21 Mar 2017

Giangilberto Monti: Dario Fo, il cantautorato francese, il teatro, la scrittura e tanto altro Meme #4

Scritto da: Roberto Vietti

Abbiamo avuto il piacere di incontrare l'eclettico Giangilberto Monti presso lo studio Freakone di Torino e nel pomeriggio al Circolo dei lettori in centro città. Tanti gli anedotti, le curiosità e le peculiarità del mondo dello spettacolo che ci ha raccontato...

Salva nei preferiti

Torino - TORINO – La primavera si avvicine e il Sole inizia a scaldarci con insistenza. Ci ritroviamo presso lo studio di registrazione Freakone, ed è un piacere incontrare Giangilberto Monti. Difficile dargli un’etichetta. Così, dopo un buon caffè, facciamo che chiederlo direttamente a lui.

Giangilberto, innanzitutto grazie di aver accettato il nostro invito per questa intervista. Solitamente, prima di iniziarla ufficialmente premendo il tasto REC sulla videocamera, chiediamo all’intervistato cosa mettere nel cosiddetto sottopancia del video. Dovremmo definirti in una parola. Artista, cantante, teatrante, comico, musicista o canzoniere. Quale parola reputi più adatta? Data la tua esperienza, pare difficile farlo.

Io ho iniziato la mia carriera come cantautore. Studiando teatro e cabaret ho scoperto che la mia dimensione era più da cantante-interprete. Dato che, però, scrivevo canzoni e continuo a scriverle, la parola chansonier, che è un termine francese – anche un po’ desueto – credo sia la definizione più adatta. Dopodiché ho iniziato anche a scrivere libri, adesso mi definisco chansonier scrittore. Però non sono un cabarettista e neanche un comico.

Hai collaborato con artisti di altissimo calibro, nel mondo musicale. Ti vorremmo chiedere due nomi. O anche solo uno, se coincidente. Ci puoi dire chi ti ha più colpito dal punto di vista umano e chi dal punto di vista artistico?

Ho avuto tanti incontri, anche abbastanza curiosi e anomali, che non hanno abbracciato solo il mondo della musica. Parlando di musica, però, mi vengono subito in mente due nomi: la prima è Anna Oxa. È stata, e lo è ancora, una grande cantante. Mi sono molto divertito con lei. Andavo in giro a fare concerti, ero l’ospite del suo spettacolo musicale. E cantavamo in duetto la canzone che avevamo inciso nel mio disco “Guardie e ladri”.

La cosa divertente era tutto il circo che c’era attorno, questa enorme massa di persone, che la seguiva fino alla serata finale. Era un mondo pop ed era molto divertente viverlo. Lei, sulla scena, era veramente brava.

giangilberto monti dario fo cantautorato francese teatro scrittura tanto altro 1490088120

Il secondo – forse il più assurdo – è stato l’incontro con il Banco del Mutuo Soccorso e Francesco Di Giacomo. Andavo a Roma ed ero ospite a casa sua. La cosa divertente era tutto il mondo che ruotava attorno Francesco Di Giacomo: il rock progressivo, i fonici, gli impresari, un mondo che aveva alle spalle un’enorme barcata di denaro. Era esattamente identico all’altro, solo che erano vestiti in modo completamente diverso e parlavano in un modo completamente diverso. Due circhi diversi con lo stesso risultato. Dal parrucchiere al poeta del Banco, era un mondo folle ma particolarmente interessante. È stata per me un’educazione particolare, sentimentale e umana. Adesso la mia sensazione è che sia tutto un po’ più finto, penso che mi divertirei molto meno.

Leggi l’intervista completa su Italia che cambia.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Rinaldo Pinna e i suoi Sonheros: quando la musica di strada diventa collante sociale
Rinaldo Pinna e i suoi Sonheros: quando la musica di strada diventa collante sociale

SiciliAmbiente Film Festival, a San Vito Lo Capo il festival che coniuga ambiente e diritti umani
SiciliAmbiente Film Festival, a San Vito Lo Capo il festival che coniuga ambiente e diritti umani

Diritti umani e ambientali: dal Festival Life After Oil cinque preziose pellicole a tema da vedere
Diritti umani e ambientali: dal Festival Life After Oil cinque preziose pellicole a tema da vedere

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Attentato a Trump: cosa sappiamo e cosa cambia adesso – #966

|

Falsi santuari: come riconoscere quelli che sfruttano gli animali per business

|

Quanto inquina una guerra? Le risposta dei Medici per l’Ambiente

|

I numeri del disastro ambientale nel Sulcis tra PFAS, cadmio e mancate bonifiche

|

Festival delle Cose Belle 2024: “asimmetrie” per ridefinire i paradigmi di perfezione

|

Metodo TRE®, come imparare a rilasciare lo stress postraumatico fisico e psicologico

|

GUFI: “Le foreste non hanno bisogno di essere gestite dall’essere umano”

|

Nasce un nuovo impianto fotovoltaico collettivo: servirà 75 famiglie

string(8) "piemonte"