2 Mar 2017

“Ai pianacci”, passione e lavoro tra api e cani!

Scritto da: Roberto Vietti

Nella incantevole Vallata Cusiana, a pochi passi dal lago d’Orta, L’azienda agricola “Ai pianacci” sviluppa le risorse naturali del VCO attraverso la valorizzazione dei mieli tipici. Non sorprendetevi se sulle etichette, Cinzia, ha deciso di apporvi dei cani. In questo articolo scoprirete il motivo...

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Verbania - Cinzia alleva api, producendo miele e derivati.

Questa idea partì tempo fa, in terza elementare, quando la maestra le fece vedere un video sulla vita di questi particolari insetti sociali e lei rimase molto colpita dal canto della regina. “E’ un suono che mi è rimasto sempre in testa”. Non ha mai potuto averle in casa perché la madre ne era impaurita. Così ha iniziato a studiarle, è tecnica veterinaria. Una volta giunta ai quarant’anni ha preso la grande decisione.
“Ho deciso di fare questo lavoro per trasformare una delle due mie grosse passioni in lavoro”. Un lavoro in grado di dare non solo soddisfazioni economiche, ma anche personali.

“Sono andata a ricercare il video che l’insegnante mi aveva fatto vedere alle scuole elementari”. E ora lo mostra sia ai bambini che frequentano l’azienda agricola “Ai Pianacci” come fattoria didattica, sia ai signori più grandi che frequentano i corsi dell’Unitre da lei organizzati.

Ogni anno l’emozione è sempre la stessa. “All’inizio della stagione, quando sento il canto della regina, piango tutte le volte”. E’ un qualcosa che è entrato dentro di sé e che non riesce a fermare. Dice sempre che “l’apicoltura è una malattia, ti porta a cambiare completamente la tua vita”.

Osserviamo le etichette del suo miele e ci sorprende vedere delle immagini di cani anziché delle api. “I cani sono l’altra grande passione di casa”. Ammette che è stata una scommessa, e che all’inizio molte persone del territorio non avevano capito questa preferenza. E’ stata, invece, una scelta vincente: i bambini cercano “il miele dei cani”. Ama loro quanto le api. Così anche il logo dell’azienda è composto da una zampa e da un’ape.

Tante le soddisfazioni personali per Cinzia. E’ un qualcosa che ha fortemente voluto nel suo territorio, omegnese doc, per rivalutarlo attraverso i suoi prodotti. “Possiamo avere davvero tanto dalla nostra terra”. Molti i risultati anche in termini di prodotto. “Curo molto la qualità anziché la quantità”.

Non dà alimenti suppletivi alle api, rispettandone la loro natura e i loro tempi. Il miele viene lavorato a freddo, senza l’uso di vasche riscaldanti. “Sono un po’ matta, perché ci metto tantissimo, ma ci tengo al rispetto del processo naturale”. Ha 249 alveari e i risultati li ha visti, vincendo premi a livello nazionale.
E’ dentro il consorzio dei mieli tipici del VCO. “Con il consorzio ogni anno facciamo analisi con un disciplinare molto rigido, per essere certi del prodotto che proponiamo e per sapere lo stato di salute delle api”.

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E lo stato di salute delle nostre api non è molto buono: “quest’anno soffrono un po’. E’ qualche anno che soffrono. Hanno numerosi nemici, anche creati da noi – come i pesticidi – a volte inconsapevolmente”.

La soddisfazione più grande del lavoro di Cinzia è legata al rapporto con i bambini. “C’è tanta paura sulle api”.In realtà loro reagiscono se sentono pericolo, sono molto curiose. Hanno l’organo olfattivo nelle antenne. “A volte mi faccio pungere e insegno ai ragazzi a togliersi il pungiglione”. E allora non ci resta che tornare da Cinzia presso la sua azienda agricola, in mezzo alle sue grandi passioni: api e cani.

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