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Modena - Ecovillaggio Montale è un insediamento abitativo in provincia di Modena realizzato con avanzate tecniche di bioedilizia, che in tre anni ha evitato l’emissione di Co2 pari a 400 tonnellate producendo ossigeno anche per i quartieri limitrofi. Il 13 febbraio, questo spazio ha ospitato una delegazione di studenti greci per una lezione sulla cura del verde nell’ambito del progetto YouNet, associazione che forma studenti europei attraverso l’ospitalità delle aziende italiane.
«L’obiettivo di questo progetto che abbiamo avviato in Ecovillaggio Montale – commenta la coordinatrice Camilla Guerrati – è uno scambio di buone pratiche per consentire di apprendere metodologie innovative sulla manutenzione del verde, sull’agricoltura biologica, biodinamica, sinergica, gli orti urbani. In definitiva apprendere in Italia, da regioni virtuose come l’Emilia Romagna, quelle tendenze più rispettose dell’ambiente».
Attraverso una intensa esperienza sul campo, YouNet vuole favorire la crescita formativa diretta di stagisti europei. Un percorso legato alla promozione della sostenibilità che partendo da una visione centrata sugli aspetti ecologici accoglie la dimensione del benessere dell’uomo nell’ambiente, quindi il miglioramento della qualità di vita, il comfort abitativo dentro e fuori casa.
La giornata formativa ha visto la presenza di alcuni operai dell’amministrazione comunale di Castelnuovo Rangone. L’approccio della formazione e osservazione sul campo, (“job shadowing”) ha consentito loro di entrare in contatto con le buone pratiche utilizzate per costruire le case ecologiche e di toccare con mano elementi di bioarchitettura che coniugano il massimo comfort ai minimi consumi energetici.
Ecovillaggio Montale, “case study” e modello di quartiere a impatto zero, è stato descritto nelle sue specificità sostenibili dall’imprenditrice e fondatrice Silvia Pini e dall’agronomo del paesaggio Marcella Minelli, che ha illustrato le scelte progettuali in Ecovillaggio finalizzate al comfort ambientale complessivo e al fondamentale recupero delle acque piovane, secondo la quale «il confronto con altre realtà è sempre stimolante. La Grecia poi è un Paese del Mediterraneo come il nostro, quindi abbiamo molto in comune, non solo da punto di vista botanico, ma anche e soprattutto dal punto di vista culturale e quindi di approccio al verde nel bene e nel male».
Questa esperienza ha offerto la possibilità di acquisire nuove competenze e conoscenze e di arricchirsi sul fronte dell’innovazione che fa bene all’ambiente. Da diversi anni, in collaborazione con istituti scolastici primari e secondari del territorio modenese, Ecovillaggio Montale contribuisce nel proprio piccolo a formare la coscienza sostenibile dei futuri abitanti del Pianeta attraverso lezioni frontali in classe, esperienze di stage e di apprendimento diretto sul campo.
Significativo è stato il fatto che gli studenti provenissero da un paese che sta attraversando un periodo particolarmente difficile, come sottolinea Silvia Pini: «Dopo la grande crisi economica che ha generato depressione, particolarmente in Grecia ma anche in Italia, questo interscambio è stato particolarmente proficuo e fonte di speranza soprattutto quando ci si stimola reciprocamente a fare per cambiare».
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