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Partirà domani 25 aprile da diverse città d’Italia (Asti; Busto Arsizio; Bari; Padova; Parma; Ravenna) una piccola carovana di donne e uomini pacifici, che porteranno a Guernica, nei Paesi Baschi, una testimonianza di pace.
Il 26 aprile, infatti, ricorrerà l’ottantesimo anniversario del bombardamento che, nel 1937, ad opera di squadriglie di aviazione tedesche e italiane, ingaggiate da Francisco Franco, provocò centinaia di morti e feriti, segnando l’inizio di una strategia bellica drammaticamente inedita. In quei giorni si “sperimentò” l’attacco diretto su obiettivi civili, che da allora divenne orrenda prassi delle azioni militari, in evidenza sotto i nostri occhi anche in questi giorni con le notizie e le immagini che ci arrivano dalla Siria.
La Rete di Cooperazione Educativa – C’è speranza se accade @ ha avviato la marcia della Carovana dei Pacifici a partire dal 2 marzo 2015, quando Roberto Papetti, mastro giocattolaio di Ravenna, la propose per la prima volta come laboratorio in occasione del primo anniversario della scomparsa del maestro Mario Lodi. Da allora oltre ottomila bambini e bambine di moltissime scuole italiane hanno lavorato sull’idea di conflitto e sulle possibili modalità nonviolente di superamento dello stesso, disseminando in ogni dove piccole e grandi sagome di Pacifici e pensieri di bambini e bambine e ragazze e ragazzi sulla pace.
La testimonianza che verrà portata dalla dozzina di donne e uomini pacifici nei giorni della memoria del bombardamento di Guernica comprenderà un messaggio di fratellanza per il popolo basco e un laboratorio tenuto dallo stesso Roberto Papetti che si terrà ad Astra, ex-fabbrica d’armi riconvertita in centro sociale e culturale della città. Si terranno incontri e laboratori anche al Museo de la Paz di Guernica.
Nell’occasione di questo viaggio, in un momento così delicato per la pace a livello planetario, la Rete di Cooperazione Educativa – C’è speranza se accade @ ha proposto a scuole, biblioteche, gruppi formali e informali di mettere in calendario da qui al prossimo mese di giugno un momento di riflessione e azione pubblica per le ragioni della pace e della nonviolenza.
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