsolescenza programmata ed è questa la ragione più grave perché per far girare l’economia (dell’usa e getta) facciamo pressione sull’ambiente con prelievo di materie prime, ormai in via di esaurimento, e con sempre maggiori superfici sacrificate come discariche di rifiuti.
Sulla scia di queste riflessioni ha preso il via il primo Repair Cafè in Olanda diversi anni fa, nello specifico per riparare i piccoli elettrodomestici, da allora la pratica si è diffusa coinvolgendo i cittadini dal basso e sono aumentati i settori d’intervento con riparazioni di sartoria, elettrodomestici più grandi, falegnameria, telefonia varia ecc.
Il Repair Café nasce dunque con l’idea di avvicinare le persone ad un rapporto più consapevole e sostenibile con gli oggetti, in un’atmosfera piacevole, davanti ad un bicchiere di vino o una tazza di tè.
Anche il Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero con l’obiettivo di diffondere la cultura della sostenibilità fatta di piccoli gesti quotidiani ha organizzato il Repair Cafè con il Repair man Alessandro Cagnolati, che si presenta sempre con un trolley pieno di attrezzi incredibili. Lui ha accolto il nostro invito per sondare il terreno perugino insieme a noi e capire se il progetto ha un gradimento, ma soprattutto se può essere avviato con riparatori locali che garantiscano degli appuntamenti a cadenza fissa.
Il primo Repair Cafè si è tenuto il 10 aprile nella saletta del cinema PostModernissimo di Perugia, e ha visto la partecipazione di una decina di persone tra curiosi, riparatori appassionati e partecipanti con oggetti da riparare. La percentuale di oggetti che riesce a riparare di solito va dal 60 al 70%, la rimanente rimane in attesa di altre soluzioni prima di andare in discarica, per esempio di fare da riserva pezzi di ricambio per oggetti uguali o compatibili. La percentuale di questo incontro è stata del 100% perché gli oggetti erano pochi e tutti di facile e immediata soluzione, quindi un ottimo inizio per proseguire!
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