Seguici su:
Dal 29 dicembre, in Lombardia, porte aperte a cani, gatti e conigli nelle case di riposo e negli ospedali, a condizione che vengano rispettate le norme di sicurezza stabilite dalle strutture sanitarie o sociosanitarie. La Giunta regionale, approvando il nuovo Regolamento di attuazione delle disposizioni di cui al Titolo VIII, Capo II, della L.R. 33/2009, recante norme relativa alla tutela degli animali di affezione e prevenzione del randagismo, dà la possibilità a pazienti di cliniche o ospiti delle case di riposo di ricongiungersi con il compagno animale.
Per accedere ai reparti si dovranno rispettare i requisiti minimi riportati nel regolamento: gli animali dovranno essere accompagnati da maggiorenni, i cani, muniti di museruola, condotti al guinzaglio, mentre, gatti e conigli dovranno essere tenuti nell’apposito trasportino, almeno fino al momento della visita. Inoltre, il conduttore, prima di entrare nella struttura, dovrà spazzolare accuratamente l’animale per rimuovere il pelo caduto e pulire le eventuali deiezioni. Ermanno Giudici, Presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA), sezione di Milano, giudica positivamente la norma, credendo che possa essere di sollievo ai malati.
L’animale è considerato oramai dalla maggior parte delle persone un membro della famiglia; separarsi dal compagno fedele è un’esperienza molto dolorosa. La malattia o la scelta di ritirarsi in una casa di cura infrange quel legame emotivo che si crea tra l’uomo e l’animale. Pensiamo a una persona sola che ha diviso per diversi anni, luoghi, tempo e pasti con l’amico cane, gatto o coniglio; la separazione forzata gli toglie la sua unica fonte di conforto e compagnia. L’amico ritrovato sarò in grado di donarci ancora amore incondizionato, affetto, amicizia, divertimento, gioia, tenerezza, di strapparci un sorriso, regalandoci uno stato di benessere psicofisico. Persino la percezione del dolore può essere ridotta se ritroviamo i loro teneri occhi, le code scodinzolanti a ogni nostra parola, le allegre fusa rumorose che vanno a riempire il vuoto di quegli spazi angusti e poco familiari.
La scelta della regione Lombardia di far entrare gli animali domestici negli ospedali e nelle case di cura è una mossa vincente, che denota attenzione e sensibilità verso le persone che amano gli animali quanto i propri simili. E, forse, inconsapevolmente e indirettamente, questa scelta aiuta anche gli animali, a non sentirsi traditi proprio da quel compagno che hanno profondamente amato.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento