3 Feb 2017

"Alla ricerca di un senso", un film su come cambiare vita

Scritto da: Francesco Bevilacqua

Dopo "Domani", dalla Francia arriva un nuovo, incredibile film che racconta la storia di due persone normali che hanno deciso di cominciare a cercare soluzioni ai grandi problemi del nostro tempo. Lo hanno fatto attraverso un viaggio straordinario che li ha portati in molti paesi, dal Sud America al subcontinente indiano...

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Marc è un giovane manager francese che vive e lavora a New York, dove esporta dell’acqua in bottiglia per conto di una multinazionale. Nathanaël, suo amico d’infanzia, ha intrapreso la strada opposta: quando si incontrano, ha appena finito di girare un documentario sul problema dell’accesso all’acqua in India. Ritrovandosi, mettono in discussione la loro vita e la società dove vivono e decidono di partire per un incredibile viaggio. Nasce così Alla ricerca di un senso.

 

Dopo il grande successo di Domani, dalla Francia arriva un altro docu-film sorprendente, profondo, destabilizzante, che testimonia da un lato la voglia di cambiamento che continua a emergere nella società occidentale, dall’altro la necessità drammaticamente urgente di trovare soluzioni ai grandi problemi del nostro tempo.

 

Emblema di questo processo di trasformazione è il giovane Marc, che dopo aver raggiunto ciò che nel mondo dell’economia globale viene considerato un grande traguardo, mette tutto in discussione, si rende conto di essere inconsapevole strumento di disuguaglianza sociale e devastazione ambientale e molla tutto, cambiando radicalmente strada alla ricerca di un senso.

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Da qui, il titolo della pellicola che sta per arrivare anche in Italia grazie al lavoro di Cineama. «Siamo stati contattati direttamente dai produttori francesi», ci raccontano i responsabili della casa di distribuzione. «Evidentemente la notizia del successo di pubblico che abbiamo ottenuto con la distribuzione del documentario su Paramahansa Yogananda “Il Sentiero della Felicità – AWAKE: The Life of Yogananda” si era sparsa oltralpe!».

 

Da lì, la decisione di impegnarsi per portare anche in Italia il lavoro di Nathanaël e Marc: «Appena lo abbiamo visionato ci siamo resi delle sue grandi potenzialità. Del film ci è piaciuto soprattutto lo spirito positivo e costruttivo, in quanto non vengono solamente elencati gli effetti negativi del cosiddetto “progresso economico”. Si offre una seria e valida alternativa sia al mondo occidentale che ai paesi in via di sviluppo».

 

Due i principali obiettivi di questo progetto: divulgare e diffondere. «Per prima cosa – proseguono i responsabili di Cineama – far conoscere, soprattutto attraverso i canali social, le tematiche e i protagonisti del film. Il secondo obiettivo è quello di portare il film anche nei centri minori, così come abbiamo fatto in passato con “Il Sentiero della Felicità”, che ha raggiunto circa 150 località italiane, e attualmente con i due documentari sul tema dei cammini: “I Volti della Via Francigena” e “Sei Vie per Santiago”». “Alla ricerca di un senso” ha avuto un grande successo di pubblico in Francia e Cineama sta lavorando affinché questo accada anche in Italia.

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Ma questo film si rivolge soprattutto al pubblico italiano, a chi lo andrà vedere, agli spettatori. Cosa può fare dunque chi vuole sostenere questo progetto? «Per prima cosa andare a vedere il film! E se il film gli è piaciuto, dirlo ai suoi cari, ai suoi amici, condividere critiche e pensieri su Facebook e, nel caso, scriverci!».

 

Questo film è stato fatto per parlare di temi difficili e per tessere connessioni e legami. Quindi è un mezzo, non solo un fine. Com’è stato fatto in Francia e in altri paesi dove il film è già uscito, e come Cineama ha già sperimentato con altri film che ha distribuito, è un tentativo di “distribuzione dal basso”. Cittadini singoli, gruppi, associazioni, istituzioni… ognuno può organizzare una proiezione del film, basta contattare Cineama e tutta l’equipe sarà più che felice di accompagnare e supportare gli organizzatori.

 

Come detto in apertura, è inevitabile tracciare un parallelismo con Domani, l’altro docu-film che ha suscitato grande interesse sia in Francia che in Italia. A questo proposito, abbiamo interpellato anche Kamea Meah, l’associazione fondata da Nathanaël e Marc per produrre il film. «Entrambi i film – dicono – sono delle testimonianze di una società che sta cambiando, che sta evolvendo verso nuove forme di collaborazione per la realizzazione di una diversa visione del mondo. “Domani”, mette in mostra progetti diversi che raccontano questa trasformazione. “Alla ricerca di un senso”, invita lo spettatore alla scoperta della natura delle idee che ne sono alla base; fino ad arrivare a parlare con gioia del posto e del ruolo dell’individuo, di tutti noi come singoli e come comunità, in questa nuova era che sta arrivando».

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Entrambi i film sono stati un grande successo di pubblico in Francia. “Domani” ha messo in piedi un sistema di produzione e distribuzione molto forte che ha richiesto un grande investimento economico. Diverso è stato per “Alla ricerca di un senso”: «Con Kamea Meah siamo partiti in auto-produzione e auto-distribuzione. Una scelta guidata non solo da questioni economiche, ma soprattutto dalla voglia di scoprire e sperimentare nuovi modi per fare cinema indipendente e salvaguardare il più possibile la coerenza tra ciò che si dice e ciò che si fa.

 

La distribuzione è avvenuta “dal basso” grazie ad associazioni e cittadini che hanno contribuito. Come Kamea Meah li abbiamo supportati e aiutati. Il film parla della riscoperta della forza e del potere che abbiamo quando siamo uniti, quando collaboriamo. La sua distribuzione non poteva essere diversa da come è stata e da come cerchiamo che sia nei diversi paesi in cui sta uscendo. È per questo motivo che per l’Italia abbiamo deciso di lavorare con Cineama».

 

 

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