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Questo è l’esempio di una famiglia che si è organizzata per vivere riducendo il più possibile i rifiuti prodotti. Sapendo che ancora la nostra società è strutturata su un’economia fondata sulla produzione di rifiuti i cui imballaggi vengono progettati con l’obiettivo unico dell’acquisto e ignorando la post produzione, si lascia alla volontà e coscienza dei cittadini lo smaltimento che invece è un vero e proprio lavoro.
Fino a quando non interverremo sulla progettazione “dalla culla alla culla” i rifiuti rappresenteranno un problema. E nel frattempo le famiglie a Rifiuti Zero saranno l’eccezione, ma noi operiamo perché diventino la regola. Le normative che ci indicano la strada dell’economia circolare, sia pure con qualche contraddizione, sono ancora lontane dall’essere applicate e allora serve dare visibilità alle buone pratiche perché queste possono essere contagiose più di una buona legge.
“Impatto zero” racconta la vita della famiglia dell’autrice che insieme al marito e ai tre figli sperimenta quotidianamente il modo migliore, talvolta fantasioso, per vivere a impatto zero, e non solo sui rifiuti. Il Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero ha organizzato le presentazioni del libro presso le librerie Feltrinelli di Perugia, il 24 Marzo alle 17, e di Terni, il 25 Marzo alle 17, per parlarne direttamente con l’autrice, con l’obiettivo di diffondere le buone pratiche.
Inoltre abbiamo organizzato un incontro dell’autrice con le tre classi del primo anno presso la scuola media Bernardino Di Betto di Perugia. L’incontro, tenutosi la mattina del 25 marzo, ha rappresentato un’occasione per parlare alle future generazioni per un domani migliore e perché siano loro a convincere le proprie famiglie della necessità di iniziarlo oggi questo futuro.
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