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Se vi trovate a Milano sud, in Zona Navigli, potrebbe capitarvi di vedere Luca Santini mentre pedala una cargo-bike rossa fiammante e, pochi minuti dopo, fermarsi e trasformarla in un’incantevole libreria a cielo aperto, per la gioia di residenti e non. Luca, che fino al 2013 era titolare di una libreria proprio in questa zona, ha dovuto chiudere il negozio ma non ha voluto rinunciare al suo lavoro di libraio. E oggi si ritrova ad essere felicemente “libraio itinerante a pedali” o meglio – come ama lui stesso definirsi – “librario di transumanza”.
Nel 2014, dopo la chiusura della sua libreria, Luca ha ottenuto dal Comune di Milano l'”Autorizzazione per l’esercizio del commercio su area pubblica in forma itinerante” e, visto il successo della libreria itinerante, un anno più tardi ha investito nell’acquisto di una cargo bike, perfezionata per poter esporre e proteggere i libri al meglio e ribattezzata “la Libretta”.
“Dal 2002 al 2013″, ci racconta Luca, ” sono stato titolare qui in zona Navigli della Libreria Largo Mahler. Era piccola, ma fornita e molto apprezzata dai residenti, ho cercato in tutti i modi di rimanere indipendente eppure nel 2013 sono stato costretto a chiudere a causa della crisi economica e della ‘crisi di lettura’ degli ultimi anni. Va precisato che le statistiche ci dicono che gli italiani leggono molto e che amano leggere di tutto, ma il punto è che leggono molto di più sulla rete e sui dispositivi tecnologici che sui libri fisici, tangibili e concreti”.
“Dopo aver lasciato il negozio”, continua Luca, “volevo continuare a fare il mio lavoro e così ho pensato di convertire l’attività di librario in qualcosa di nuovo, di diverso, qualcosa che fosse anche più ecologico e più appagante. E così, dal momento che amo moltissimo anche andare in bicicletta, ho unito le mie passioni – i libri e la bici – e la “Libreria Largo Mahler” è diventata “LibriSottoCasa il librario di Largo Mahler”. Quella piccola libreria sui Navigli si è semplicemente trasformata: da “fissa” è diventata itinerante, tutto qui. E’ chiaro che il volume d’affari è inferiore rispetto al negozio, però ho la possibilità di lavorare con orari flessibili e, di conseguenza, ho più tempo per stare con la mia famiglia e occuparmi delle tante cose che mi stanno a cuore”.
“Quando vedono la mia Libretta, le persone – e i bambini in particolare – si avvicinano perché sono incuriositi e poi scoprono o riscoprono il piacere di leggere e di parlare di lettura, dei loro libri preferiti. La mia clientela è trasversale, si va dai bambini – in particolare fino ai 10 anni circa – alle famiglie agli anziani. Oltre alla vendita diretta di libri ai clienti occasionali”, spiega Luca, “ho una clientela fidelizzata a cui offro gli stessi servizi che offrivo in negozio: prendo ordinazioni di libri, li consegno a domicilio (o sotto casa) e aiuto nelle ricerche bibliografiche di edizioni rare. Mi accorgo che le persone amano molto ricevere i libri da un librario invece di ritirare un pacco dalla mia “concorrenza online”. Se la consegna la fa un librario di professione, va da sé si fanno due chiacchiere, si scambiamo opinioni e informazioni, si chiedono consigli di lettura: in poche parole, si creano relazioni”.
“Amo i libri e le due ruote e non sto mai fermo: il prossimo weekend sarò presente in fiera a Milano a “Fà la cosa giusta” con la Libretta (presso lo stand delle edizioni Ediciclo), parlo di libri nelle scuole e nelle biblioteche pubbliche, partecipo a fiere di settore, presentazioni di libri e incontri letterari, eventi e manifestazioni milanesi – in particolare presso la Social Street del mio quartiere, quella di via San Gottardo-Meda-Montegani.
Ho ho scelto di continuare ad essere un libraio indipendente – e quindi libero – e ho deciso di giocarmela comunque, rimanendo fedele al mio spirito di libertà e autonomia. E oggi sono felice di essere un libraio a pedali, anzi un “librario di transumanza”: come il latte delle mucche che pascolano libere rende il formaggio più gustoso, così se i libri circolano, si muovono e vanno in giro, possono incuriosire e stimolare alla lettura anche persone che normalmente passano il tempo libero utilizzando solo la tecnologia. Come il buon formaggio, anche il buon libro migra e va dove i pascoli sono migliori”.
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