Dea Leidi: fili e forme in mostra al Museo dell’arte della Lana
Seguici su:
Dea Leidi è una tessitrice per passione, formata presso le più autorevoli scuole tessili della Toscana, considera i suoi tessuti una sorta di divertissement, tessendo cerca di far assumere forma e volume alle sue opere che assumono molto spesso una sorta di tridimensionalità.
Sfruttando le caratteristiche dei materiali, inserisce nodi, tagli e imbottiture, a volte raddoppia l’ordito, scombina i rimettaggi e le armature per ottenere tessuti meno piatti, gradevoli non solo alla vista ma anche al tatto. La realizzazione è legata soprattutto alla disponibilità dei materiali che sono quasi sempre di recupero, Dea utilizza scarti di lavorazione, abiti smessi, filati riciclati e tutto quello che le passa sotto gli occhi!
La tessitrice racconta che spesso proprio la non disponibilità di filati “belli e perfetti” è stata di stimolo: con materiali nuovi, quantità giuste, colori sempre uguali nelle sfumature è più facile tessere, ma il risultato è meno personale, quindi le difficoltà sono per lei diventate opportunità. Mettendo in pratica espedienti ben noti in una cultura del bisogno, ormai dimenticata, ha iniziato a realizzare stuoie e tappeti usando abiti smessi, soprattutto per gli amici che non volevano liberarsi del tutto di indumenti ai quali erano in qualche maniera affezionati. Così i loro vecchi abiti hanno avuto una nuova possibilità di uso domestico ed affettivo.
Il risultato è una produzione insolita di abiti e pezzi di arredamento, tutti accomunati da una nota di stile inconfondibile e dal fascino tipico delle opere create con passione.
La mostra resterà allestita nella sala multimediale del Museo dell’Arte della Lana fino al 3 settembre 2017.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento