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Si è tenuto venerdì scorso nella splendida cornice di Dynamo, la velostazione di Bologna, l’incontro organizzato dal gruppo degli Agenti del Cambiamento dell’Emilia Romagna in cui i rappresentanti di alcune delle più innovative esperienze educative italiane ci hanno raccontato ciò che fanno per cambiare il mondo dell’educazione, dimostrandoci che un’altra scuola è possibile!
Venivamo da settimane che hanno visto il nucleo più operativo degli agenti emiliano romagnoli davvero impegnato e concentrato sull’organizzazione di questo evento. Un incontro che Italia Che Cambia ha intenzione di replicare anche in futuro, affrontando anche altre tematiche fra quelle già sviscerate dalla Visione2040. Molti altri gruppi di Agenti in tutta Italia fremono per replicare la bella iniziativa di venerdì scorso!
Con la formula veloce e dinamica del talk show, sei ospiti presenti – di cui uno collegato via skype – hanno seguito la traccia già proposta nel documento di Visione2040 per capire come cambiare il modello educativo che abbiamo oggi in Italia. Sono partiti scattando una fotografia della situazione attuale, hanno spiegato qual è la loro visione della scuola futura e, infine, hanno indicato le azioni concrete che stanno attuando per raggiungere questa visione, arricchendola con un invito all’azione rivolto a tutti coloro che la condividono.
Simona Pavesi, del Centro Nonviolenza Attiva di Milano, ha raccontato la sua esperienza ben consolidata all’interno delle scuole, tracciando un quadro incoraggiante anche sull’aspetto delle collaborazioni con le istituzioni. Michele Dotti, educ-attore, ci ha riportati al significato originale della parola educare – dal latino ex-ducere, tirare fuori – per ribaltare la prospettiva attuale in cui spesso l’insegnamento fa l’esatto opposto, inculcando nozioni nella mente dei ragazzi invece di valorizzare le loro peculiarità.
In linea con questa visione è anche quella di Katia Prati, dell’ecovillaggio Tempo di Vivere, che ha raccontato l’esperienza di un-schooling – ovvero de-scolarizzazione – di suo figlio Pietro, che non frequenta più la scuola e viene educato attraverso l’istruzione parentale. Anche Micaela Pennica ha portato la sua esperienza di mamma, inserita nel contesto di scuola libertaria portato avanti dai Prataioli, organizzazione modenese che ribalta i paradigmi educativi ponendo in primo piano la libertà di espressione e coinvolgendo tutti – insegnanti, alunni, genitori – nel percorso formativo.
Benedetta Cuccuini ha raccontato l’ormai celebre esperienza dell’Asilo nel Bosco dal punto di vista della comunità di Ontignano, vicino Firenze, da sempre molto fertile in termini di innovazione in campo di iniziative civiche e ambientali, dove hanno germogliato i primi semi dell’Asilo nel Bosco e dove è partita la prima esperienza di Elementari nel Bosco. Collegato via skype, Simone Piazza ha invece condiviso la sua lunga esperienza nei contesti educativi più variegati, sempre comunque alla ricerca di un dialogo e di possibili integrazioni fra i vari approcci educativi, senza innalzare barricate ma cooperando.
Dopo il “talk show”, ci siamo spostati nel bar di Dynamo per continuare la conversazione informalmente, scambiarci pareri, consigli e contatti, in modo che dalla teoria si possa passare alla pratica, senza dimenticare che il cambiamento è un percorso comunitario che tocca tutti noi e a cui ciascuno può e deve partecipare secondo le sue possibilità. È proprio questo ciò che fanno coloro che hanno aderito alla campagna dell’1% di Italia Che Cambia! Se vi sentite pronti a fare questo passo diventando anche voi Agenti del Cambiamento, bastano pochi clic e potrete cominciare a trasformare la vostra vita e quella di chi vi sta intorno!
Hanno partecipato all’incontro Un’altra scuola è possibile:
Michele Dotti – Educ-attore
Simona Pavesi – Centro Nonviolenza Attiva
Simone Piazza – Educatore
Katia Prati – Ecovillaggio Tempo di Vivere
Micaela Pennica– I Prataioli
Benedetta Cuccini – Asilo nel Bosco Ontignano
Ai link inseriti nel testo potrete trovare le loro schede con tutti i recapiti per contattarli!
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