Io Faccio Così #159 – Società benefit: fare impresa per etica e ambiente è possibile!
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Brindisi, Puglia - Valerio Tanzarella è il referente del gruppo della decrescita felice per la zona del brindisino e tarantino. È anche socio della neocostituita società benefit ExTerra insieme a Angelo Giordano, a sua volta rappresentate di Civiltà Contadina per la Puglia. Come spesso capita, chi è attivo nei territori, è coinvolto in tanti e diversi progetti, in base ai propri interessi.
Così iniziamo con Valerio a scoprire qual è la situazione del movimento della decrescita nel suo territorio. “Cerchiamo di attivarci per diffondere i valori della decrescita”. Le difficoltà non mancano, anche se “la sensibilità sta aumentando su certe tematiche”. Nei limiti della frammentazione del territorio, “riusciamo a incontrarci e organizzare attività”.
È un territorio ricco di opportunità, infatti “la gioventù è aperta, ricettiva e affamata d’informazione”. Ci enuncia un esempio, per avvalorare questa tesi: “Prima si trovavano molti rifiuti dispersi, ora i giovani sono molto attenti a questa tematica”.
L’aspetto negativo è che “questa potenzialità – che è tanta – spesso la perdiamo perché decide di emigrare”. Per Valerio il territorio ha potenzialità enormi, a partire dall’agricoltura. “È un peccato, – ammette – perché qui i giovani potrebbero reinventarsi e mettere radici”.
Ci viene da chiedergli se ha senso parlare di decrescita felice nel Sud d’Italia. “È fondamentale. Quando parli con molte persone di ciò ci viene detto che siamo in decrescita da una vita… ma la decrescita è altro: una riduzione ragionata dei consumi e delle merci”.
Angelo Giordano, invece, ci presenta Civiltà Contadina, una realtà diffusa su tutto il territorio nazionale. Civiltà è la parola chiave: l’intento è quello recuperare un patrimonio di saperi attraverso il recupero delle vecchie sementi da parte della comunità. Ed è quello che cerca di fare anche sul territorio pugliese. “Cerchiamo di raccogliere informazioni che prima si tramandavano da padre a figlio. Vogliamo trasmettere ciò che la società del tutto e subito sta cercando di eliminare”.
L’incontro tra Angelo e Valerio ha generato anche la creazione di ExTerra, una società fondata nel febbraio 2016 che si occupa di formazione, informazione, sensibilizzazione su temi quali l’agricoltura, l’alimentazione e la sostenibilità. L’obiettivo è quello di dare alla comunità una serie di servizi utili per chi si avvicina a queste tematiche, supportandolo in tutto il suo percorso. Inoltre l’intento è quello di tutelare le vecchie varietà orticole o quelle che sono in via di estinzione.
“La nostra esperienza sta andando bene – conferma Valerio –, avevamo un unico obiettivo: quello di ridare, per quanto possibile, dignità all’agricoltura naturale”. ExTerra è una società benefit srl. “Introdotta nel nostro ordinamento nel gennaio 2016, era ciò che stavamo aspettando”, dice Valerio.“Non volevamo creare una società commerciale”. Aggiungendo che “è necessario apportare benefici nel territorio alle persone quando si fa impresa”. All’interno dello Statuto vi sono iscritte le finalità etiche, sociali e ambientali che devono essere perseguite dalla società.
Angelo è un agromono, Valerio un ex avvocato che ha deciso di cambiare vita, tornando nel suo paese d’origine. Si conoscevano da quando aveva cinque anni. E una volta rientrato si sono chiesti che cosa avessero potuto fare insieme. E così “con un pizzico di follia ci siamo lanciati in questa avventura, ExTerra”. Tutto iniziò dal seguire insieme un orto e “abbiamo provato a realizzare un sogno che avevamo in mente da tanto tempo”.
“Siamo tra le prime dieci società benefit create in Italia. Non ci sono vantaggi di tipo fiscale e economico, ci sono solo degli oneri in più”, con la necessità di relazionare ogni anno su quel che è stato fatto. Alla base c’è una motivazione del tutto ideale.
