10 Mar 2017

Toscana d’Appennino, monti dello spirito

Scritto da: Daniela Bartolini

Il progetto "Aree interne" ancora in attesa di completare l'iter attuativo mentre nei comuni montani continua "lo spopolamento, l'invecchiamento della popolazione, con il rischio di cessazione di servizi e abbandono di interi territori".

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In questi giorni è stato firmato dal portavoce dell’area Casentino-Valtiberina e Sindaco di Montemignaio Massimiliano Mugnaini, e dall’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli il Protocollo di intesa tra regione Toscana e Unione dei Comuni Montani del Casentino, Ente capofila, per l’attuazione della strategia “Toscana d’Appennino, monti dello spirito” nell’ambito del progetto nazionale Aree Interne.

“Finalmente, dopo un lungo lavoro di concertazione e condivisione tra tutti i soggetti interessati”, ha detto Mugnaini, “Si è compiuto un passo decisivo per l‘avvio della fase realizzativa del progetto. Appena arriverà anche la firma con l’Agenzia per la Coesione Territoriale, saranno disponibili tutte le risorse che Ministeri e Regione Toscana hanno stanziato per la strategia”.
Il progetto Aree Interne è per Casentino e Valtiberina un’occasione fondamentale. “D sicuro un punto di partenza per riportare l’attenzione delle politiche nazionali sui territori rurali e montani come i nostri, abbandonati da politiche sempre più distanti dai bisogni veri della gente”, aggiunge Mugnaini. I dati socio-economici del resto sono chiari: 36 milioni di italiani vivono in soli 750 comuni, poco più del 25% del territorio nazionale; il grosso delle politiche si rivolge alle zone pianeggianti densamente popolate. Per quelle rurali collinari e montane, sono venuti meno negli anni gli interventi necessari per far vivere quei territori. “Per circa 7400 comuni italiani ci sono sempre meno risorse, così è impossibile garantire i servizi vitali alle comunità. Tutto ciò aggrava i fenomeni di spopolamento e invecchiamento della popolazione, con il rischio di cessazione di servizi e abbandono di interi territori”.

Con le risorse assegnate dai Ministeri interessati e dalla Regione (circa 10,5 milioni di euro in totale), “Si potranno avviare azioni condivise per tentare di invertire questa tendenza. I due territori si sono uniti in questo percorso facendo sintesi, dimostrando lungimiranza e capacità progettuali che hanno consentito di raggiungere lo scopo. Adesso attendiamo l’ultimo passaggio, confidando che la burocrazia come al solito non vanifichi il lavoro fatto. I problemi aumentano e il tempo non gioca a nostro favore. Servono interventi immediati e puntuali. Tengo a precisare che si parla della programmazione 2014/2020, e oggi – nel 2017 – ancora dobbiamo completare l’iter”.

Nelle parole di Mugnaini è facile leggere quanto sia grande l’attesa per l’inizio della fase operativa, che tradurrà in fatti concreti più di due anni di progettualità e incontri, raccolte dati e discussioni, che hanno riguardato anche il personale degli Enti coinvolti: “E’ doveroso un ringraziamento al gruppo tecnico delle due Unioni dei Comuni e della cooperativa Koinè, coordinato dalla Dott.ssa Daniela Nocentini. Un grazie all’assessore Ceccarelli, alla Giunta Regionale, al Comitato Nazionale e agli uffici regionali, in particolare la dott. De Renzis e la dott. Luciani. Infine un ringraziamento personale a tutti i Comuni, che hanno scelto di farsi rappresentare da me come portavoce, affidandomi una responsabilità e un onere che è l’espressione di una fiducia personale per la quale li ringrazio”.

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