16 Dic 2016

Passato e futuro a confronto

Scritto da: Daniela Bartolini

Giovani di seconda generazione provenienti dai paesi dell’est Europa, che intervistano e si mettono a confronto con genitori e nonni, per ricostruire la memoria storica e inserirla nel contesto europeo di oggi. È il progetto di ANCI Toscana promosso in Casentino dal servizio CRED-Banca della Memoria.

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Si chiama You2tellEu, il progetto transnazionale sulla memoria europea e le seconde generazioni di immigrati nato per iniziativa di Anci Toscana e finanziato dall’Unione nell’ambito del programma Europe for Citizens. Il Programma mira ad avvicinare i cittadini europei all’Unione Europea, proponendosi di colmare la distanza, talvolta avvertita, dalle istituzioni europee. A questo scopo il Programma supporta economicamente organizzazioni attive nei settori ad esso attinenti e co-finanzia progetti volti a contribuire alla comprensione, da parte dei cittadini, della storia dell’Unione Europea e della diversità culturale che la caratterizza, a promuovere la cittadinanza europea e migliorare le condizioni per la partecipazione civica democratica a livello di Unione Europea, alla promozione della pace, dei valori condivisi e del benessere dei suoi cittadini, stimolando il dibattito, la riflessione e lo sviluppo di reti e a promuovere il dialogo interculturale.

Anci Toscana, all’interno del programma ha deciso di promuovere, come capofila di un partenariato internazionale, il progetto You2TellEu. L’obiettivo generale è portare nelle comunità locali i temi della cittadinanza europea, connessi con il racconto e l’interpretazione della storia di Europa.
A tale scopo, saranno organizzati dei laboratori di memoria storica con giovani di seconda generazione, che vivono nel territorio toscano e provengono da famiglie originarie dell’Europa orientale. Alla conclusione delle attività, i partecipanti ai laboratori si confronteranno con delle testimonianze sulle società comuniste dell’Est europeo, intervistando immigrati di prima generazione. “In questo modo – spiegano Filippo Frangioni e Tommaso Scavone responsabili del progetto – costruiremo dei racconti, cercando di definire le memorie storiche come risultati di percorsi di partecipazione collettiva e come prodotti di un confronto fra prospettive differenti. Si esclude in tal modo che le memorie siano semplici frammenti di un monologo identitario e che la storia possa essere raccontata da prospettive univoche, in primo luogo di carattere nazionale”.
Il progetto si rivolge anche ai problemi dell’immigrazione e dell’integrazione, considerandoli un processo di lungo periodo, che non riguarda soltanto il dialogo fra culture differenti, ma anche il confronto fra diverse generazioni.

Attraverso i laboratori di storia e memoria, si potrà creare un archivio audiovisivo di testimonianze sulla storia dei paesi dell’Europa dell’Est nel secondo novecento: a partire dall’approfondimento di alcuni problemi e nodi storici saranno sviluppate innovative metodologie di ricerca, basate sulla storia orale e sulla nozione di storytelling. Alla conclusione del laboratorio, i partecipanti intervisteranno testimoni di prima generazione, che hanno vissuto nei paesi dell’Europa orientale durante i governi comunisti.
Seguiranno poi gli eventi di presentazione delle interviste: uno nazionale, il 9 maggio 2017, a Pistoia, in coincidenza con l’anno di Capitale italiana della cultura; due europei, fra gennaio e febbraio 2018, a Pisa, alla Scuola Normale Superiore, e a Fiesole, all’Istituto Universitario Europeo.

In Casentino è il servizio CRED dell’Unione dei Comuni Montani, con la sua Banca della Memoria, archivio audiovisivo dedicato alla memoria del ‘900, a raccogliere il testimone di questo progetto. Il servizio sta iniziando un monitoraggio sul territorio per capire se e quanto i giovani siano interessati all’iniziativa.
“Stiamo lavorando alla selezione del gruppo di partecipanti al laboratorio”, ha detto Eleonora Ducci, Sindaco di Talla e titolare della delega specifica in Unione dei Comuni. “Siamo certi che il progetto possa essere una esperienza molto interessante sia per i giovani che per le loro famiglie e la comunità locale. L’importanza di questa iniziativa è duplice in quanto ci rivolgiamo ai giovani, protagonisti delle società europee del presente e del futuro, capaci di reinterpretare il passato e costruire un ponte fra storie e società europee per riaffermare, in un momento storico come quello attuale, l’importanza dell’Europa unita”.

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