L’obiettivo di ExTerra è quello di creare una rete di coltivatori che vogliono perseguire e realizzare una agricoltura diversa da quella commerciale e imposta dalla Grande Distribuzione Organizzata. “Vogliamo unire tutte le persone che nel territorio stanno facendo delle cose interessanti in agricoltura, per unirsi in una unica rete”, ci dice Valerio.
I servizi offerti sono molti, a partire dalla consulenza per le aziende che vogliono trasformare la materia prima, precedentemente studiata e preservata. Per Angelo ExTerra nasce dal bisogno di tutelare la biodiversità. “Dobbiamo cercare di sviluppare dei prodotti non omologati, o quelli che la grande distribuzione vuole”.
Inoltre, una delle attività promosse da ExTerra – inserita anche nell’oggetto sociale – è l’ortoterapia. “La cosa diversa che abbiamo fatto rispetto ad altre realtà simili è stata quella di puntare sulla biodiversità. Abbiamo mostrato alle persone accolte un pomodoro blu o il mais rosa e gli abbiamo dato la possibilità di coltivare un qualcosa di così inusuale. I risultati sono stati ottimi”.
Non mancano i corsi per formare e informare. “A volte organizziamo delle full immersion, ad esempio nel fine settimana, in cui raccontiamo la filiera del cibo, le modalità di trasformazione della materia prima, osservando le differenze tra il cibo naturale e quello che non lo è”. Per far tutto ciò è anche necessario utilizzare le possibilità che la Regione mette a disposizione, come quella del PSR, Piano di Sviluppo Rurale. Esso permette a dei giovani – al primo insediamento in agricoltura – di avere degli aiuti diretti economici per avviare la propria attività agricola.
Angelo ricorda con emozione la giornata dedicata allo scambio dei semi organizzata proprio nel territorio, con un’ottima partecipazione da parte della comunità. “Nella Puglia ci sono persone con competenze meravigliose, come Angelo Passalacqua”. Inoltre “è fondamentale fare tutto ciò per promuovere uno sviluppo sostenibile e, soprattutto, per vivere meglio”. Diversi appassionati possono così incontrarsi e scambiarsi semi, condividendo informazioni e giornate insieme alla comunità. Perché è importante scambiare semi? “Recuperare semi non ha solo un valore simbolico: significa preservare la biodiversità che è di tutti e che stiamo rischiando di perdere”.
Pensa che Ceglie sia un territorio seduto su una miniera d’oro, senza esserne cosciente. “Lo vedo come un grande elefante da circo legato ad un filo di cotone e non ne è consapevole. Volesse, in un attimo, potrebbe uscire e smontare lo stesso circo”.
Oltre ExTerra, lavorano insieme in un orto sperimentale. “Piantiamo di tutto, privilegiando la varietà locali ma anche sperimentando novità. Per le varietà che non rispondono bene al terreno, conserviamo i loro semi che potrebbero divenire utili per altri”. È stato un lungo lavoro quello fatto nel loro orto. “Preferisco chiamarlo giardino anziché orto”, ammette Valerio. Hanno messo da parte migliaia di varietà, dai peperoni alle zucchine, dai pomodori alle zucche.
Dato il lavoro fatto sulla visione 2040 dalla redazione di Italia Che Cambia, chiediamo a Valerio qual è la loro visione su Ceglie Messapica nel 2040. “La ricchezza di un territorio – ci dice l’ex avvocato – è nell’offrire un qualcosa che non può essere replicabile altrove”. Questo territorio ha delle potenzialità enormi date dall’incredibile vastità della biodiversità. “Se sapremo organizzarci, potremo essere vincenti. L’acciaieria ha fatto il suo tempo, dobbiamo prendere quel che di buono abbiamo e continuare a costruire assieme”. Tante sono le collaborazioni con altre realtà del territorio come il progetto Biodiverso, Salento km0, Orto circuito di Bari.
Per Valerio, l’Italia Che Cambia è “una presa di coscienza e di consapevolezza da parte di ognuno di noi”. Incalza Angelo, dicendoci che per lui l’Italia che cambia “è fatta da tante persone che credono in un progetto comune di condivisione e miglioramento”.
Ripartiamo augurando un ottimo percorso a Valerio e Angelo, alla neonata exTerra, e a tutto il territorio pugliese.
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