Carovane Migranti: il viaggio nelle strade dell’integrazione
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Torino - TORINO – C’è così tanto Sole che i miei occhi hanno difficoltà a mettere a fuoco Roberto e Karen, che mi attendono in un incrocio di un grande corso della città torinese, appena fuori dal centro.
Riconosciuti, ci salutiamo ed attendiamo l’arrivo di Fulvio e Asanka. Noto subito l’eterogeneità del gruppo, sia in termini di età che di provenienza geografica. E’ bello vedere collaborare insieme persone di generazioni o radici culturali diverse: l’arricchimento culturale e sociale deve passare dalla conoscenza e dall’incontro nella diversità.
Decidiamo di sederci nel dehors di un bar a pochi metri dal punto d’incontro, per godere del Sole così tanto generoso quest’oggi. L’eterogeneità si palesa anche nella scelta delle bevande: latte macchiato, acqua e menta, caffè decaffeinato, bicchiere di vino bianco e succo d’arancia. Avevamo qualche dubbio sul fatto che Fulvio riuscisse a ricordare tutti e cinque gli ordini, ma ci siamo dovuti ricredere.
Iniziamo così una lunga chiacchierata. Karen, dal sorriso avvolgente, annuncia che di lì a pochi giorni sarebbe partita per Roma per parlare di Carovane Migranti al “The 19 milion project”: un summit internazionale organizzato nella capitale dove giornalisti, organizzazioni, cittadini si riuniscono per discutere e proporre iniziative future sul tema dei diritti umani di immigrati e perseguitati nel mondo.
E’ emozionata dal fatto che dovrà presentare in pubblico il progetto di Carovane Migranti, ma Fulvio e gli altri la tranquillizzano, consci delle sue capacità.
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