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È grazie all’avvistamento del nibbio bruno, fotografato pochi giorni fa da Pietro Vicchi, che il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, coglie l’occasione per ricordarci di alzare lo sguardo.
Proprio in questo periodo si possono infatti incontrare alcuni rapaci diurni, migratori e di passo per il nostro territorio, specie il cui avvistamento è raro e spesso motivo di sorpresa.
Il nibbio bruno è presente in gran parte del continente europeo, con popolazioni importanti in Russia, Spagna, Francia e Germania. Migratore, sverna principalmente nell’Africa subsahariana, con rari casi di svernamento in Europa meridionale, mentre in Italia lo si può trovare un po’ lungo tutta la penisola. La specie predilige gli ambienti collinari con presenza di zone umide e grandi fiumi. Nel Parco, oltre a quest’ultima segnalazione, una sola altra osservazione è presente in archivio, in data 21/7/1983, di passaggio su Poggio Sodo dei Conti. Sempre raro anche in passato con poche osservazioni nel versante toscano negli anni ’70 del 900 e, non lontano dal Parco, nella zona di Borgo alla Collina nel 1990. Raro era probabilmente anche nel passato, come testimoni l’assenza di citazioni nel Casentino (Beni 1889) e la totale mancanza di esemplari della specie nella Collezione Ornitologica “C.Beni”, rappresentativa dell’avifauna stanziale e migratoria presente nel territorio casentinese negli ultimi decenni dell’Ottocento.
Altre specie migratrici regolari per il Parco sono invece il falco pecchiaiolo, nidificante nel Parco ma svernante in Africa centrale e meridionale a cui il Parco dedica una giornata di osservazione durante fenomeno della migrazione autunnale; l’albanella minore, specie che sverna in Africa a sud dell’equatore e di cui si contano una decina di osservazioni nel Parco tra cui però una nidificazione accertata nell’area di Pian del Grado; il falco lodolaio, anch’esso svernante nelle regioni meridionali africane ed asiatiche e nidificante in alcune aree a ridosso dei confini del Parco; il biancone, specie che sverna verso le regioni a sud del Sahara che attraversa il nostro territorio durante gli spostamenti migratori e di cui non si ha ancora avuto la certezza della nidificazione nel Parco; il falco di palude, rapace migratore che attraversa regolarmente il territorio del Parco prevalentemente durante i movimenti autunnali per raggiungere ambienti a lui più consoni.
Migratori osservati una o poche volte nel Parco e quindi rari ed occasionali sono invece l’aquila minore, l’albanella reale, il falco della Regina, il falco pescatore, il nibbio reale e lo smeriglio, specie la cui osservazione nel Parco è un vero e proprio evento eccezionale!
Maggiori informazioni si possono trovare all’interno del volume “I rapaci diurni” della collana di quaderni delle ricerche del Parco e nella pagina del sito dedicata all’avifauna del Parco.
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